Riporto
un riassunto pubblicato sulla rivista "Qui Touring" - ottobre 1998.
Il
testo completo si puo' trovare sul volume "greenpeace" edizioni Gruppo
Abele, 1985
Il grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra.
Ma come potete comprare o vendere il cielo,
il colore della terra? Noi non siamo proprietari della freschezza dell'aria
o dello scintillio dell'acqua: come potete comprarli da noi?
Ogni parte di questa terra è sacra
al mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta la memoria dell'uomo
rosso.
I morti dell'uomo bianco dimenticano il
paese della loro nascita, quando vanno a camminare tra le stelle. Noi siamo
parte della terra ed essa è parte di noi.
I fiori profumati sono nostri fratelli.
Le creste rocciose, le essenze dei prati,
il calore dei corpi dei cavalli e l'uomo, tutti appartengono alla stessa
famiglia.
L'acqua scintillante che scorre nei torrenti
e nei fiumi, non è soltanto acqua ma è il sangue dei nostri
antenati. Se noi vi vendiamo la terra dovete ricordare che essa è
sacra e dovete insegnare ai vostri figli che la terra è sacra e
che ogni tremolante riflesso nell'acqua limpida del lago parla di eventi
e di ricordi, nella vita del mio popolo. II mormorio dell'acqua è
la voce del padre di mio padre. I fiumi sono i nostri fratelli e saziano
la nostra sete. I fiumi portano le nostre canoe e nutrono i nostri figli.
Se vi vendiamo la terra, voi dovete ricordare
e insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli e anche i
vostri e che dovete perciò usare con i fiumi la gentilezza che usereste
con un fratello.
L 'uomo rosso si è sempre ritirato
davanti all 'avanzata dell'uomo bianco, come la rugiada sulle montagne
si ritira davanti al sole del mattino. Ma le ceneri dei nostri padri sono
sacre. Le loro tombe sono terreno sacro. Noi sappiamo che l'uomo bianco
non capisce i nostri pensieri.
Una porzione della terra è la stessa
per lui come un'altra, perché egli è uno straniero che vive
nella notte e prende dalla terra qualunque cosa gli serva. La terra non
è suo fratello, ma suo nemico, e quando l'ha conquistata egli si
sposta, lascia le tombe dei suoi padri dietro di Iui e non se ne cura.
Egli strappa la terra ai suoi figli e
non se ne cura.
Le tombe dei suoi padri e i diritti dei
suoi figli vengono dimenticati.
Egli tratta sua madre, la terra e suo
padre, il cielo, come cose che possono essere comprate, sfruttate e vendute
come fossero pecore o perline colorate.
Il suo appetito divorerà la terra
e lascerà dietro solo un deserto.
La vista delle vostre città ferisce
gli occhi dell'uomo rosso. Ma forse ciò avviene perché l'uomo
rosso è un selvaggio e non capisce. Non c'è posto quieto
nella città dell'uomo bianco. Ma forse io sono un selvaggio e non
capisco.
L 'uomo bianco non sembra accorgersi dell'aria
che respira e come un uomo da molti giorni in agonia egli è insensibile
alla puzza. Ma se noi vi vendiamo la nostra terra, voi dovete ricordare
che l'aria è preziosa per noi e che l'aria ha lo stesso spirito
della vita che essa sostiene. Il vento, che ha dato ai nostri padri il
primo respiro, riceve anche il loro ultimo respiro. E il vento deve dare
anche ai nostri figli lo spirito della vita.
Ho visto migliaia di bisonti che marcivano
nella prateria, lasciati Iì dall'uomo bianco che gli aveva sparato
dal treno che passava. lo sono un selvaggio e non posso capire. Noi uccidiamo
solo per sopravvivere. Qualunque cosa capiti agli animali presto capita
all'uomo. Tutte le cose sono collegate. Qualunque cosa capiti alla terra,
capita anche ai figli della terra. Non è stato l'uomo a tessere
la "tela della vita " egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa
egli faccia alla tela, lo fa a se stesso.
Importa poco dove spenderemo il resto dei nostri giorni. l figli hanno visto i padri umiliati nella sconfitta. Ma perché dovrei piangere la scomparsa del mio popolo? Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Anche l'uomo bianco non può sfuggire al destino comune. Può darsi che siamo fratelli, dopotutto. Vedremo.
Noi sappiamo una cosa che forse l'uomo
bianco un giorno scoprirà: il nostro Dio è lo stesso Dio.
Questa terra è preziosa anche per Lui. Così se noi vi venderemo
la nostra terra, amatela come l'abbiamo amata noi. Conservate in voi la
memoria della terra come essa era quando l'avete presa e con tutta la vostra
forza, con tutta la vostra capacità, e con tutto il vostro cuore
conservatela per i vostri figli e amatela come Dio ci ama tutti.