REBIRTHING TRANSPERSONALE

VISIONE DEI CHAKRA

(le immagini riportate, sono state prese dal libro "mani di luce" di Barbara Brennann)

Chakra sono l’aspetto eterico dei centri nervosi che presiedono alle funzioni fisiche e psichiche di sette differenti livelli di energia.


(CLICCA PER INGRANDIRE Fig.1)
Il primo Chakra è situato alla base della spina dorsale, nella zona che interessa le innervazioni dei genitali e del coccige, le cui funzioni sul piano fisico e psichico sono legate agli istinti di sopravvivenza, sessualità e aggressività, che nello spettro luminoso corrispondono alla frequenza elettro-vibratoria del rosso, il colore che ha la più lenta frequenza vibratoria e viene associato istintivamente alla passione.
Questo plesso o Chakra è collegato al tatto e alle sensazioni del qui e ora (nella terminologia yoga è chiamato Muladhara Chakra). (fig. 1)
Attraverso la gamma dei sette colori si sale sino alla sommità del capo, collegata al colore violetto (la più rapida frequenza vibratoria) e alle esperienze più elevate dell’essere, nelle quali la coscienza dell’individuo trascende i limiti dell’identità personale per fondersi con il tutto.
Tra questi due estremi, dopo il rosso, nella zona localizzata attorno e sotto l’ombelico, troviamo l’arancione del secondo Chakra (chiamato Swadhisthana Chakra nella terminologia yoga).
Questo centro è collegato alle glandole surrenali, alla socializzazione e alla capacità di trasformazione e sublimazione del livello precedente. Mentre il rosso è in relazione con l’elemento terra, l’arancione è in relazione con l’elemento acqua e sovrintende alla ricerca del senso della realtà e del contatto umano.
Il livello del plesso solare, è il terzo Chakra (Manipura Chakra), di basilare importanza per tutte le funzioni neurovegetative, è connesso al colore giallo e soprassiede alle fondamentali trasformazioni tra il fisico e lo spirituale.
Questo centro energetico è collegato anche allo sviluppo del pensiero cosciente e, sul piano fisico, viene associato al pancreas; agisce sugli organi dell’apparato digerente, sul fegato, sui processi metabolici e sull’assimilazione degli alimenti.
Inoltre, viene messo in relazione al Simpatico e in particolare con il corpo emotivo (è comune provare un colpo allo stomaco di fronte a forti emozioni, o di soffrire di gastrite, ulcera o avere disturbi dell’apparato digerente a causa dell’ansia e dello stress).
Il plesso solare corrisponde all’elemento fuoco e permette l’affermarsi del pensiero cosciente sul condizionamento degli istinti.
Il quarto centro (Anatha Chakra) è situato nella zona del plesso cardiaco e viene collegato alla frequenza del colore verde e a tutti e quattro gli elementi, terra, acqua, fuoco e aria.
Questo chakra, oltre che con il cuore, è in relazione con la glandola del timo e viene considerato il centro dell’amore e della spiritualità cosciente.
Il plesso cardiaco ed il colore verde del quarto Chakra sono associati all’amore nelle sue manifestazioni più elevate, come ad esempio l’amore non possessivo nei confronti del tutto, della natura e del prossimo.
E’ secondo molti maestri la vera sede dall’anima umana e il centro attorno al quale l’essere attinge alla vita universale.
In questo centro si manifestano sul piano psicosomatico anche i processi relativi alla sicurezza di sé e dell’autostima e forse non è un caso che le malattie di cuore siano tra le prime cause di mortalità precoce nelle società occidentali. #Nota 1 #
Oppressione plesso cardiaco (fig. 2) (A questo riguardo e molto comune il sintomo di oppressione toracica, e dolore nella zona alto dello sterno, che colpisce persone stressate o che sono reduci da un lutto o un grande dispiacere.
Nel linguaggio comune si dice “ho un peso sul cuore”,.

