Mi
sveglio presto anche stamattina. Vinco la pigrizia e decido
di fare una passeggiata lungo la spiaggia verso il porto.
Sveglio anche Laura che mi segue all'inizio un po' assonnata.
Il
paese di Pozzallo è carino e molto pulito. Ci sono
all'opera numerosi netturbini ed anche un camion lavastrade.
L'unico monumento è una torre del 1400, Torre Cabrera,
che dà sul mare ed è, tanto per cambiare, in
fase di restauro.
Arriviamo
in prossimità del porto e ci fermiamo a bere un caffè.
Alla radio suonano una canzone di un gruppo che credo si chiami
Vibrazioni - parla di "immensamente Giulia" e rende
la colazione molto piacevole.
Poi
facciamo una spesa di verdure e frutta da un camioncino e
prendiamo del pane e dei dolcetti da un bel panificio locale.
Una
cosa che non riesco bene a capire è perché ci
sia così poca varietà di frutta e verdura rispetto
a quella che siamo abituati a vedere da noi. L'insalata, ad
esempio, c'è solo un tipo a foglia dura e lunga ed
anche un po' amarognola.
In compenso ci sono verdure che noi non abbiamo, tipo delle
zucchine lunghe e chiare che, cucinate con un po' di soffritto
e di pomodoro sono molto saporite.
Questo
posto è bello e ci consente di sostare piacevolmente
evitando il caos di traffico locale del week-end.
In
spiaggia ci scattiamo la foto
di famiglia che tutti gli anni, dal 1980, facciamo per
documentare, in modo sistematico, la nostra evoluzione in
prossimità dell'anniversario di fidanzamento/matrimonio.
Ugo
, che è un architetto e si vede, costruisce
nella sabbia una bella automobile che Luca
e Marta usano per giocare.
Pozzallo
non ha, però, il fascino un po' selvaggio dell'Oasi
di Vendicari o l'atmosfera magica di Porto Palo e, quindi,
sono contento che domani si cambi posto.
A
sera scendiamo in paese in
bicicletta e mangiamo una pizza alla
pizzeria "I Cabrera", proprio sulla spiaggia
vicino alla chiesa. Da li ci godiamo una splendida vista di
una luna piena nascente dal mare sullo sfondo di alcune barche
di pescatori.
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