Quaderni Derviesi / Varie / Imbarcazioni del Lario / Gondola venezianaAntichi sono i rapporti tra la repubblica di Venezia e le popolazioni lariane. Dal Settecento i signori in vacanza sul lago facevano a gara per il possesso della più bella barca da diporto, scegliendo la tipologia della gondola veneziana. All'inizio furono ordinate direttamente a Venezia e trasportate sul lago ma ciò risultava troppo oneroso; la crescente richiesta fece in modo che anche queste barche iniziarono ad essere costruite nelle sòstre locali, così che ogni fase della costruzione poteva essere seguita anche dal committente per ripensamenti e modifiche. Per la navigazione sul lago si sviluppò la gondola veneziana lariana, ma non aveva alcun rapporto con l’omonima lagunare. Ne conservava solo il pesante ferro a prua solo per motivi estetici ed erano chiamate gondole veneziane per poterle distinguere dalle gondole lariane adibite al trasporto di merci e bestiame. Le gondole veneziane del Lario erano più grandi e molto più stabili di quelle lagunari: avevano fondo piatto, geometria simmetrica dello scafo e fiancata molto inclinata. Potevano avere quattro o cinque rematori (solitamente con una divisa in cotone colorato) che vogavano in piedi col volto verso prua. Anche questa tipologia, non autoctona, ha nel tempo finito con l’assumere caratteristiche locali, somigliando alle barche da pesca tradizionali e perdendo la maggior parte delle caratteristiche della tipologia d’origine. Non rimangono esemplari di gondola veneziana lariana naviganti; al Museo della Barca Lariana sono conservate parti di queste imbarcazioni oltre a dipinti ed incisioni d’epoca. Adattamento da Fabrizio Albarelli, Sòstre e sepultòn. Uomini, strumenti, mestieri nella costruzione di barche a remi sul Lago di Como, 2000 |
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