(CLICCA PER INGRANDIRE Fig.3)
Appaiono ad esempio, figure femminili che rappresentano l’Anima, o personaggi che incarnano “l’Ombra” e nei quali identifichiamo quel che abbiamo allontanato dalla personalità cosciente, o ancora, senza che il soggetto ne abbia conoscenza, complicate strutture geometriche che richiamano immediatamente i Mandala della tradizione buddista. Pertanto senza aver compiuto approfonditi studi in materia, sulla simbologia archetipica, sulla storia delle religioni e sulla mitologia, il processo onirico che si svolge a questi livelli risulta di difficile comprensione.
È tuttavia necessario riconoscere la differenza tra le visioni simboliche significative, le immagini fugaci su cui non occorre soffermarsi che un attimo e la percezione di fenomeni visivi legati all’attivazione dei chakra.


(CLICCA PER INGRANDIRE Fig.2)

I medici e gli psicologi spesso non sanno interpretare e guarire questo fenomeno che invece con l’attivazione energetica del respiro viene rapidamente dissolto e definitivante curato a volte in una sola seduta. Secondo la medicina Indiana, prendendo in considerazione l’energia e i suoi blocchi è possibile comprendere, la stragrande maggioranza dei disturbi umani.)
Il quinto centro (Vishudda Chakra) è situato nel plesso laringeo ed è collegato al colore celeste e all’elemento etere. Relazionato alla tiroide, che condiziona dinamismo fisico e presiede all’espressione della parola e al senso del tempo.
Sul piano psichico offre la possibilità di prendere coscienza del processo dell’esistenza in una prospettiva più ampia.
Il colore azzurro evoca lo spazio celeste e la contemplazione.
I medici e gli psicologi spesso non sanno interpretare e guarire questo fenomeno che invece con l’attivazione energetica del respiro viene rapidamente dissolto e definitivante curato a volte in una sola seduta. Secondo la medicina Indiana, prendendo in considerazione l’energia e i suoi blocchi è possibile comprendere, la stragrande maggioranza dei disturbi umani.)
Il quinto centro (Vishudda Chakra) è situato nel plesso laringeo ed è collegato al colore celeste e all’elemento etere. Relazionato alla tiroide, che condiziona dinamismo fisico e presiede all’espressione della parola e al senso del tempo.
Sul piano psichico offre la possibilità di prendere coscienza del processo dell’esistenza in una prospettiva più ampia.
Il colore azzurro evoca lo spazio celeste e la contemplazione.
Sia a livello fisico che psichico simboleggia la porta di accesso a più alti livelli dell’essere.
Il sesto centro, comunemente detto terzo occhio (Ajna Chakra), è situato al centro della fronte, sopra la radice del naso, ed è collegato alla vibrazione dell’indaco e alla glandola pineale, che rappresenta la sede dell’intuito, dell’ispirazione e dei fenomeni psichici, quali la percezioni della voce interiore, la chiaroveggenza e i fenomeni ESP. Questo centro, una volta attivato, porta alla consapevolezza della natura cosmica dell’essere. A questo livello, le parole sono trascese per dar luogo alla percezione diretta della realtà ed al potere di plasmare le situazioni.
Esso è in relazione con ciò che non è ancora manifesto, e permette di dirigere ed attualizzare all’esterno la volontà.
Il settimo centro psichico (Sahasrara Chakra), associato al colore violetto, si trova al vertice del capo, nella zona della fontanella, corrisponde alle funzioni dell’ipofisi e viene considerato la porta che conduce all’illuminazione e alla realizzazione del Sé transpersonale.
Come sette frequenze elettro-vibratorie corrispondono ai sette colori dell’iride e come alle sette frequenze del suono percepite dall’orecchio umano corrispondono le sette note, così i sette Chakra corrispondono a sette diversi livelli di energia e di consapevolezza nell’uomo, un po’ alla stessa maniera in cui, in un flauto, lunghezza e frequenza vibratoria dei suoni dipendono dalla posizione delle dita sui rispettivi fori.
La luce della consapevolezza e dell’energia fluisce costantemente attraverso l’essere e si manifesta a seconda dell’apertura dei Chakra. Quando la Kundalini è completamente risvegliata, tutti i centri sono attivi.
Ovviamente, le immagini che possono farsi portatrici delle istanze dell’inconscio sono innumerevoli, alcune assolutamente personali e decifrabili solo dalla persona che le sperimenta, altre che hanno carattere universale e sono riconducibili a quel bagaglio di simboli archetipici al quale uomini di tutte le razze e culture attingono per indicare l’integrazione e realizzazione del proprio Sé superiore.

