Lipidi o Grassi

I lipidi rappresentano la forma di riserva energetica per eccellenza dell'organismo. La capacità di generare energia in maniera efficiente è alla base di questa loro funzione primaria, ma è anche rilevante la loro utilità alimentare come apportatori di vitamine liposolubili e di acidi grassi essenziali, molecole che il nostro organismo non è in grado di fabbricarsi da solo e che deve necessariamente assumere con la dieta.
I lipidi , a temperatura ambiente, si possono trovare in uno stato solido oppure liquido. I primi vengono definiti grassi, mentre i secondi entrano a far parte della categoria degli olii.

I lipidi sono presenti come componente principale di condimenti come olio di oliva, di semi, burro e margarina, ma anche in quantità più o meno cospicua nei derivati del latte, nelle carni e nei salumi.

Come abbiamo detto all'inizio, i lipidi sono un concentrato di energia. In effetti, 1 grammo di essi genera più del doppio di energia rispetto ad 1 grammo di proteine o carboidrati (9 Calorie contro 4).
L'assunzione con la dieta dovrebbe corrispondere a circa il 25% delle calorie totali (ad esempio, su 2500 Calorie, 70 g di grassi). Sono da considerare, anche in questo caso, sia le situazioni di carenza dietetica sia quelle di eccesso di lipidi nella dieta.
- La carenza è rara nei paesi industrializzati, ma può verificarsi in caso di digiuno. Quando esso sia protratto, l'organismo, consumate le riserve di zuccheri, inizia a bruciare i grassi, producendo alcuni sottoprodotti di scarto, come i corpi chetonici, che in certe situazioni di malattia come il diabete hanno un effetto nocivo.
- Molto spesso, nei paesi occidentali, l'assunzione lipidica è invece in eccesso, comportando un pesante tributo sanitario in termini di malattie cardiovascolari. I depositi di grasso, presenti anche quando il soggetto non è in sovrappeso corporeo, divengono ben visibili in caso di obesità, assumendo una caratteristica distribuzione a seconda del sesso.

Lipidi alimentari e Diabete

E' necessario porre particolare attenzione alla quantità ed alla qualità di grassi alimentari. Il soggetto con diabete ha già una "predisposizione" all'aterosclerosi, una forma di malattia cardiovascolare in cui un eccessivo consumo di grassi a tavola rappresenta un importante fattore di rischio. L'osservanza delle raccomandazioni dietetiche, peraltro simili a quelle della popolazione generale, è quindi ancora piu' importante in caso di diabete.
E' necessario limitare la quantità di grassi saturi e di colesterolo, contenuti maggiormente in carni animali (insaccati), nel burro, nella panna e nei formaggi. Bisogna invece dare la preferenza ai grassi poliinsaturi (in olio di girasole e di mais), ed in particolare in quelli contenuti nel pesce e nell'olio di pesce (i cosiddetti acidi grassi omega 3).
Ancora piu importante è l'utilizzo alimentare prevalente dei grassi conosciuti come monoinsaturi, contenuti principalmente nell'olio di oliva. La cosiddetta dieta mediterranea, che predilige l'uso dell'olio di oliva rispetto al burro (tipico delle regioni del Nord), ha dimostrato di essere associata ad una forte riduzione della malattia cardiovascolare aterosclerotica e quindi la sua applicazione al regime alimentare del diabetico è senz'altro raccomandata.