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I
Messaggi
dell'Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli Eletti degli ultimi
tempi sono delle comunicazioni di natura soprannaturale, provenienti da
Gesù e da Maria Santissima, ricevuti nella forma della
"locuzione interiore" da una madre di famiglia che, per
volontà divina, vive tale esperienza
nel
nascondimento. Tali messaggi vengono dati al ritmo di due al giorno,
uno di Gesù e uno di Maria Santissima, a partire dal 1992
ininterrottamente fino ai giorni nostri. Ciò che
caratterizza
tali messaggi è la loro straordinaria
capacità
"pedagogica". Gesù e Maria
Santissima
mediante una lunga serie di insegnamenti, di esortazioni, ma anche di
ammonimenti, ci guidano attraverso un percorso alla fine del quale
ciò che resta nell'animo è la
consapevolezza
dello straordinario amore di Dio verso le sue creature. In un primo
tempo i Messaggi
potrebbero essere interpretati in chiave apocalittica,
poichè in essi
si
annunciano severe punizioni per l'umanità in caso di
mancata conversione tuttavia,
meditandoli in
maniera più approfondita, si ha la sensazione che
tale interpretazione sia secondaria rispetto al
grandioso, anche se misterioro, messaggio di speranza che li
accompagna: Gesù e Maria Santissima annunciano ad ogni
singolo
uomo ed all'umanità intera che sta finalmente per aprirsi
nella
storia, seppure nei tempi e nella logica Divini, un periodo di pace nel
quale, grazie all'amore di Dio, regneranno tra gli uomini i valori
della carità e dell'amore per il prossimo. Infine, per
questi
ultimi tempi così difficili, Gesù e
Maria Santissima
sembrano trasmettere un ultimo messaggio: non si deve avere
paura
delle difficoltà o delle sofferenze per quanto gravi, ma
solo di
vivere una vita senza amore.
Il cuore
che adora si libera da
tutte le sue piccolezze, da ogni ripiegamento su di sé. E lo
spazio interiore
che offre a Dio può diventare sempre più grande,
più profondo. Cosi, senza
neppure rendersene conto, ci si apre sempre più al grande
disegno di Dio: raggiungere
il popolo dei Poveri di Jahvè, il
popolo degli “adoratori sconosciuti al
mondo e agli stessi profeti”, questo “piccolo resto
di gente umile e povera
che confiderà nel nome del Signore". Nel corso di tutta la
storia, attraverso
vicissitudini e persecuzioni di ogni sorta, questo “piccolo
resto” non ha mai
cessato di procedere, misconosciuto e disprezzato dai grandi di questo
mondo,
ma portando in un cuore povero il fulgore del Dio unico. (Èloi
Leclerc – Jeanne
Jugan – Il deserto e la rosa)
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