Tra le infinite esperienze di visione, che caratterizzano certe sessioni respiratòrie, sono frequenti quelle relative alla percezione di una forte luce interiore, che, a volte, induce stati di ispirazione mistica. (fig. 3)

REBIRTHING E STATI D’ESTASI

"Proprio perché la verità non é lineare ma globale, e perché non è successiva ma simultanea, non può essere espressa a parole: bisogna viverla." (Mère)

Per comprendere il mondo mistico bisogna averlo sperimentato e avere quindi “assaggiato” direttamente qualche forma di meditazione o qualche metodo che conduca ad uno stato di coscienza “alterato”. (F. Capra)
Dopo aver descritto brevemente alcuni aspetti della fenomenologia legata all’attivazione dell’energia vitale, passiamo a prendere in esame le manifestazione di livelli superiori, ricordando che, superati i livelli dei blocchi sessuali, emotivi e mentali, non sono rari momenti di grande intensità interiore che possono essere considerati delle genuine esperienze mistiche.
Durante la respirazione, infatti, il soggetto può sperimentare stati estatici accompagnati da chiarezza sulla natura e sul significato dell’esistenza, da luce e gioia interiore, da un senso di felicità e libertà, dallo stupore di fronte alle profondità della coscienza e dalla percezione della fondamentale unità della vita.
Quando i plessi inferiori sono aperti, le tensioni fisiche si sciolgono, il corpo emotivo si armonizza e la mente si calma, dando il via, a fasi in cui si manifestano vere esperienze di tipo mistico e spirituale.
I soggetti descrivono esperienze interiori di luce, gioia e amore, oppure percepiscono la profondità dell’essere identificarsi con il Tutto, o una coscienza folgorante dei limiti del pensiero, e una vibrazione di armonia e “verità”.
Alcuni individui, legati al Cristianesimo, sentono durante le prime fasi della respirazione lo svolgersi di un esame interiore simile ad una “Confessione”, poi dopo la contrizione giungono a comprendere la lezione che si può trarre da ogni errore, e si sentono “assolti” e pronti ad entrare in “Comunione” con Dio o con lo Spirito Santo, nel contatto tra l’Io ed il Sé, tra finito ed Infinito, relativo e Assoluto, divenire ed Essere.
Altri sperimentano intuizioni che ricordano la pratica dello Zen, altri ancora concepiscono con chiarezza la spontaneità e la complementarità degli opposti di cui parla la filosofia Taoista.


(CLICCA PER INGRANDIRE Fig.4)
E’ notevole il fatto che molte persone a cui insegno il Rebirthing in queste fasi avanzate stabiliscano un contatto con quello che in India viene chiamato “Darshan”, cioè visione del Maestro, durante la quale si svolge un’acquisizione silenziosa di insegnamenti, come in uno scambio contagioso di consapevolezza.
Ma le parole non sono adatte a descrivere queste esperienze che trascendono il pensiero e che, per un breve istante, ci portano a intuire altri piani di coscienza.
Altri raggiungono la consapevolezza che la realtà assomiglia a un ologramma creato dalla luce, ed a percepire che il mondo è un illusione creato dai nostri sensi, e si mettono in rapporto con quello che nella voce del silenzio e indicato come “il produttore del pensiero, colui che sveglia dall’illusione”.
Poiché si è constatato che queste esperienze hanno profondi e durevoli effetti terapeutici, la loro importanza non può venir confinata nei limiti della mera speculazione filosofica.

