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Quando la Puglia era in un corno d'Africa... ! Altro che Bahamas..

"L'"Avampaese Apulo" era un corno d'Africa? E' una nuova teoria della paleogeografia del Mediterraneo che è scaturita proprio dalla scoperta delle orme dei dinosauri ad Altamura e delle altre impronte scoperte in Puglia. Una teoria affascinante con cui si chiude questo speciale in quattro parti.

Almeno fino a 70-80 milioni di anni fa la Puglia, e con essa buona parte dell'Italia centro-meridionale, era un un ponte continentale dell'Africa, un 'corno' o una penisola, sulla quale hanno passeggiato centinaia di dinosauri del periodo cretacico. E' lo scenario rivoluzionario nella geodinamica della tettonica del Mediterraneo che si fa strada con le scoperte che dal 1999 hanno trasformato la Puglia in un paradiso dei dinosauri con il rinvenimento di ben 30.000 orme ad Altamura (nelle immagini), e di decine di orme sul Gargano, in provincia di Foggia, dove negli scorsi anni sono stati trovati anche fossili della vegetazione di cui i grandi rettili si cibavano.

Scoperte inattese che contribuiscono a ridisegnare le teorie paleontologiche di quella che oggi e' la penisola italiana, dove a lungo si e' ritenuto che i dinosauri non fossero mai esistiti.

Con la scoperta di Altamura, risalente ad un periodo di 85-83 milioni di anni fa (Santoniano),  si fece strada inizialmente la teoria di uno scenario tropicale, simile al banco carbonatico delle Bahamas e delle Maldive, con un clima molto piu' caldo, un paesaggio lacustre fatto di tante isolette unite da una piana fangosa. Secondo una teoria non messa in discussione, la conservazione delle impronte e' stata possibile trattandosi di terreni fangosi ricoperti di mucillagine microbica e alghe che le hanno cristallizzate, prima che fossero coperte da altri strati di calcare. La particolarita', eccezionale per addetti ai lavori e visitatori, e' la possibilita' di vedere nelle impronte di Altamura anche il sollevamento di fango creato dalla zampa nel momento in cui il dinosauro la posava sul fondo fangoso per poi toglierla.

Successivamente nel Gargano sono venute alla luce decine di impronte di dinosauri, databili a circa 130-125 milioni di anni fa, nel cretacico inferiore. Le dimensioni sono piu' grandi di quelle di Altamura, alcune lunghe anche 40 centimetri, e appartengono a grossi dinosauri bipedi, con orme tridattili, sia carnivori sia erbivori, che a dinosauri quadrupedi erbivori. Nel 2004 sono stati scoperti in rocce di Apricena (Fg) fossili di flora e vegetazione del cretaceo superiore (80 milioni di anni), ritenuta essere il pasto vero e proprio dei grandi rettili e impronte sono state scoperte anche a Mattinata e Peschici, incassate in rocce marine utilizzate per creare le massicciate sui porti.

Ed ecco la nuova teoria. La scoperta che sul Gargano i dinosauri camminassero gia' 50 milioni prima di quelli di Altamura ha impresso una svolta alle teorie paleogeografiche del Mediterraneo, facendo venir meno l'idea di un banco carbonatico simile all'arcipelago delle Bahamas ma facendo strada all'idea vera e propria che la Puglia fosse un ponte continentale dell'Africa. A questa conclusione si arriva dalla semplice constatazione che i dinosauri, e quelli del Gargano sono di taglia piu' grande di quelli di Altamura, avevano bisogno di quantita' di vegetazione ancor piu' massicce per cibarsi presupponendo cosi' l'esistenza di un territorio piu' stabile, piu' grande, quindi collegato all'Africa nell'allora mar di Tetide.

"Dal punto di vista geologico l'ipotesi della penisola e' piu' accreditabile rispetto alle precedenti - spiega il professor Alfonso Bosellini, dell'Università di Ferrara-. La Puglia faceva parte di una penisola attaccata all'Africa, una penisola come la Florida, che arrivava fino alla Majella, comprendeva anche le isole greche e il Peloponneso fino a comprendere tutta l'Italia centro-meridionale". "E' evidente cio' se si pensa che tanti dinosauri non potevano vivere in un'isoletta come le Maldive o le Bahamas, non ci sono quantita' sufficienti per mangiare, la nicchia ecologica e' molto piu' ristretta. Per i dinosauri ci volevano foreste, montagne, sorgenti d'acqua e terre a sufficienza per la migrazione". La scoperta ad Altamura, con in assoluto la piu' grande concentrazione di impronte, e sul Gargano hanno arricchito il campionario dei dinosauri italiani che fino all'inizio del secolo erano ritenuti del tutto assenti in quanto animali terrestri, mentre l'Italia e' una penisola fatta di rocce di origine marina. 

I rinvenimenti pugliesi sono le ultime tra le piu' interessanti scoperte sui dinosauri nella nostra penisola, tra cui si annovera inevitabilmente quella di Ciro, lo "scipionyx samniticus" trovato a Pietraroja nel beneventano, una specie nana di lunghezza di 50 centimetri e del peso di 500 grammi, antico velociraptor, di cui sono rimasti intatti nella roccia anche il fegato e gli intestini. La scoperta di Altamura, inoltre, ha fatto impallidire quelle di Rovereto, in Trentino, e di Lerici, alla Spezia, dove le impronte scoperte sono solo alcune decine a fronte delle migliaia trovate sulla Murgia barese."

da "Jurassick italia"




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