La Cronaca

L'appuntamento con la guida, nonché arbitro della gara, Luca é fissato per sabato mattina alle 9.30 a San Lorenzo Bellizzi e più precisamente al Pino Loricato, che all'arrivo scopriremo essere un piazzale con un pino disegnato su una parete ad esso affacciata. Di Luca non conoscevamo l'aspetto avendoci solo parlato per telefono. La prima ad arrivare sul luogo é lanostra squadra (Ostuni) con un Mac(Martucci) particolarmente ispirato dalla visita, la sera prima, al santuario Santa Maria delle Armi. Ad un tratto altri quattro ragazzi si avvicinano e nel gruppetto si distingue subito il leader: un tipo smilzo, muscoli (muscoli?) da arrampicata libera, capelli a cespuglio con una treccia che arriva fin sotto le spalle e una faccia simpatica. Ed é lui che dopo essersi guardato intorno nel piazzale , seguito dai suoi compagni, si dirige verso di noi. Lo vede subito il nostro campione MacMartucci che subito gli si fa avanti e i due si scambiano un : <<piacere Luca ?/!>> (ovviamente da entrambi frainteso!) per poi proseguire con un : <<andiamo ?>> che scatena l'ilarità delle due comitive. Si perché il tipo venutoci incontro era il capitano della squadra di Altamura tale "Pino". Così che i due capitani guadagno 2000 punti entrambi e mettono subito in chiaro chi la farà da padrone in questa edizione del trofeo.

Dopo un pò arrivano i 4 arbitri di gara (le guide) con caporbitro Paolo fratello di Luca grande assente della giornata. Ma la gara non può cominciare perché manca la squadra di Monopoli che arriva dopo un'attesa di 30 minuti (+50 punti per ogni componente della squadra, +100 per il capitano guidatore). Arrivano in 7 con una monovolume e Big Jim alla guida ha il volto tirato di chi sà che può aver già compromesso la sua gara, essndo stato informato via radio della iniziale performance di Pino e Mac. Un campione non fallisce una occasione importante: sceso dalla macchina apre il cofano e fa cadere tutti gli zaini della sua squadra a terra (+300 punti). In agginuta tira fuori una muta a mezzemaniche da professionista che messa sul suo fisico ultratrentenne li valgono altri 100 punti. Con un Big Jim soddisfatto di aver recuperato il ritardo dagli altri due capitani Mac e Pino, ci avviamo alle Gole Del Raganello.

Subito arriva la prima difficolta del percorso: per entrare nelle Gole bisogna superare dei macigni che ne ostruiscono l'entrata. Un primo percorso, più semplice, prevede di scalare l'ostacolo con delle corde per una buona metà, per poi infilarsi in una fessura che fa entrare nel regno del Raganello. A questo esiste una alternativa: si può fare un delicato passaggio in apnea sotto la roccia. Pochi secondi imersi in un acqua gelida, con il brivido che provoca il passaggio "sotterraneo", che spaventano tutti tranne uno: MacMartucci. Lui no, queste cose lo eccitano e non riesce a tirarsi indietro: é così che Mac fa da solo il passaggio in apnea (+10000). Nei Primi metri di Raganello i capitani si studiano mentre altri componenti della squadra ostunese si mettono in mostra. Sono Frengo e Paolo, professione "cognati". Il primo, fresco del titolo di campione regionale di bagnetto con papere, immergendosi in tutte le pozzanghere che incontriamo per strada (+1000). Il secondo che ad un certo punto si fa ritrarre sorridente in uno spettacolare tuffo (vedi foto) salvo poi uscire dall'acqua piangente perché aveva perso gli occhiali (+1000 punti) che lui stesso ritrova (+1000 punti). In quest'ultimo episodio Mac fa segnare un +500 punti con un : <<Non fare il bambino!>> rivolto a Paolo.

E arriva un altro passaggio difficile: si può salire con la corda da un lato oppure scalare la cascata a mani nude. Mentre i gregari iniziano a salire con la corda dal lato, Big Jim subito opta per la cascata. Con la scioltezza del veterano risale la cascata senza problemi (+5000). Subito dopo partono Dino e Mac insieme (+5000 ad entrambi). In effetti il passaggio si sarebbe dovuto fare uno alla volta per il rischio caduta, ma si sà, l'adrenalina rende Mac incoscente, così come la fine del suo effetto lo riempie di rimorsi (+1000 punti). Segue Gerardo (+5000) che riesce a fare il passaggio con: maglietta (+500), cappellino (+1000) , occhiali da sole (+1500) e persino la sua inseparabile borraccia (+2000). Ci prova infine Sandra, moglie di Frengo. La cosa più difficile é quando a ¾ della salita bisogna prima infilarsi in una cavità a destra per poi riuscirne aggrappandosi alla sommità della cascata con l'acqua che ti acceca. In aiuto di Sandra non può che sopraggiungere Mac. Lui gli tende la mano dall'alto e nonostante una presa non perfetta inizia a tirarla sù. Propio quando l'impresa sembrava compiuta la mano di Sandra scivola tra le mani di Mac (+1000) e lei cade al'indietro nella cascata (+2000).

Alla fine del percorso si fa vedere anche Filomena che cerca di prendere a volo un sasso caduto dalla sommità del canyon (+50000 punti), ma la presa non é pefetta (-10000) e il sasso non trattenuto gli rompe l'anello (meno male che c'era!!! +20000). Con fatica il nostro Mac fa vincere la nostra squadra, e lui stesso vince il titolo individuale del trofeo. I festegiamenti durano tutta la notte per le strade di Terranova del Pollino e nel silenzio della notte lucana un echo si spande:

Martucci sei Grande!