Dopo vissuti di questo genere, spesso disturbi della personalità e squilibri dell’io svaniscono per non riapparire mai più. Come conseguenza di sedute in cui si è manifestato un fenomeno d’estasi, è infatti frequente notare un quasi immediato abbattimento della sintomatologia e un contemporaneo, decisivo sviluppo della sicurezza di sé e della creatività.

Nota: Chi è interessato ad approfondire l’argomento, troverà sostanziale la lettura dell’opera di S.Grof e di questi due libri della Boggio Gilot:
Psicosintesi e Meditazione, Edizioni Mediterranee Roma 1984 e Forma e Sviluppo della Coscienza, Edizioni Ashram Vidya, Roma 1987, da integrare con lo studio e la pratica dello Yoga, del Tai Chi Chuan e della filosofia orientale in genere, che restano fondamentali e illuminanti per una vera comprensione della natura dell’uomo.
La Baghavad Gita, i Sutra Buddisti e i testi relativi ai Chakras del Tantrismo e dello Yoga Kundalini e le opere di Aurobindo, Nisargadatta M., Mere, J.Krishnamurti, Ramana Maharshi, Ken Wilber, sono dei pilastri fondamentali per accedere alla comprensione della dimensione transpersonale. (fig. 4)

UN'ESPERIENZA
B. Uomo di 40 anni, esperto erborista, dopo una delle prime sedute di rebirthing transpersonale ha consegnato questo resoconto: Il respiro fluisce spontaneo, regolare, circolare ed autonomo.
Osservo dapprima il formicolio, poi l’acinesia che compare alla estremità degli arti.
Non mi identifico con l’apparato psicosomatico.
Osservo.
Mi trovo in uno stato impersonale simile al sonno profondo anche se sono desto.
Non sono il corpo, non sono la mente, né maschio né femmina, non sono il nome che mi hanno dato i miei genitori, non sono la professione che svolgo.
Osservo.
Improvvisamente alcune note di una melodia indiana in sottofondo mi penetrano nei polpacci; divertito noto che le gambe cominciano a danzare autonomamente in ritmo perfetto e poi via via tutto il corpo ne viene coinvolto.
Fulmineamente le mani si avvicinano fino al combaciare perfetto dei polpastrelli dei medi che convergono violentemente nel centro delle sopracciglia immediatamente il corpo si torce verso destra, l’osservazione perde di lucidità perché abbagliata dalla visione di una Entità che appare come una enorme schiena ricurva.
Non avverto più dualità fra osservatore e osservato sento ogni cellula che fibrilla come stesse per esplodere, la Presenza (indescrivibile nella sua essenza) mi penetra violentemente nel plesso solare e nel cuore, sono invaso da una forza d’Amore disintegrante.
Il respiro si arresta esplodo in un orgasmo cosmico. Avverto con immensa pace che il corpo ha cessato ogni funzione.
Il tempo scompare.
Ricomincia autonomamente il respiro ed un senso di gratitudine profonda viene emanato dal plesso solare e dal cuore.
Il corpo si rilassa in una risata ancestrale, ogni cellula vibra di gratitudine.
Mi siedo.
Una commozione aritmica mi pervade e si manifesta un pianto interno di gratitudine percepito come profondamente inadeguato per ciò che è stato concesso.
Sono turbato, invitato, riprendo a fatica a respirare regolarmente, ripercepisco il corpo, i formicolii... istantaneamente mi ritrovo in una dimensione conosciuta, quasi ordinaria.
Mi alzo.
Per un ora rimango un po’ alterato nella percezione dell’io.
La mente è vuota.
Cerco di interpretare ciò che è accaduto ma l’unico commento adeguato rimane il silenzio.


