Circolo di Castrezzato PIANO OFFERTA FORMATIVA - LINEE ESSENZIALI
Situazione interna - identità del circolo Il Circolo di Castrezzato è caratterizzato dalla presenza di due Plessi organizzati entrambi a Tempo Pieno sin dagli anni 76/80. Si è sempre lavorato nella prospettiva di migliorare l'offerta formativa e di superare lo svantaggio scolastico e sociale, rimodulando il gruppo classe per meglio rispondere agli stili e ai tempi di apprendimento degli alunni. Le riflessioni, in merito all'identità e al ruolo della scuola oggi, hanno messo in rilievo la consapevolezza che essa non è un'istituzione totalizzante, ma concorre insieme ad altre agenzie alla formazione della persona nella sua interezza. Il suo ruolo è, quindi, quello di partire da un progetto intenzionalmente rivolto alla promozione della persona senza ridurla al solo aspetto cognitivo e razionale. L'organizzazione attuale, basata sulle discipline, non risponde completamente alle esigenze formative degli alunni. C'è bisogno di un ripensamento profondo sui contenuti essenziali dei saperi di base per trovare nuove strade che rispondano alle necessità attuali. Ora, nell'ottica della flessibilità organizzativa e didattica si riconosce l'esigenza di intervenire sull'orario e sulle modalità di lavoro dei docenti, per esprimere e sviluppare più efficacemente il rapporto fra gli obiettivi proposti e gli esiti conseguiti al fine di innalzare la qualità complessiva dei processo formativo. Si supera la rigida struttura classe articolando le attività in progetti trasversali che coinvolgano gli alunni in gruppi di lavoro variabili, non solo per numero, ma anche per età e sezione. Si afferma l'impossibilità di trattare il tema della formazione dei bambini inseguendo la scansione disciplinare, così comoda sotto il profilo teorico, ma certamente sterile se l'osservatorio di riferimento è il "bisogno del bambino". E' conseguenza di queste argomentazioni organizzare la vita scolastica attorno a progetti, a nuclei tematici che permettano ai bambini una identificazione immediata che rappresenti una motivazione primaria all'impegno scolastico sin dai primi giorni di scuola. E' impegno comune condiviso partire dai progetti, così radicati nel modo di lavorare dei Circolo, per sperimentare modalità di approccio diverse nella programmazione di tutte le attività scolastiche. Costante di questa organizzazione risultano:
Situazione esterna - lettura del territorio e le istanze educative Il contesto sociale in cui la nostra scuola svolge oggi la sua azione educativa è connotato da profondi cambiamenti accompagnati da gravi crisi che si evidenziano su vari fronti. Il benessere economico non accompagnato purtroppo da una adeguata crescita culturale, civile e morale porta a frammentazioni del tessuto sociale e all’impoverimento dei rapporti interpersonali. Come ogni epoca anche la nostra incontra forme di disturbo e di devianza sviluppatesi a partire dall’inadeguatezza dei processi di socializzazione e di educazione. La difficoltà nella scelta dei valori di riferimento, l’incoerenza fra i valori dichiarati e i comportamenti, lo schiacciarsi sul contingente e la mancanza di progettualità portano molti giovani a forme di trasgressione, di aggressività e di violenza verso sé e gli altri. La rapidità inoltre dell'evoluzione dei processi tecnologici e dei modelli consumistici e l'estendersi persistente dei flussi di immigrazione tendono a cancellare storie, ad indebolire memorie, a rendere fragili le radici affettivo - cognitive, a svigorire l'identità singola e di gruppo, aumentando la condizione di solitudine e di diffidenza. Riguardo l'infanzia poi si è sempre più radicata una ambigua cultura puerocentrica: da un lato il bambino viene dichiarato soggetto di diritti, dall’altro non si rispettano nei fatti i suoi spazi, i suoi tempi e i suoi ritmi di crescita. I bambini si trovano soli e impreparati a confrontarsi, a contenere, a elaborare spazi e conoscenze complesse. Ciò porta con sé una spiccata complessità della dimensione educativa nel dare risposte ai bisogni. La maggiore complessità, espressione di ricchezza del contesto, va contenuta e va elaborata. Le risposte, anche educative, consistono troppo spesso in contenuto e non in contenente: si risponde al bisogno dando cose, ma non spazi di elaborazione, di comprensione. Anche a livello locale appaiono e si consolidano fra i giovani fenomeni molto preoccupanti di crisi, fra i quali sono significativi:
In questo quadro bisogna altresì sottolineare la presenza di evidenti fenomeni positivi:
