In rapporto al corpo, lungo circa come
tre utilitarie, il carnotauro
possedeva arti anteriori di dimensioni sorprendentemente piccole. Le
zampe posteriori lunghe e muscolose lo rendevano molto più agile
degli
altri carnosauri: poteva spiccare la corsa e balzare sulla preda di
sorpresa. Si serviva forse degli artigli aguzzi per colpire e afferrare
la preda, mentre con le potenti mascelle strappava brani di carne dalla
vittima.
Inoltre possedeva
dei denti che erano ,in proporzione abbastanza piccoli: molto
più piccoli, per esempio, di quelli di Ceratosaurus, Dinosauro
di dimensioni simili.
Le fauci erano però fortissime: corte e munite di robustissimi
attacchi per muscoli che conferivano al Carnotaurus un morso d’acciaio.
Come accennato poi, le zampe
anteriori del Carnotauro erano davvero minuscole, anche più
ridotte di quelle del Tyrannosaurus: l’omero aveva proporzioni quasi
normali ma radio, ulna e mano erano ridicolmente corti. Non conosciamo
nemmeno il numero delle sue dita: probabilmente erano 4, come in tutti
i Ceratosauri, ma senza conoscere l’esatta struttura della mano non
possiamo sapere se essa avesse o meno una qualche utilità.
Sebbene il carnotauro avesse un cranio assai robusto, riusciva a muoverlo agilmente perché era piuttosto leggero. Era infatti dotato di cavità laterali che ne dimiuivano il peso complessivo. Con uno strattone all'indietro del capo, il carnotauro era in grado di fare a pezzi la preda. I denti della mascella superiore affondavano nella carne lacerandola mentre quella inferiore teneva saldamente la presa. I denti erano ricurvi e lunghi circa 4 cm.
I resti del carnotauro furono trovati in Argentina nel 1985 nelle praterie semidesertiche della Patagonia. Fu una grande scoperta, perché dai fossili gli esperti poterono farsi un'idea dell'aspetto della pelle di questa creatura. Sulla superficie del corpo, dalla testa alla coda, c'erano file di piccoli rilievi a forma di cono; dalle gobbe più piccole, poste sulla testa, si dipartivano file di grandi scaglie irte, che sagomavano la zona attorno agli occhi e sulla parte superiore del muso.
Il carnotauro pesava più o meno
come un'auto, era alto quasi
come un
elefante e correva sulle zampe posteriori. La lunga colonna vertebrale
era come una trave portante, che sosteneva il peso sottostante. Lunghe
costole dalla spalla all'anca fornivano ulteriore protezione e sostegno
al dinosauro. Senza l'ausilio della lunga coda muscolosa, l'equilibrio
di un carnotauro lanciato alla velocità massima sarebbe
risultato
precario. Il carnotauro la utilizzava per potersi muovere con sicurezza
e agilità, per esempio quando allungava la testa in avanti per
ghermire
la preda, che si divincolava.
Le Corna: un particolare unico
Sulla sommità della testa corta
e profonda il carnotauro
aveva due
corna piccole e piatte, che scorgevano sopra gli occhi come alette. A
differenza dei dinosauri forniti di corna come il Triceratops,
il carnotauro non poteva utilizzare le sue cortissime appendici come
armi di difesa. Gli esperti ritengono che con tutta probabilità
fossero
ricoperte di ulteriori strati cornei, che le allungavano. È
possibile,
inoltre, che i carnotauri maschi fossero muniti di corna più
estese
delle femmine, come accade tra i cervidi.
Queste corna sono un carattere
assolutamente unico, e non hanno niente a che vedere con quelle ad
esempio di Ceratosaurus: queste sono infatti generate
dalle ossa lacrimali, davanti agli occhi, mentre quelle del Carnotauro
sono generate dalle ossa frontali, sopra il cranio e gli occhi.
Dino scheda Scheda del Carnotaurus -Nome:Carnotaurus (toro carnivoro) -Alimentazione:carne -Altezza:3 metri circa -Lunghezza:circa 6 - 8 metri -Peso :700/1500 chili (Kg) -Segni particolari: due corna piatte situate sulla sommità della testa -Gruppo(ordine):Saurischia -Famiglia di appartenenza::Abelisauridae -Comparsa::70-90 milioni di anni fa, nel Cretaceo Medio e nel Cretaceo Superiore -Primo ritrovamento: in Patagonia , da José F. Bonaparte, nel 1985 |