NOTE SUL REBIRTHING
Per chi si avvicina al REBIRTHING per la prima volta, sarà utile conoscere qualcosa intorno a ciò che si andrà a fare, e cioè:
la provenienza di questa tecnica respiratoria, come si pratica, gli effetti che produce ed altre cose ancora.
Tutto quanto segue, scaturisce da uno studio attento e dall`esperienza personale. Partiamo dunque, dal principio.
Che cos'è il REBIRTHING?
È un'antica forma di respirazione proveniente dall'India che fa parte degli esercizi (pranayama) sul respiro dello Yoga (Pranapanagati - respiro circolare-).
Porta un nome inglese in quanto è stato l'americano Leonard Orr a reintrodurla, negli anni '70, nel mondo occidentale ed in Italia negli anni '80 dal dott. F. Falzoni Gallerani, utilizzandola come "terapia" per i molteplici disturbi psico-fisici causati da traumi tra cui quello della nascita.

REBIRTHING, cioè FAR RINASCERE.

Vuole dire portare in superficie ricordi legati al momento della propria nascita, integrarli e possibilmente liberarsene.
È opinione abbastanza comune tra gli studiosi che molti problemi, paure, ansie, disadattamenti ecc. iniziano proprio in occasione di quell'evento.
Si tratta quindi di compiere un lavoro su sè stessi; permettere a ciò che era da lungo tempo sepolto di riemergere e venire alla luce. Nella psicanalisi questo lavoro di ricerca interiore viene condotto principalmente utilizzando il mezzo MENTALE.
Nel Rebirthing, si fa un passo oltre, si attinge direttamente allo PSICHICO, tramite il RESPIRO.
La respirazione circolare senza pausa è un mezzo potente per entrare in contatto con la componente PSICHICA del nostro ESSERE, "luogo" misterioso dove è contenuta la nostra vita per intero.
I ricordi suscitati saranno di varia natura, potranno comparire sotto forma di immagini, sensazioni fisiche, odori, suoni, colori ... A loro volta questi "ricordi" potranno apparirci in una veste piacevole, altre volte tutto il contrario.
Sotto l'assistenza del REBIRTHER, si inizierà a vivere questi momenti in maniera calma, rilassata e distaccata.
Si favorirà, in questo modo, l'emergere di tutti quei contenuti psichici quali: traumi, ansie, fobie ecc., che nel nostro presente ci ostacolano dal vivere una vita piena e soddisfacente.
Si riacquisteranno quei valori che erano giaciuti sotto un velo, si farà finalmente un pò di chiarezza nella propria vita.
Si imparerà l'arte di sapersi ascoltare e di essere in sintonia, in amicizia con se stessi. Fattore fondamentale che si espanderà anche nella nostra vita di relazione. Percepiremo le cose per come realmente sono e non come noi le immaginiamo.
Procedendo, verremo sollevati da molti dubbi anche di natura religiosa, spirituale. Riscopriremo in noi quell'anelito che ci spinge verso il BENE e l'AMORE.
Sentiremo rinascere in noi quella comprensione e quella compassione verso il mondo esterno.
In primo luogo verso coloro che ci sono più vicini: genitori, figli, coniuge ecc. e poi verso tutti gli "altri".
Capiremo che è tempo perso cercare di cambiare il mondo, che siamo noi a dover cambiare per primi, il resto seguirà naturalmente.
Sdraiati, in posizione comoda e rilassata, porteremo la nostra attenzione sull'addome.
Inizieremo a respirare "coscientemente".
Inspirando l'addome si solleva, espirando l'addome si abbassa.
Questo per qualche minuto.
Successivamente il respiro "nato" nell'addome lo si farà espandere su nel torace.
Avremo così una respirazione completa., addome e torace.
Si inizierà quindi la respirazione circolare vera e propria, che consiste nell'inspirare ed espirare senza pause, creando cioè una connessione tra i due moti respiratori, inspiro ed espiro si fondono l'uno nell'altro.
Dapprima sentiremo un formicolio nel nostro corpo che potrà essere più o meno forte nelle sedi più diverse: piedi, mani, viso. Man mano che si continuerà a respirare, almeno per le prime sedute, questo formicolio diverrà sempre più forte, potremo arrivare a non poterci muovere, a sentirci molto pesanti, ad avere freddo.
Queste sensazioni fisiche potranno essere accompagnate da sensazioni psichiche, di sofferenza, di paura.
Non lasciarsi turbare e continuare a respirare.
Dopo circa 30 - 40 minuti si verrà ad uno STOP.
Il ciclo respiratorio si sarà concluso. Si tornerà ad una respirazione normale che spesso è lievissima.
In genere a questo punto ci si sentirà molto rilassati, immersi come in un "bagno caldo", potranno comparire luci, colori, si potrà sperimentare l'espansione della coscienza ... Quindi, tutto il lavoro si basa sul RESPIRO.
Il respiro è la funzione fisiologica più importante. È possibile non mangiare per parecchi giorni, non bere per qualche giorno, non respirare solo per pochissimi minuti.
Eppure, la maggioranza delle persone ignora l'importanza vitale di una corretta respirazione.
L`ossigeno assorbito dal sangue, viene trasportato e distribuito a tutte le cellule del corpo, dove avviene la combustione: cioè gli elementi nutritivi si uniscono all'ossigeno permettendo alle cellule di continuare a vivere e a riprodursi.
Di conseguenza una scarsa ossigenazione porta ad un calo della vitalità e ad un precoce decadimento del fisico.
Questa tecnica respiratoria è molto importante anche vista da un'altra angolazione.
Corpo e psiche sono intimamente legati. Producendo degli effetti sul corpo non si potraà non produrne anche sulla psiche.
La respirazione circolare è un efficace mezzo di purificazione del nostro Essere.
Va ad affiancararsi ad altri mezzi di purificazione quali: la meditazione, la preghiera, il digiuno, le abluzioni, i riti vari. Non ha controindicazioni.
Respirare NON PUÒ NUOCERE.
Gli stessi effetti di magnetizzazione, menzionati all'inizio, scompaiono ben presto, lasciando il posto ad una respirazione profonda, consapevole e rigenerante. Di sostegno alla respirazione c'è il dialogo tra assistente e assistito.
Laddove si stabilisce un rapporto di fiducia e di simpatia, tutto avviene con la massima naturalezza.
Il Rebirther (assistente) non è li per esprimere nè giudizi nè sentenze nè, tantomeno, per fornire delle risposte.
Queste emergeranno spontaneamente e naturalmente nel Rebirthee (l'assistito) e perverranno dal suo interno.
Egli le riconoscerà come sue e le sentirà veritiere. Tutto questo non potrà che rafforzare la persona nel suo intimo, aumentando la fiducia in sè e l'autostima, convincendola sempre più che il lavoro che sta compiendo su se stessa è EFFICACE e portatore di SALUTE.