La scuola interviene con una proposta educativa promossa, coordinata e integrata nel territorio, del quale rileva e valorizza senz’altro le risorse positive (genitori, gruppi e associazioni, biblioteche, parrocchie…) e alle quali attinge per rispondere sempre meglio alle istanze emergenti. La scuola sa che si apprende dall'esperienza, ma l'importante non è la quantità delle esperienze, bensì la qualità e il senso. L'intervento educativo si esprime facendosi carico del bambino, aiutandolo a capire, avviando un percorso di conoscenza, il ché può avvenire se si inseriscono momenti di stasi, di pensiero, di comprensione. Questa funzione della scuola ci appare sempre più essenziale in quanto il sociale in cui viviamo tende per alcuni aspetti a prolungare la dipendenza del bambino, per altri lo spinge all'adultizzazione precoce, senza contemporanea assunzione di responsabilità. La nostra scuola rivendica la propria specificità di luogo di confronto e di approfondimento pedagogico e elabora un'indicazione chiara di un'offerta educativa, cui rapportare scelte e comportamenti. Le esigenze formative degli alunni attengono principalmente ai seguenti bisogni:
La scuola si propone di intervenire per formare una persona considerata in tutte le sue dimensioni. Il bambino:
Egli deve diventare cioè una persona capace di autonomia, responsabilità e giudizio. Nelle nostre scuole costituiscono iter di sperimentazione i seguenti punti:
SCELTE FONDAMENTALI E QUALIFICANTI
In considerazione del ruolo complesso della scuola e del tipo di uomo e cittadino che vogliamo formare, nel nostro Circolo si ritiene che l'organizzazione di percorsi didattici strutturati in progetti, attraverso interventi multidisciplinari integrati, sia l'approccio più favorevole a raggiungere gli obiettivi selezionati. Infatti ciò permette:
La programmazione per progetti deve:
La mensa è un momento educativo; durante il periodo della REFEZIONE ci si pongono i seguenti obiettivi:
Il pasto viene consumato dagli alunni organizzati per gruppi e assistiti dagli insegnanti in servizio. Il Gioco Libero è il momento, successivo alla mensa, in cui gli alunni autogestiscono il proprio tempo per imparare ad organizzarsi, socializzano e possono allentare le proprie tensioni anche attraverso giochi di movimento. Particolarmente significativa è l'occasione che gli alunni hanno di poter giocare in un gruppo eterogeneo, facendo un'importante esperienza di relazione complessa. Pur mantenendosi "libero" il gioco si svolge entro regole che tutelano sé e gli altri, sia all'interno che all'esterno dell'edificio scolastico. Gli spazi sia interno che sterni sono predisposti in modo funzionale alle attività di gioco. L'autorganizzazione degli alunni viene stimolata e seguita dagli insegnanti che assistono, propongono nuovi giochi e/o partecipano al gioco. Per evitare la discriminazione degli alunni che non si avvalgono dell'Insegnamento della Religione Cattolica, la scuola predispone un'organizzazione flessibile e adeguata alla piena applicazione della normativa in vigore. Opera un incontro preliminare con queste famiglie per conoscere le loro attese e per prevedere momenti di cooperazione nel corso dell'anno scolastico. Nella constatazione che il bambino, pur nei cambiamenti evolutivi, mantiene la propria identità peculiare e che il suo percorso di apprendimento avviene in una graduale crescita di competenze e di conoscenze, spetta alla scuola consentire un processo di formazione senza fratture, brusche interruzioni o accelerazioni, disorientamenti. Pertanto la scuola si orienta secondo una continuità che si specifica in senso verticale (materna - elementare - media) e in senso orizzontale, con apertura e interazione fra i diversi sistemi formativi del territorio. Per realizzare la continuità con le altre scuole e col territorio lavorano apposite commissioni miste con il compito di individuare contenuti e modalità di raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo. Fra la scuola materna ed elementare, per il passaggio degli alunni alla classe prima, si attuano le seguenti iniziative:
Nei rapporti fra la scuola elementare e la scuola media per il passaggio degli alunni alla classe prima, si attuano le seguenti iniziative:
Nell'interazione con gli altri sistemi formativi del territorio che si rivolgono ai nostri stessi alunni, la scuola è attenta e disponibile alle diverse istanze; in particolare la collaborazione si attua attraverso incontri e percorsi comuni con:
All'interno del Circolo si è adottata in questi anni un'attività di laboratorio per qualificare l'offerta formativa. Il termine laboratorio ha assunto connotazioni diverse, ma tutti concordano nel ritenere il laboratorio il "luogo" nel quale prevale l'espressione maieutica dell'insegnamento. La Scuola materna da anni ha strutturato la propria attività didattica ed educativa secondo i criteri del fare e dell'agire, propri dei campi di esperienza, attuando in modo completo le qualità specifiche dei laboratori. Per la scuola di Castrezzato il tempo pieno stesso è inteso come sistema di laboratori integrati in quanto individuazione dello spazio fisico, psicologico ed operativo (organizzato in modo flessibile alle esigenze di lavoro individualizzato dell'insegnante, attrezzato con strumenti predisposti ad attività definite, da svolgere autonomamente, con l'insegnante o fra compagni). Il concetto e le modalità proprie di un laboratorio vengono applicate a tutte le discipline. Per la scuola di Castelcovati i laboratori sono momenti particolari dell'attività didattica legati inizialmente all'educazione all'immagine ed all'educazione musicale, ma per poi proporsi a progetti particolari interdisciplinari. Nello spazio dedicato ai laboratori si rompono le classi e si costituiscono gruppi misti di lavoro. Questo diventa perciò un momento importante poiché : i gruppi di lavoro risultano costituiti da un numero ridotto dì bambini; le relazioni fra i bambini stessi risultano facilitate si ha la presenza di tutti gli insegnanti del gruppo che lavorano in condizioni di contemporaneità. Caratteristica comune dei laboratori è il "gestire i materiali", "il fare" ed è significativo che il bambino con handicap in nessun laboratorio abbia problemi, ciò significa che tale attività è per lui gratificante, produttiva Ciò che conta è quindi la modalità di laboratorio. Per questo:
Gli alunni: |
Adozione alternativa dei libri di testo In rapporto alle finalità dei Nuovi Programmi e agli indirizzi operati dai progetti di tempo pieno nel nostro Circolo, il libro assume una nuova valenza formativa e assolve la funzione di strumento fondamentale per l'attività didattica e culturale. La sperimentazione metodologico - didattica e organizzativa che si realizza nelle innovazioni dei percorsi formativi e nel sistema dei laboratori ha assunto alcuni criteri che qualificano e precedono le scelte relative ai libri:
Si riconosce quindi la necessità di:
L'adozione di materiale alternativo al libro di lettura unico e al sussidiario è quindi conseguenza dell'offerta formativa e metodologica dei nostri Tempo Pieno. Si adottano quindi libri e materiali multimediali che si riferiscono a ciascun linguaggio previsto dai Nuovi Programmi con i quali condurre lavori individualizzati o di gruppo. Per la lettura sono previsti libri graduati per livello di età e diversificato per genere. Nelle diverse discipline sono previsti libri e materiali per ciascuna scienza o ambito del sapere, accessibili per la lettura e la consultazione Biblioteche di plesso e di classe Nel plesso di Castrezzato la Biblioteca Centrale raccoglie tutti i testi degli ambiti antropologico, scientifico, religioso, artistico. In ogni gruppo classe è presente una Biblioteca di letteratura. Nel plesso di Castelcovati sono presenti due Biblioteche Centrali: una di letteratura per ragazzi e una di storia - geografia - studi sociali - scienze - religione, alle quali ogni gruppo può attingere, registrando il prelievo. Ogni gruppo classe gestisce poi la propria Biblioteca di Gruppo, comprendente libri di ogni ambito. Le Biblioteche Centrali sono gestite da una Commissione che si incarica del controllo e della registrazione informatica del patrimonio librario. Gli insegnanti sono responsabili delle Biblioteche di Gruppo, provvedono all'acquisto, al controllo, alla catalogazione, alla registrazione informatica dei libri a disposizione, all'inventario di fine anno e al passaggio dei testi alle classi successive o alle diverse biblioteche. Gli alunni sono abituati fin dall'inizio del percorso scolastico alla collaborazione nel salvaguardare il patrimonio librario. Indicazioni di base per l'utilizzo dei libri da parte degli alunni Gli alunni sono abituati fin dalla Scuola materna ad utilizzare i libri. La scelta del libro è libera dettata dai gusti personali di ognuno. Sono previste le scadenze per la lettura, anche a casa, dei libri, e le modalità di verifica per la comprensione e per il gradimento personale. Le attività legate alla lettura sono molteplici e diversificate:
I Genitori: partecipazione e collaborazione Riconoscendo la famiglia quale prima agenzia educativa, la scuola promuove il coinvolgimento delle famiglie stesse sotto l'aspetto sia formativo sia partecipativo. Famiglia e scuola, ciascuna nel suo ambito e nei rispetto dei propri ruoli e responsabilità, elaborano strategie di educazione che entrambe sono tenute a perseguire. La scuola si propone come luogo di riferimento per l'approfondimento e il confronto sulle tematiche pedagogiche di comune interesse; la partecipazione e l'impegno in questo ambito tuttavia devono essere chiaramente espresse da entrambe le parti.. La collaborazione con le famiglie si realizza attraverso:
La collaborazione trova inoltre una significativa affermazione nei diversi Progetti condotti con gli alunni e proposti agli stessi genitori. Integrazione alunni in situazione di handicap o con difficoltà di apprendimento La flessibilità istituzionale e pedagogica, specifica dei nostri Tempo Pieno, si riconosce dalla capacità della scuola di affrontare la casistica dei problemi che gli alunni costantemente propongono. E' necessario essere in grado di dare risposte educative e didattiche sia agli alunni in situazione di handicap fisico e psichico sia agli alunni con problematiche a livello sociale A livello organizzativo la scuola risponde attraverso:
In particolare per quanto riguarda gli alunni in situazione di handicap, con certificazione, il nostro Circolo opera l'ulteriore importante scelta della costituzione di un Gruppo Handicap, che svolge funzioni di informazione, di coordinamento, di raccordo con le équipes dell'A.S.L. e con altri operatori esterni. L'insegnante di sostegno e l'intero Gruppo Docente condividono la responsabilità dell'intervento sull'alunno certificato, confrontano la programmazione, partecipano insieme agli incontri con gli operatori specifici e ai colloqui con i genitori. Programmazione - verifica - valutazione La procedura che si ritiene efficace in presenza di alunni in situazione di handicap è la seguente:
Il G.D. incontra la famiglia per comunicare il piano di lavoro che verrà realizzato e sul quale sarà richiesta la collaborazione. I G.D., coerentemente con il piano di lavoro steso e le risorse strutturali a disposizioni, sono liberi di adottare l'organizzazione dell'attività che ritengono più funzionale alla realizzazione del progetto di sostegno o di contemporaneità, motivando al Collegio Docenti, se necessario, le ragioni delle proprie scelte. Per favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola di alunni in situazione di handicap particolarmente gravi, sono attuabili progetti per la continuità operativa dei processo di integrazione, anche ai sensi della Circ. 1/1988. Previa autorizzazione del Provveditorato agli Studi insegnanti della scuola materna o elementare, che hanno lavorato nell'anno precedente con tali alunni, seguono il loro inserimento alla classe prima, per un periodo e per un numero di ore stabilito. Rapporti con l'A.S.L., con gli operatori esterni e con la famiglia La collaborazione con le équipe territoriali dell'A.S.L. si pone come condizione essenziale per predisporre in intervento educativo e didattico mirato ed efficace nei confronti degli alunni con problemi. Attualmente vengono programmati nel corso dell'a.s. tre incontri fra l'équipe e gli insegnanti per ciascun alunno certificato ai sensi della L. 104. Tuttavia , al di là dei rapporto istituzionale, è fondamentale il contatto frequente e regolare fra insegnanti e operatori dell'équipe per quello scambio di informazioni e confronto che consente di mirare adeguatamente l'intervento didattico. Nel caso di alunno per il quali si intende richiedere la certificazione, la procedura messa in atto per la segnalazione consiste in:
Nel caso in cui la famiglia non accetti la segnalazione e/o la certificazione e nel caso l'alunno presenti difficoltà settoriali (psicomotorie, logopediche…), il Gruppo Docente incontra la famiglia in modo costante perché essa prenda consapevolezza delle difficoltà del figlio. Accoglienza, inserimento e integrazione degli alunni stranieri Il percorso di inserimento ed integrazione di un alunno straniero nella nostra scuola ha come obiettivo primario quello di creare le condizioni di successo formativo, valorizzando la diversità come fonte di ricchezza , di conoscenze nuove, di consolidamento della propria identità e delle abilità relazionali e comunicative. L'obiettivo specifico per l'alunno straniero, è l'acquisizione della lingua italiana come strumento di comunicazione- orale e scritta in prima istanza, e successivamente come strumento d'apprendimento. L'iter formativo prevede:
Percorso di inserimento e integrazione
