ALCUNI CENNI BIOGRAFICI
Pittore, scultore, architetto , scrittore , ingegnere e scienziato (Vinci, Firenze,
1452-castello di Cloux, presso Amboise, 1519). Figlio naturale di una popolana, Caterina,
e del notaio ser Piero, fu allevato nella casa paterna in Vinci.
Stabilitosi nel 1469 a Firenze, entrò come apprendista nella bottega del Verrocchio e
qualche anno dopo (1472) si iscrisse come pittore indipendente alla corporazione di S.
Luca e mise mano alle prime opere.
Frequentava gli ambienti umanistici e le famiglie altolocate di Firenze e nel 1482 venne
inviato da Lorenzo de' Medici a Milano e vi restò per quasi vent'anni. Alla corte di
Ludovico il Moro, Leonardo trovò ambiente favorevole allo sviluppo dei suoi interessi
scientifici nel campo sia della fisica sia delle scienze naturali. Riprendendo alcune
indagini forse già elaborate a Firenze, si occupò in particolare di studi anatomici e
del volo degli uccelli.
Dopo la discesa di Carlo VIII in Italia e la caduta dei Medici a Firenze, Leonardo venne
chiamato a far parte della delegazione al seguito di Ludovico il Moro ai negoziati di
Pavia, dove ebbe modo di entrare in contatto per la prima volta con gli ambienti francesi.
Nel 1499, la fine della signoria sforzesca, con l'entrata in Milano dell'esercito di Luigi
XII, costrinse Leonardo a lasciare la città: dapprima fu a Mantova e quindi a Venezia.
Nel 1501 fu nuovamente a Firenze; al servizio di Cesare Borgia, come architetto e
ingegnere generale, tra il maggio del 1502 e il marzo del 1503 visitò varie città della
Romagna, delle Marche e dell'Umbria, dove compì rilevazioni topografiche allo scopo di
studiare opere di fortificazione e idrauliche.
Tornato a Firenze, si applicò con rinnovato fervore all'indagine scientifica: studiò
sistemi di chiuse e di canali navigabili ed elaborò un progetto per deviare l'Arno e
isolare l'avversaria Pisa.
Sviluppò ricerche di anatomia e fisiologia, sezionò cadaveri e riordinò le sue
annotazioni sull'argomento nel tentativo di comporre un trattato; approfondì gli studi e
compì esperimenti sul volo.
Nel 1506 tornò a Milano, chiamato dal governatore Carlo d'Amboise che lo incaricò di
predisporre i festeggiamenti per l'ingresso di Luigi XII nel 1507.
Inoltre, sempre a Milano, la sua attività fu diretta prevalentemente alla tecnica
idraulica: seguì i lavori per la sistemazione del canale della Martesana ed elaborò un
progetto per rendere navigabile l'Adda tra Lecco e Milano.
Rientrato a Firenze nel 1508 per una questione di eredità, nel settembre dello stesso
anno era di nuovo a Milano, da dove ebbe modo di seguire, come ingegnere militare, le
armate di Luigi XII dirette contro Venezia.
Dopo la morte di Carlo d'Amboise, ed il ripiegamento progressivo dei Francesi, Leonardo
lasciò Milano e si rifugiò a Vaprio presso il fedelissimo allievo e amico Francesco
Melzi, sinché nel 1513 si recò a Roma sotto la protezione di Giuliano de' Medici; qui
poté approfondire i propri studi scientifici e collaborare al prosciugamento delle Paludi
Pontine, ma non riuscì a ottenere nessun grande incarico.
Verso la fine del 1516, accogliendo un invito di Francesco I, Leonardo lasciò Roma per la
Francia e si stabilì al castello di Cloux, presso Amboise.
Ormai la sua febbrile attività e il suo continuo peregrinare volgevano al termine.
Documento della sua ultima creatività artistica sono i disegni della Fine del mondo, nei
quali L. espresse la sua convinzione, tratta da una vita dedicata all'indagine della
natura, sull'esistenza di un'armonia universale sicuramente presente anche nell'apparente
caos della fine del mondo.
Il 23 aprile 1519 dettò il testamento e alcuni giorni dopo morì.