Quaderni Derviesi

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Statuto del 1389

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Quaderni Derviesi / Documenti / Statuto del 1389 / Libro Terzo /

84. Consegna dei depositi

Ogni depositario al quale fossero stati assegnati dei beni contestati, pignorati o depositati sia tenuto a consegnare tali beni al creditore che ne avesse fatto richiesta nei tempi fissati, dopo che gli sia stato ordinato dal Rettore o dai consoli attraverso il servitore del Comune; in caso contrario sia multato ogni volta di 20 soldi.
Inoltre, se non avesse voluto consegnarli, il Rettore e i consoli del Comune con l'aiuto del Consiglio e degli altri abitanti, a richiesta del creditore, siano tenuti ad andare a prendere con la forza i beni sequestrati, contestati e depositati, a spese del depositario.
Se non dovessero ricevere i beni sequestrati, contestati o depositati, si sequestrino con la forza, come indicato sopra, i beni di proprietà del depositario fino al valore dei beni a lui consegnati.
I parenti prossimi del depositario siano tenuti per primi ad andare dal depositario per riprendere o sequestrare i beni consegnati o il loro valore, come indicato sopra, altrimenti siano multati come meglio sembri al Rettore.


LXXXIIII. De Depositario Debente Consignare Deposita

Item, quod quilibet depositarius, penes quem fuerint assignata ipsa bona contestata, robata et depositata, teneatur et debeat dare, consignare ipsa bona illi creditori ad cuius instantiam facta sunt ad terminum ordinatum postquam eidem depositario fuerit preceptum ex parte rectoris vel consulum per servitorem dicti comunis, sub pena et banno solidorum viginti tertiolorum pro quolibet et qualibet vice. Et quod rector et consules dicti comunis post predicta cum auxilio consilii et aliorum vicinorum teneatur ire ad petitionem creditoris ad accipiendum ipsas res robatas, contestatas vel positas in deposito, per vim et violentiam et per fortiam ad expensas ipsorum depositariorum, ultra penam predictam, si noluerit designare. Et si non reperirentur ipse eadem res robate, contestate vel posite in deposito, quod debeant tolli et auferri et robari per fortiam, ut supra, de bonis propriis ipsius depositarii usque ad valimentum ipsarum rerum assignatarum. Et quod propinquiores parentes dictorum depositariorum teneantur esse primi ad eundum acceptum et robandum ipsum depositarium et bona assignata vel valorem eorum ut supra, sub illa paena que rectori videbitur.


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