Le attività e la scansione giornaliera
Progetti e attività trasversali
Rispetto delle diversità - Valorizzazione della persona
Continuità fra i diversi ordini di scuola
Criteri per l'articolazione delle attività e degli spazi e di flessibilità Tutte le discipline sono distribuite equamente nelle fasce orario, tenendo presente che non devono ripetersi nello stesso giorno e che devono essere distribuite, per quando è possibile, nell'arco dei cinque giorni lavorativi. Questo comporta che :
La contemporaneità e la flessibilità oraria di insegnamento Durante la contemporaneità si prevedono progetti od interventi individualizzati, concordati durante la programmazione, su piccoli gruppi semiclassi o individualmente. Verifiche periodiche collegiali possono portare alla riformulazione delle ore di contemporaneità sulle classi e alla introduzione di elementi di flessibilità. Tutte le classi devono fare due ore di attività motoria. E' possibile spezzare le due ore con altre discipline. Si può prevedere l'attività motoria anche nella prima fascia del mattino. I Laboratori occupano due fasce, ognuna di due ore. Ogni gruppo potrà avere un solo pomeriggio riservato ai Laboratori. Per progetti particolari le ore potranno variare a secondo delle esigenze, attingendo ore dalle discipline. Per i Laboratori sono previsti specifici spazi adibiti allo scopo. A Castelcovati, il gruppo di quarta ha ogni anno i laboratori il venerdì nella fascia pomeridiana. L'Insegnamento della Religione Cattolica Le due ore di Insegnamento della Religione Cattolica possono essere divise, pur privilegiando la fascia intera. Le due ore di programmazione settimanale sono distribuite a rotazione sui gruppi di appartenenza. Per la formulazione dell'orario si seguono i criteri di suddivisione delle altre discipline. GLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE La valutazione e la rilevazione degli apprendimenti La valutazione è intesa e praticata come strumento che può fornire agli insegnanti e agli alunni utili informazioni su ciò che è stato appreso effettivamente e su ciò che resta da fare per raggiungere gli obiettivi irrinunciabili, nonché sull'idoneità delle procedure e delle strategie utilizzate nel corso dei processo di insegnamento/apprendimento. Particolarmente importanti sono pertanto il legame con gli interventi individualizzati, l'analisi attenta della situazione e dei bisogni formativi dei singoli, la modalità con cui è raccolta la documentazione. Gli insegnanti, collegando strettamente i risultati valutativi al contesto didattico, procedono attraverso un lavoro collegiale che favorisce la continuità educativa sia di tipo orizzontale sia verticale. Ciascun insegnante esprime ogni quadrimestre un giudizio sintetico che testimonia il livello d'apprendimento raggiunto dall'alunno nelle diverse discipline previste dal curricolo scolastico. Il livello d'apprendimento è definito sulla base degli obiettivi e dei contenuti prescritti dai programmi vigenti e individuati nella programmazione didattica. Gli insegnanti pervengono alla formulazione della valutazione, avvalendosi delle informazioni raccolte con l'osservazione sistematica e continuativa degli alunni, nel contesto dell'attività didattica e documentate altresì da appositi strumenti di verifica: test oggettivi, prove scritte e orali, performance individuali o di gruppo relative a compiti assegnati... Questa valutazione degli apprendimenti esprime il livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità e scaturisce dal riferimento agli indicatori/criteri che hanno orientato le procedure di programmazione. Il giudizio sintetico è formulato secondo una scala di cinque livelli così definiti e intesi
Periodicamente le valutazioni così espresse sono comunicate alle famiglie degli alunni attraverso la predisposta scheda ministeriale. In essa eventuali adattamenti degli indicatori/criteri o degli obiettivi didattici allo scopo di rispondere alle esigenze degli alunni che si trovano in particolari situazioni di apprendimento, vengono espressi in margine al giudizio per ciascuna disciplina. La valutazione sul livello globale di maturazione è riportata a parte, in forma discorsiva. Essa consiste in un profilo dinamico, conclusivo di quadrimestre o di anno scolastico, che evidenze i progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza, gli interessi manifestati, le attitudini promosse, nonché le eventuali distanze dell'alunno dai traguardi comuni, l'impegno dimostrato e il grado di socializzazione in rapporto all'andamento dei processo formativo |