SUGGERIMENTI QUOTIDIANI
Lavarsi, fare colazione.
Iniziare la giornata lavorativa con qualche piccolo rito: fare respirazioni profonde, pregare, meditare, leggere brani di testi (sacri), ecc.
Iniziare il propri lavoro senza andare avanti con il pensiero; una cosa alla volta rallentando un pò i tempi di esecuzione. Quando ci si sente un pò stanchi, appartarsi e fare 20 respiri circolari.
Ricentrarsi.
Riprendere il proprio lavoro.
Mettere almeno un pò di attenzione e di interesse in ciò che si sta facendo, specialmente quando la nostra occupazione è noiosa o pesante.
Non tutti i nostri impegni ci piacciono allo stesso modo.
Imparare a compiere, comunque, quanto si deve fare con umiltà e pazienza.
Osservarsi per imparare a capire se quanto stiamo facendo è veramente necessario o piuttosto non è, invece, un moto maniacale della nostra mente.
Non fissiamoci nell'esecuzione di un compito.
Restiamo aperti a soluzioni nuove ed eventualmente più semplici.
Possibilmente, evitiamo il sovraffaticamento mentale e fisico. La salute si mantiene o si riacquista con una gestione equilibrata delle nostre energie.
Impariamo a conoscere i nostri limiti in ogni campo: alimentare, sonno/veglia, ecc. e rispettarli.
Concediamoci tranquillamente, senza sensi di colpa, svaghi e passatempi che ci piacciono veramente e che ci aiutano a rimetterci in sintonia con noi stessi.
Evitiamo allo stesso, tempo, tutto ciò che ci può destabilizzare, turbare o ferire.
Impariamo ad essere autonomi, a non dipendere dall'esterno o dagli altri per trovare il nostro equilibrio o per fare quelle cose che ci piacciono.
Impariamo pure a vivere e a lasciar vivere.


