Tappa
Marsala - s. Vito Lo Capo
Chilometri percorsi
80
Durata del viaggio
1 ora e mezza
Data
Venerdì, 18 Luglio 2003
Come al solito sveglia presto, Ne approfitto per vedere se funziona il collegamento con la posta dell'ufficio tramite la scheda Vodafone. Finalmente ci riesco; finora era stato un disastro. Devo compilare un questionario per il mio Ufficio del Personale ed incredibilmente ci riesco

Dino è gia sveglio e sta leggendo un libro sull'Isola di Mozia seduto allo stesso tavolo della cena.

Su suo consiglio, alla mattina compiamo una vista alle saline qui vicino proprio di fronte alla stessa isola.

Nella salina Ettore e Infersa, che è privata, ci fanno visitare un mulino. I mulini a vento, che funzionano per dimostrazione al mercoledì ed al sabato, servono a dragare l'acqua dalle vasche fredde, quelle più grandi e profonde poste verso il mare, a quelle calde dove l'acqua evapora e lascia la crosta di sale. Questo mulino è stato restaurato, in un solo anno, nelle sue parti in legno da un maestro d'ascia che, secondo la gentile guida che ci accompagna nella visita, ha seguito per la ricostruzione addirittura dei disegni di Leonardo da Vinci. Le ruote in pietra sono invece originali e molto consumate.

La lavorazione del sale in questa salina, se si eccettua il trasporto tramite nastro, è completamente manuale. La crosta viene rotta dai salinari a luglio, agosto e settembre. Il sale viene prima diviso in strisce rettangolari e poi in piccoli quadrati misurati per riempire una carriola. Con questa il sale viene poi trasportato e ribaltato in cumuli che raggiungono un peso di circa 250 tonnellate. I cumuli che rimangono d'inverno sono protetti con delle normali tegole. La produzione totale e di circa 12000 tonnellate di sale l'anno.

Fatta una foto di gruppo ripartiamo alla volta di S.Vito Lo Capo. Ci fermiamo in una zona sterrata, di terra rossa, a circa 4 km dal paese in prossimità delle indicazioni per Macari. C'è n'è più d'una lungo questa strada e in qualcuna ci sono già dei camper parcheggiati, non molti, in verità, ma si capisce che è un posto dove campeggiare senza problemi. L'approdo al mare, attraverso le rocce è un po' difficoltoso, ma comunque il posto, molto bello, si presta bene anche al barbecue di carne che ci aspetta questa sera.

Facciamo un bagno e, per immortalare un mio tuffo in mare, chiedo a Luca di farmi una foto. Probabilmente ha le mani un po' bagnate e la macchina digitale ne risente smettendo di funzionare!
Se non si rimette in sesto, non potrò più documentare con le foto questo diario.

Sul posto, che per ora è abbastanza deserto, conosciamo una coppia di camperisti di Ferrara, Luigi e Lisetta con figlio tredicenne, Zeno. Ci chiedono, molto discretamente, se possono unirsi a noi nello spostamento di domani a S.Vito. Naturalmente sono i benvenuti!

Dopo cena ci godiamo una splendida stellata sul mare. Si vede molto bene anche la Via Lattea, cosa cui non ero più abituato, il chiarore diffuso del paese e del faro di S.Vito ci è schermato da un alta scogliera che domani dovremo scavalcare.

Siamo fortunati perché riusciamo anche a vedere alcune stelle cadenti.


 

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