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La vista del T.rex
Il Tirannosaurus Rex è balzato
in testa alla classifica degli
animali
con la miglior vista, grazie ad una ricerca dell'Università
dell'Oregon
pubblicata sul Journal of Vertebrate Paleontology. Secondo gli
scienziati, coordinati da Kent Stevens, la vista dell'enorme rettile
era di gran lunga superiore a quella dell'uomo, e superava anche quella
dell'aquila. Questa scoperta favorisce le teorie secondo cui l'animale
era un predatore, rispetto a quelle che ritengono fosse un "mangiatore
di carogne" basandosi sulla forma delle zampe.
Gli
studiosi sono
arrivati a questa conclusione prendendo in esame i modelli facciali di
sette tipi di dinosauri, per ricostruire il loro range binoculare,
cioè
l'ampiezza dell'area vista da entrambi gli occhi. Migliore è
questo
range, più ampia è la capacità di distinguere gli
oggetti, anche se
camuffati. Il T. rex ha mostrato nelle simulazioni un range binoculare
di 55 gradi, molto più ampio di quello dei falchi attuali.
Inoltre
secondo Stevens il tirannosauro si è evoluto nei millenni,
sviluppando
un muso più basso e stretto e occhi più grandi.
Un'altra
caratteristica studiata dal team di Stevens è l'acutezza visiva,
cioè
la misura della distanza massima a cui si riesce a vedere separati due
oggetti. In questo caso si è studiata l'ottica di rettili e
uccelli,
alla ricerca di quella che si adattava meglio a degli occhi così
grandi. Anche in questo caso il T. rex stravince sulle altre specie,
con un indice 13 volte quello dell'uomo, mentre l'aquila ha un indice
3.6 volte quello dell'uomo. Il rettile ha anche mostrato, sempre
secondo le simulazioni, la capacità di vedere fino a 6 km
(l'uomo vede
fino a 1.6), altra prova secondo gli autori delle sue caratteristiche
di cacciatore.
Secondo
Tomas Holtz, un altro degli autori della
ricerca, "negli animali moderni i predatori hanno una visione
binoculare molto maggiore di quelli che mangiano le carogne. Questa
caratteristica è sicuramente un adattamento predatorio".
Journal of Vertebrate Paleontology