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Una Sindone formato A4

Tiziana Colusso

 

Un foglio è infilato nel rullo della macchina per scrivere. Non vuole rinunciare alla lotta faticosa con i tasti di metallo, che richiedono al braccio la fatica di un lavoro manuale e lasciano sui polpastrelli l'impressione di un corpo a corpo. L'assurda marca Everest della macchina nera accentua l'impressione di dover conquistare, quasi violare la vetta immacolata del foglio attraverso il caparbio pestare sui tasti. Ora, nella luce incerta dell'aurora, è seduta sul letto, appoggiata a grandi cuscini orientali. Il suo amore è appena svanito oltre la porta di casa, lasciandola in un silenzio sospeso, sulla soglia infida tra la notte e il giorno. Lei si passa una mano sul corpo, sul ventre umido. Ha assorbito odori per tutta la notte mescolandoli nel fuoco alchemico delle sue viscere. La mano raccoglie un'essenza dolce, speziata di cannella e corteccia. Sa che in quel preciso istante, in un'auto coi vetri appannati dalla rugiada notturna, quello stesso odore accompagna il ritorno a casa del suo amore, avvolgendo i suoi pensieri come una musica, come una nebbia densa di intimità e di stanchezza. Sa anche che questo odore, unica traccia di un tempo scritto solo nella memoria fragile di due corpi umani, svanirà di lì a poco. Sente il richiamo di qualcosa che chiede di essere salvato, offerto. Tentazione antica, graffito sul muro, polaroid, ritratto di un grappolo d'uva, non meno zuccherino di quello che scivola in acini maturi sulla lingua. Allunga una mano verso il tavolo, sfila il foglio dalla macchina e lo appoggia con delicatezza al suo ventre odoroso, come una sindone in formato A4. Sul foglio stropicciato e tiepido l'impronta lieve del desiderio trasmuta e si trascrive. Il corpo del foglio è un lenzuolo immaginifico, pronto ad accogliere altre voci, altre invocazioni.