Scuola di Kitesurfing Mirror

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(Ultimo aggiornamento: 20/10/01 )

Le linee

Le linee sono una parte fondamentale del sistema di trazione con l'aquilone.    Sono sostanzialmente i cavi che collegano l'aquilone al sistema di controllo e trasferiscono le forze insistenti sull'aquilone al pilota ed i comandi di quest'ultimo all'aquilone.

 

Occorre che tali cavi siano molto resistenti, in proporzione al peso dell'utilizzatore più che alle dimensioni dell'aquilone, ed in commercio si trovano molti tipi di linee che possono differire tra di loro per resistenza, lunghezza, materiale di realizzazione e tecniche di pre-stiramento.

 

Alcuni consigli su come scegliere le linee per il vostro aquilone potete trovarli nella sezione Attrezzature del sito inerente la scuola, in questa pagina cercherò di dare alcune indicazioni più specifiche sui materiali con cui sono realizzate, infatti le caratteristiche delle linee dipendono dal tipo di fibre di cui sono costituite.

 

Il motivo che mi porta ad aggiungere questa pagina al sito è dovuto al fatto che non concordo pienamente, per quanto riguarda il tipo di materiali, con quanto riportato nel sito originale della Kitesurfing School.     Infatti, per fedeltà, riporto nella traduzione il Kewlar come materiale di cui possono essere fatte le linee sebbene, io personalmente, consiglio di scegliere linee realizzate con altri materiali.

 

Il Kewlar fa parte di una recentissima serie di fibre dette aramidiche (che, per es., comprendono anche lo arenka) prodotte dalla Ditta Du Pont. Le caratteristiche meccaniche di questo materiale si avvicinano maggiormente alle caratteristiche degli acciai che non a quelle di altre fibre sintetiche.    Il Kewlar ha lo stesso carico di rottura ed un allungamento (3,7%) appena superiore a quello dell'acciaio a parità di dimensioni fisiche, non fonde ma inizia a decomporsi a temperature superiori a 500 °C, un cavo di questo materiale ha circa il quadruplo della resistenza meccanica di un cavo di acciaio dello stesso peso.    Sebbene dotato di queste caratteristiche di sicuro pregio il Kewlar è da sconsigliare perchè mostra una pessima resistenza alla luce del sole la quale causa un suo rapido deterioramento.    Dovendo quindi sostituire frequentemente questo tipo di linee acquista importanza il fatto che questo sia un prodotto molto costoso.    Sicuramente dei professionisti potranno permettersi di impiegarlo, nella vela soprattutto per drizze - stralli e sartie, ma per uno sportivo dilettante il costo rappresenta una limitazione non indifferente.

 

Le linee che consiglio di utilizzare dovrebbero essere realizzate in fibre di poliestere

Il Dacron (come per esempio il dionel, il terital, il tergal, il trevira od il wistel) fa parte delle fibre di poliestere. Con questo materiale sono realizzate le briglie di aquiloni come il C-Quad.   Tali fibre fondono a circa 260 °C, rispetto al kewlar hanno un peso specifico simile (circa 1,4 e quindi non galleggiano) ed hanno un carico di rottura che è circa la metà (1250-1300 gr/m2 invece di 2500-2600). Il Dacron è dotato di una bassissima ripresa di umidità (1/12 di quella delle fibre aramidiche) ed un allungamento 4 volte maggiore di una fibra aramidica.    Le fibre di poliestere, in campo nautico, hanno un impiego molto più ampio rispetto alle fibre aramidiche in quanto oltre a venir usate come queste ultime possono trovare impiego anche per funi di ormeggio e ancoraggio.    Al di là di specifici riferimenti o caratteristiche il dacron possiede una ottima resistenza agli agenti atmosferici ed all'usura accompagnata da ottime caratteristiche meccaniche e da un basso allungamento. Il dacron è caratterizzato da un basso allungamento ma per il nostro interesse specifico domandate sempre di poter avere linee prestirate, in questo modo, sotto sforzo, le vostre linee non subiranno grandi e significative deformazioni.

Oltre al Dacron tra le fibre di poliestere, almeno credo che ne faccia parte, troviamo anche il Dyneema, conosciuto negli Stati Uniti come Spectra, con il quale sono realizzate le linee che normalmente vengono offerte con la maggior parte degli aquiloni.

 

Altre fibre sicuramente non idonee alla realizzazione di linee per aquiloni da trazione sono quelle polipropiniliche (es. il meraklon) o quelle poliammidiche (definito normalmente nylon e di cui fanno parte materiali quali il perlon, lo enkalon ed il lilion) o polietileniche.

Il materiali del primo di questi tipi sono caratterizzati da un basso peso specifico (inferiore a 1 e quindi galleggiano) e da un basso punto di fusione e sono sconsigliati nell'aquilonismo da trazione, sebbene resistenti agli agenti atmosferici e luce, perchè dotati di basso carico di rottura, scarsa tenacia e elevato allungamento sotto sforzo.

Le fibre poliammidiche sono in grado di assorbire sforzi violenti unendo tenacia e flessibilità (come potremo pilotare il nostro aquilone con delle linee di lunghezza ..... variabile ?), sono resistenti a qualsiasi agente chimico esterno.

Le ultime fibre menzionate, quelle polietileniche, sono le peggiori in assoluto.    Caratterizzate da scarsa resistenza ed elevato allungamento sono in genere scivolose e per questo sono dotate anche di una scarsa tenuta dei nodi.

 


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