di Jakob e Wilhelm Grimm
Un calzolaio, senza sua
colpa, era diventato così povero che gli restava soltanto il cuoio per un paio
di scarpe. Le tagliò di sera, per farle il giorno dopo e siccome aveva la
coscienza pulita, andò tranquillamente a letto, si raccomandò al buon Dio e si
addormentò.
Al mattino, dette le sue preghiere, volle mettersi al lavoro ed ecco, le scarpe
erano sulla tavola belle e pronte. Egli si stupì e non sapeva cosa dire.
Le prese in mano, per osservarle meglio, eran fatte cosi bene che non c'era un
punto sbagliato: proprio un capolavoro!
Subito dopo entrò un compratore e le scarpe gli piacquero tanto che le pagò più
del solito; e con quella somma il calzolaio poté acquistare cuoio per due paia
di scarpe.
Le tagliò di sera, per mettersi al lavoro di buona lena il mattino dopo; ma non
ce ne fu bisogno: quando s'alzò, le scarpe erano già pronte, né mancarono i
compratori che gli diedero tanto denaro da acquistare cuoio per quattro paia di
scarpe.
Di buon mattino trovò pronte anche queste; e si andò avanti cosi: quello che
egli tagliava la sera, al mattino era fatto, sicché ben presto egli poté di
nuovo campare più che discretamente e finì col diventare un uomo facoltoso.
Ora accadde che una sera, verso Natale, l'uomo preparò tagliate le scarpe e,
prima d'andare a letto, disse alla moglie: - Cosa ne diresti se stanotte
stessimo alzati, per veder chi ci aiuta cosi generosamente?
La donna acconsentì e accese una candela; poi si nascosero dietro gli abiti
appesi negli angoli della stanza, e stettero attenti.
A mezzanotte arrivarono due graziosi omini nudi; si misero al deschetto, presero
tutto il cuoio preparato, e i loro ditini cominciarono a forare, cucire, battere
con tanta rapidità, che il calzolaio non poteva distogliere lo sguardo per la
meraviglia.
Non la smisero finché non ebbero finito, con le scarpe belle e pronte sul
deschetto; poi, svelti se ne andarono saltellando.
La mattina dopo, la donna disse: - Gli omini ci han fatto ricchi; dovremmo
mostrarci riconoscenti. Vanno in giro senza niente indosso e devono gelare. Sai?
Cucirò loro un camicino e farò anche un paio di calze per ciascuno; tu
aggiungici un paio di scarpette.
L'uomo disse: - D'accordo.
E la sera, quand'ebbero finito tutto, misero sul deschetto i regali al posto del
cuoio e poi si nascosero, per vedere che faccia avrebbero fatto gli omini.
A mezzanotte arrivarono saltellando e vollero mettersi subito al lavoro; ma,
invece del cuoio, trovarono quelle graziose vesti. Prima si stupirono, poi
dimostrarono una gran gioia. Le indossarono in fretta e furia, se le lisciarono
addosso e cantarono:
- Noi siam ragazzi lustri e fini? Ora basta fare i ciabattini!.
Fecero capriole e ballarono e saltarono su panche e sedie. Alla fine uscirono
dalla porta, ballando.
Da allora non tornarono più, ma il calzolaio se la passò bene fin che visse ed
ebbe sempre fortuna in tutte le sue imprese.