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riguardante  le investigazioni sui misteri legati ai dinosauri

Il Mokele mbembe:
un mistero irrisolto
A 800 chilometri circa a nord di Brazzaville, capitale del Congo, una vasta foresta paludosa si estende su approssimativamente 130000 chilometri quadrati. Quest'immenso territorio prende il nome di Likouala. Secondo la leggenda, in fondo alla palude vivrebbe il Mokele Mbembe ("colui che ostacola il flusso dei fiumi").
Un dinosauro tra di noi?
La nostra spedizione non ci ha dato la prova definitiva,ma abbiamo raccolto nuove informazioni e,soprattutto,la testimonianza più recente:il missionario Paul Ohlin ha viston il Mokele Mbembe sul fiume Sangha il 10 gennaio 2006,nel Congo settentrionale
Il primo occidentale a sentirne parlare fu,nel 1776,il missionario francese Lievain Bonaventure Proyart"so di un animale che deve essere mostruoso....",racconta nel suo libro di memorie,"....le impronte misurano tre piedi di circonferenza"
Per settimane il Team dell'esploratore Milton Marcy ha controllato una vasta zona di foresta in Africa, un Paese che è grande otto volte l'Italia,e ha raccolto molti racconti,soprattutto nella zona della riserva pigmea Aka,e ha risalito il fiume Sangha:"Abbiamo visitato anche le caverne dove vivrebbe il mostro lungo la riva e abbiamo stabilito contatti preziosi contatti preziosi con le popolazioni di questa area:abbiamo convinto diverse persone,soprattutto commercianti e pescatori che vivono lungo i fiumi, a portare con sè mini-videocamere per filmare il Mokele.In cambio abbiamo promesso telefoni satellitari per i villaggi e alcuni motopescherecci"
Prendere gli accordi è stato complicato infatti,come spiega Mercy,"Tutti cercano di evitare l'animale,perchè temono i suoi attacchi,ma adesso siamo sicuri che,con la spedizione del 2007,riusciremo a ottenere una serie di immagini inedite e a dimostrare,una volta per tutte,l'esistenza di un animale simile ad un dinosauro"



- Ma cosa si sa delle spedizioni per trovare il mostro e quali furono i rusultati ottenuti?

Come abbiamo già detto,il primo occidentale a sentirne parlare fuil missionario francese Lievain Bonaventure Proyart
nel 1776
Nel 1909, il naturalista Carl Hagenbeck raccontò nella sua autobiografia"Beasts and Men" che un tedesco di nome Schomburg e un cacciatore inglese gli avevano parlato di di un animale "metà elefante e metà drago",che viveva nelle paludi del Congo.Notizie simili furono raccolte da un capitano dell'esercito tedesco,il barone von Stein zu Lausnitz,inviato nel 1913 nel bacino del Congo.Le dimensioni sarebbero simili a quelle di un elefante e la pelle avrebbe un colore marrone-grigiastro.Altre caratteristiche mostruose sono il collo"lungo e flessibile" e la coda "come quella di un coccodrillo"
Ecco una parte interessante del rapporto del capitano dell'esercito coloniale tedesco:
“Le descrizioni generali dei nativi convergono tutte su di un unico modello: l’animale è di colore bruno-grigiastro e possiede una pelle liscia, le sue dimensioni sono quelle di un elefante o perlomeno di un ippopotamo. Si dice che abbia un collo lungo e flessibile ed un solo dente, ma molto grande, alcuni dicono che si tratta di un corno. Alcuni parlano di una lunga coda muscolosa simile a quella dei coccodrilli. Le canoe che attraversano il suo territorio sono destinate ad affondare, l’animale attacca le imbarcazioni e ne uccide l’equipaggio, ma senza divorarne i corpi. Si dice che vive nelle grotte e che sale sulla riva in cerca di cibo, la sua dieta è completamente vegetale. Il suo cibo preferito mi fu mostrato, era una sorta di liana dotata di grandi fiori bianchi, una linfa lattiginosa ed un frutto simile per forma ad una mela”.


Durante gli anni '20 furono organizzate alcune spedizioni e una nuova descrizione fu elaborata nel 1948 dal criptozoologo Ivan T.Sanderston,finchè,tra il 1976 e il 1980,partirono due missioni guidate dall'erpetologo james Powell,il cui interesse per il misterioso animale era nato quando alcuni indigeni del Gabon gli avevano raccontato di un mostro acquatico,chiamato "N'yamala".Sebbene non abbia mai visto la creatura,Powell ha raccolto testimonianze di prima mano sorprendentemente concordanti :
“Le descrizioni generali dei nativi convergono tutte su di un unico modello: l’animale è di colore bruno-grigiastro e possiede una pelle liscia, le sue dimensioni sono quelle di un elefante o perlomeno di un ippopotamo. Si dice che abbia un collo lungo e flessibile ed un solo dente, ma molto grande, alcuni dicono che si tratta di un corno. Alcuni parlano di una lunga coda muscolosa simile a quella dei coccodrilli. Le canoe che attraversano il suo territorio sono destinate ad affondare, l’animale attacca le imbarcazioni e ne uccide l’equipaggio, ma senza divorarne i corpi. Si dice che vive nelle grotte e che sale sulla riva in cerca di cibo, la sua dieta è completamente vegetale. Il suo cibo preferito mi fu mostrato, era una sorta di liana dotata di grandi fiori bianchi, una linfa lattiginosa ed un frutto simile per forma ad una mela”
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Nello stesso periodo un ingeghere Statunitense,Herman Regusters,disse di aver osservato dal lago Tele un animale dal collo allungato e dalla testa di rettile.A quel punto il governo congolese inviò una spedizione affidata allo zoologo di Brazaville, Marcellin Agnagna:un pomeriggio,a una distanza inferiore ai 250 metri,vide "uno strano animale,che nuotò per 20 minuti"
Gli avvistamenti sono continuati negli anni successivi e,nel 1992,una spedizione giapponese in volo sul lago ha filmato una forma scura,che si muoveva rapidamente sott'acqua.




L'impronta misteriosa
Questa è la fotografia di un'impronta a tre dita, caratteristica dei dinosauri…
ma potrebbe tranquillamente trattarsi di un'impronta d'ippopotamo, dato che una zolla di terra avrebbe potuto nascondere la traccia di un quarto dito.




Le varie spiegazioni sul Mokele:

Alcuni studiosi ipotizzano che,in realtà,il Mokele sia una tartaruga della famiglia dei Trionichidi,
tartarughe onnivore con la corazza ossea fortemente ridotta e con il collo slanciato ,o una specie di varano,rettili che possiedono un corpo simile a quello delle lucertole, con capo allungato, collo molto lungo, tronco robusto ma assottigliato e potenti zampe
Tuttavia alcuni hanno azzardato anche l'ipotesi,non del tutto impossibile,che il Mokele sia
un dinosauro sauropode di piccole dimensioni come un Vulcanodon ,dinosauro lungo 6 metri ritrovato nel 1972 nei territori dello Zimbawe dall Prof. M.A. Raath,e la descrizione fatta sarebbe quella che più si avvicina al ritratto del mokele-mbembe.




Conclusioni
Esaminando tutti i dati a nostra disposizione, non sembra improbabile che il cuore del Congo possa celare una forma di vita animale ancora sconosciuta
Il Mokele continua a sfuggire a chi lo cerca.Il 2007 sarà finalmente l'anno decisivo?






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