Quaderni Derviesi

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Statuto del 1389

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Quaderni Derviesi / Documenti / Statuto del 1389 / Libro Terzo /

112. Eredi di defunti

Ogni volta che un creditore volesse esigere qualcosa o procedere contro eredi di un defunto per un debito, l'attore innanzitutto li faccia citare e denunciare pubblicamente, a voce alta, dal servitore del Comune di Dervio, al domicilio abituale del defunto e alla presenza di vicini o testimoni; se il defunto non avesse avuto casa o abitazione, si faccia pubblicare una grida, per accertarsi che vi sia qualche erede o qualcuno che sia o voglia essere erede del defunto debitore.
Se ci fossero tutori, curatori, congiunti in linea maschile, cognati, genitori, parenti, congiunti o affini del defunto che volessero difenderne beni e proprietà, compaiano davanti al Rettore alla celebrazione dei primi processi per rispondere di diritto al creditore; altrimenti si proceda di diritto contro gli eredi e i beni del defunto ad istanza del creditore.
Se non comparisse alcuna persona, il Rettore proceda ad istanza del creditore contro i beni dello stesso defunto, concedendo al creditore proprietà o possesso tediale [1] e corporale dei beni mobili e immobili, con diritti e a nome del defunto e dei suoi eredi, procedendo alla stima e al pagamento del debito, come sopra indicato per possesso tediale e materiale, stima e pagamento.
Se invece comparisse legittimamente qualcuno come erede o per difendere in qualche modo beni e proprietà del defunto, si proceda contro costui come erede o difensore con giudizio ordinario.


[1] Tediale: il possesso tediale era utilizzato per assegnare provvisoriamente ai creditori i beni dei debitori; allo scadere del possesso tediale, il creditore entrava in pieno possesso di tali beni.


CXII. De Processu Fiendo Contra Heredes Defunctorum

Item, quod quotiescumque aliquis creditor voluerit aliquid petere vel procedere contra heredes alicuius defuncti occasione alicuius debiti, quod actor primo et ante omnia fatiat per servitorem comunis Dervii citari et cridari voce precona ad domum solite habitationis talis defuncti in presentia aliquorum vicinorum vel testium, et si non habuerit domum seu habitationem, fiat crida publica quod si est aliqua persona, que sit vel esse vellit heres talis defuncti debitoris talis, et si sint aliqui tutores, curatores, agnati, cognati, parentes, attinentes, propinqui vel affines vel alie coniuncte persone ipsius defuncti, qui vellint defendere bona et res ipsius defuncti et suorum heredum, sint et compareant coram rectore ad primas causas proxime futuras ad respondendum de iure predicto creditori, alioquin procedetur de iure contra heredes et bona ipsius defuncti ad instantiam ipsius creditoris. Et si aliquis non comparuerit procedatur per rectorem ad petitionem creditoris contra bona ipsius defuncti dando creditori tenutam, seu possessionem tedialem et corporalem de bonis et rebus et super bonis et rebus mobilibus et immobilibus seseque moventibus, iuribus et nominibus debitorum ipsius defuncti et haeredum eius, procedendo ad extimationem et in solutum dationem, prout supra continetur de possessione tediali et corporali, extimatione et in solutum datione. Et si aliquis comparuerit legiptime pro herede vel qui velit defendere aliquo modo bona et res ipsius defuncti procedatur, contra illum se presentem pro herede vel pro defensore ordinario iuditio.


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