IL RADIOSO FUTURO IRAKENO
fatto da non so chi
Conclusa con successo l’operazione Stike and Awe
(“strike” significa colpisci e “awe” è l’urlo bestiale di chi si vede
arrivare un missile in camera da letto) è il momento dell’operazione Enrich
and Enjoy, che secondo traduttori rozzi e prevenuti vuol dire “arrichisciti e
godi” ma secondo “Il Foglio”vuol dire “Ammonticchia accuratamente le
macerie da qualche parte, in modo da suscitare la rispettosa ammirazione di una
popolazione estenuata e bisognosa di aiuto e successivamente ricostruisci
l’Iraq assegnando gli appalti con oculata imparzialità e senza cedere a
sgradevoli tentazioni di guadagno illecito.In questo spirito l’amministrazione
americana ha emesso un bando di concorso per le seguenti opere di interesse
pubblico.
- Ricostruzione
di un Palazzo di Governo, governo i incluso, a forma di Campidoglio, con
statua di
Abramo Lincoln all’esterno e animato gruppo marmoreo all’interno,
raffigurante i deputati iracheni nell’atto di votare entusiasticamente le
leggi via via suggerite da Washington.
- Raddoppio
dell’autostrada Baghdad - Bassora secondo il progetto presentato dal
ministro italiano Lunari, che prevede tre varianti di valico.Per il valico
si procederà alla creazione di una catena montuosa artificiale.
- Riconversione
dei minareti in silos termici per i pop-corn, con il muezzin che chiama alla
preghiera in una scoppiettante e gustosa cornice di piccole e allegre
esplosioni. La temperatura altissima dell’edificio darà finalmente una
giustificazione plausibile al tono lamentoso del muezzin.
- Ripulitura
e restauro degli zigurrat, quando avremo capito che cosa cazzo sono.
- Stesura
di un nuovo inno Nazionale Iracheno, purché le parole non siano in una
lingua incomprensibile come l’arabo, la musica sia quella di “Yankee
Doodle” e gli interpreti bevano birra con la camicia a quadretti in un
locale country.
- Costruzione
di una grandiosa ferrovia Coast to Coast (“costi quel che costi”)
secondo la definizione dell’amico Berlusconi) unendo finalmente il Golfo
Persico al primo mare disponibile (ce ne sarà pure uno da qualche parte in
fondo al sfottuto deserto). Sia avrà modo di ricreare anche in medio
oriente la vigorosa epopea della Nuova Frontiera. Alla mancanza di bisonti
si ovvierà sparando ai cammelli. Alla mancanza di indiani si è già
ovviato sparando ai giornalisti ficcanaso.
- Asfaltatura
completa del deserto con conseguente eliminazione del fastidioso fenomeno
delle tempeste di sabbia (progetto ing. Lunardi) Per lo smaltimento della
sabbia rimossa, trasporto aereo sulle procure di Baghdad e Bassora fino a
completo insabbiamento (progetto ing. Castelli)
- Ripulitura
del greto del Tigri, ostruito da teste di Saddam e successiva immissione dei
caratteristici battelli a ruota tipici dell’Iraq con l’orchestrina che
intona “Oh my sweet Mississippi”. Quanto all’Eufrate, l’attività
dei nostri satelliti – spia ha potuto appurare che si tratta di un
semplice sosia del Tigri.
- Trasformazione
di Al Jazeera in All Jazz, network musicale, in attesa di un satellite
disponibile le trasmissioni saranno via cavo. In attesa dei cavi, gli
artisti e i conduttori potranno recarsi personalmente nelle case degli
iracheni per intrattenerli uno per uno.
- Riconversione
del Museo del Tappeto in museo del Bombardamento a Tappeto.
Da ultimo, gli esperti di politica estera del dipartimento di stato
americano si raccomandano di progettare e di gestire la ricostruzione dell’
Iraq avendo cura di non creare attriti di tipo etnico o religioso tra la
componente assira e quella babilonese della popolazione.