Placca di arteriosclerosi che ostruisce un'arteria


Immagine istologica di una placca aterosclerotica

Macroangiopatia Diabetica

Il danno dei grossi vasi sanguigni

La macroangiopatia, come illustra il nome stesso, è un'alterazione a carico dei vasi sanguigni, le arterie di grosso e medio calibro. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità nei paesi Occidentali, e il diabete mellito è una condizione di aumentato rischio per questo tipo di patologia. Essendo diminuita come già detto la frequenza e la gravità delle complicanze di tipo acuto, sono divenute clinicamente più importanti queste complicanze croniche vascolari, che possono interessare diversi settori dell'organismo. I sintomi presentati dal paziente sono in relazione con le sedi dell'organismo nelle quali la circolazione sanguigna è compromessa. Più frequentemente le complicanze vascolari si presentano sotto forma di alterazione della circolazione cardiaca (angina ed infarto miocardico), cerebrale (infarto ed emorragia cerebrale) e degli arti inferiori (arteriopatia periferica). Prima di trattare separatamente queste condizioni patologiche, diamo un'occhiata a quelli che sono i meccanismi responsabili della malattia vascolare.

La macroangiopatia diabetica può essere considerata una forma di arteriosclerosi, con alterazione delle pareti dei vasi sanguigni che perdono la loro elasticità e presentano placche di indurimento ed ispessimento che restringeranno il calibro ostruendo la normale circolazione.

I meccanismi dell'arteriosclerosi

Nelle arterie colpite si formano delle placche costituite da depositi di grassi, di tessuto fibroso e di calcio che possono determinare ulcerazione della parete e fenomeni ostruttivi e occlusivi. Le arterie si presentano cosi' come "tubature ostruite" da incrostazioni interne e non possono trasportare il sangue ai tessuti in maniera efficace.
La manifestazione aterosclerotica nei diabetici è più accentuata ed estesa nei pazienti con durata di malattia superiore ai 10 anni, in trattamento insulinico e con patologie associate quali l'ipertensione.
Quali sono i meccanismi che determinano tali lesioni? In condizioni normali la parete del vaso a contatto con il sangue (endotelio) è integra e levigata, come le mattonelle di un pavimento. Quando questa barriera è alterata, come in caso di diabete, la parete diventa più permeabile alle sostanze contenute nel sangue, permettendo il passaggio di colesterolo ed altri composti che si depositano come impurità all'interno della parete del vaso (vedi immagini in questa pagina).
Alla formazione di queste "placche" concorrono diversi fattori:
  • le piastrine, cellule del sangue normalmente responsabili della riparazione di lesioni del vaso sanguigno, si aggregano nella zona della lesione.
  • la parete del vaso alterata non produce più quelle importanti sostanze che lo mantengono dilatato e migliorano il flusso sanguigno, come le prostaglandine
  • il punto in cui lo strato superficiale (endotelio) è danneggiato ha la proprietà di attivare la coagulazione del sangue, favorendo quindi la formazione di trombi (coaguli) che peggiorano l'ostruzione
Un ruolo negativo molto importante è svolto dal fumo. Nei diabetici fumatori, ad esempio, è stata riscontrata la presenza di gravi segni di arteriosclerosi a livello degli arti inferiori, mentre al contrario tra i diabetici non fumatori questa arteriopatia periferica risultava particolarmente rara.
Anche l'ipertensione arteriosa, l'alta pressione del sangue, aggrava il processo di arteriosclerosi: di qui l'importanza del controllo di questo parametro e dell'eventuale terapia farmacologica anti-ipertensiva.

Vediamo ora più approfonditamente le diverse sintomatologie causate dalla macroangiopatia nei distretti più colpiti: le arterie iliache e femorali lungo gli arti inferiori, le arterie coronariche che irrorano il cuore ed i vasi carotidei che trasportano il sangue al cervello.
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