Il telefono in realtà non c'entra niente. L'idea di scrivere dei
racconti che si legassero tra loro tramite delle semplici frasi
è venuta un po' per caso, per la curiosità di scoprire come le possibilità
del web e dell'ipertesto favoriscano, condizionino o comunque cambino
il modo di scrivere storie.
Così abbiamo deciso di cominciare un percorso che non pretende di
dare indicazioni o esplorare cose mai viste prima; abbiamo cominciato
un percorso per la semplice curiosità di vedere come andava a finire.
Se andava a finire.
Solo curiosità.
I racconti inseriti in questa "raccolta" (non nel senso canonico
del termine) sono legati da un filo quanto mai casuale: una sera
a cena Gordana ci fa leggere un raccontino breve e senza pretese
letterarie. Lorenzo rimane colpito da una frase e comincia a farsela
girare in testa. Ci scrive un racconto pensando che fosse interessante
vedere quale frase del suo testo avrebbe colpito Lidia. Lidia gira
la palla verso Piero. E così via. Il punto di partenza dei racconti
al telefono è tutto qua.
Ora sta a chi legge l'ultimo racconto farsi colpire da una frase
e ripartire. Basta poco, bastano tre o quattro cartelle e il gioco
è fatto.
Il racconto di Gordana
Autobus xy,
di Lorenzo Pompeo
Non è molto
chiaro il momento, di Lidia Riviello
Sui lachi,
di Piero Vaglioni
Uno per zero,
di Maia Sansoni
Questi sono i racconti fonora prodotti. La sfida sta nel vedere
quanti altri lettori/scrittori vorranno dare il loro contributo
all'allungarsi di questa metaforica catena telefonica.
Come sempre non pubblicheremo tutti i pezzi che ci arriveranno, ma li leggeremo tutti e risponderemo
a tutti nel limite delle nostre umane possibilità redazionali.
A noi non resta che aspettare, a voi lettori/scrittori altro che mettervi "al telefono"!
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