SCUOLA DI REBIRTHING

scrive il Dott. F. Falzoni G.

Il Rebirthing ad Approccio Transpersonale, si basa su un semplice potente metodo di respirazione intensa che induce stati non ordinari di coscienza, che offrono un grande potenziale di trasformazione, autoguarigione e risveglio della consapevolezza.
La scuola, che si differenzia profondamente da altre correnti del Rebirthing d'origine Americana, basate sul pensiero positivo, le affermazioni ecc. si applica all'interno un setting ispirato dai principi della psicologia Transpersonale ed in particolare dello schema teorico che Ken Wilber ha tracciato nelle sue numerose e fondamentali opere.
Poiché poche di esse sono tradotte in italiano ho creduto di fare cosa gradita pubblicando la traduzione di alcuni dei brani più significativi. Ken Wilber, considerato uno dei più grandi pensatori del secolo ha pubblicato decine di importanti volumi (di grande successo all'estero) con una straordinaria sintesi di scienza e spiritualità e una visione impareggiabilmente profonda ed integrale della psicologia.
In oltre, per poter offrire un motivo di riflessione profonda ho aggiunto diversi brani inerenti la ricerca interiore di autori antichi e moderni.
Gli articoli dei maestri Orientali, trattano dei più importanti temi che lo spirito umano affronta nella ricerca della verità e della liberazione dalla sofferenza, e sono diretti anche a chi non è interessato alla tecnica del Rebirthing.
L'autoconoscenza e l'esperienza di stati superiori della coscienza è tema caratteristico delle pratiche psicospirituali d'ogni tradizione, tuttavia questi sentieri spesso trascurano di affrontare e risolvere i problemi dei livelli inferiori.
Per salire in alto dobbiamo liberarci dai traumi e dalle negatività dei livelli inferiori, confrontarci con il corpo, l'energia vitale e le emozioni e i condizionamenti mentali.
Il Rebirthing Transpersonale è lo strumento ideale per un approccio integrale all'uomo.
Permette di risolvere le tensioni ed i blocchi dei livelli: fisico, emotivo e mentale per poi condurre ad esperienze interiori profonde dal grande potere trasformativo.
Così, con una pratica semplice e priva di controindicazioni possiamo osservare l'autoguarigione di un'infinità di disturbi psicosomatici, - la soluzione di problematiche della personalità, una migliore integrazione dell'io (ciò libera dall'ansia e dalla depressione che sempre più frequentemente colpiscono l'uomo moderno) - ed anche aver accesso a livelli profondi di risveglio e liberazione psicospirituale.
Le esperienze interiori non sono più solo concettuali ed ipotetiche, ma esperienziali e autoevidenti nei loro effetti benefici.
Credo in un approccio laico alla ricerca interiore che tuttavia riconosce i sentieri le pratiche che conducono con la natura profonda dell'essere.
In questo la visone di Ken Wilber rappresenta il substrato scientifico alla trascendenza, i Maestri ne enunciano la visone diretta, e il metodo del Rebirthing Transpersonale una via pratica alla realizzazione di queste verità.

 


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