Senato della Repubblica 
Glossario parlamentare

A

Aggiornamento
Indica il periodo durante il quale il Senato sospende («aggiorna) i propri lavori per le normali vacanze estive o per altre ragioni, ad esempio dopo che il Governo ha presentato le dimissioni, in attesa della formazione e delle dichiarazioni programmatiche del nuovo Governo.

 

 

Alzata di mano
E' la forma di votazione impiegata di norma dall'Assemblea: su richiesta del Presidente, i Senatori favorevoli a una proposta alzano la mano. La votazione per alzata di mano ha luogo oggi anche col dispositivo elettronico, al quale si fa sempre ricorso quando, essendo il risultato incerto, sia richiesta la controprova.

 

 

Appello nominale
La votazione nominale con appello ha luogo nelle votazioni sulla o fiducia o sfiducia al Governo oppure su richiesta di almeno 15 senatori; estratto a sorte il nome di un Senatore dal quale cominciare l'appello, i Senatori, in ordine alfabetico, esprimono il loro voto sulla proposta dicendo ad alta voce «sì» o «no», a seconda che siano favorevoli o contrari, sfilando davanti al banco della presidenza. L'elenco dei votanti, con l'indicazione del voto da ciascuno espresso, viene pubblicato nei resoconti della seduta.

 

 

Assemblea
E' il complesso dei Senatori riuniti in seduta. L'Assemblea si tiene nell'Aula, ove i Senatori prendono posto secondo il Gruppo parlamentare di appartenenza: dall'estrema sinistra, rispetto al banco della Presidenza, attraverso il centro-sinistra, il centro, il centro-destra, sino all'estrema destra (questa collocazione tradizionale si è a lungo riflessa nel linguaggio politico corrente).
Aula
Indica il locale, a forma di emiciclo, in cui il Senato si riunisce in Assemblea (anche le Commissioni dispongono di proprie aule che riproducono in piccolo quella dell'Assemblea). All'Aula possono accedere soltanto i Senatori e i rappresentanti del Governo, nonchè il Segretario generale del Senato e gli altri funzionari autorizzati dal Presidente. Essa è, per così dire, il centro della vita del Senato, ed è sintomatico che, nel quadro delle immunità di cui questo gode, la forza pubblica non possa entrare nell'Aula se non per ordine del Presidente e soltanto dopo che sia stata sospesa o tolta la seduta. È possibile assistere alla seduta da apposte tribune, poste in alto rispetto all'emiciclo dell'Aula. L'ammissione del pubblico alle tribune è regolata con norme stabilite dal Presidente su proposta dei Questori ed è subordinata al rispetto di rigorose regole di comportamento.

 

 

Autorizzazione all'arresto e ad altri atti di procedura penale
Le immunità di cui godono i Senatori sono salvaguardia della libera esplicazione del mandato parlamentare, non privilegi loro attribuiti, e vengono quindi meno quando l'Assemblea - previo esame della richiesta dell'autorità giudiziaria da parte dell'apposita Giunta - conceda l'autorizzazione ad eseguire gli atti per i quali essa è richiesta (perquisizione, arresto, intercettazione telefonica, sequestro di corrispondenza, ecc.).

 

 


B

Bilancio dello Stato
Vedi Finanziaria

 

 

Bilancio interno
Il bilancio interno del Senato, come quello della Camera dei deputati, è espressione dell'autonomia contabile che caratterizza ogni organo costituzionale.Il progetto di bilancio e il conto consuntivo delle entrate e delle spese del Senato sono predisposti dai senatori Questori e deliberati dal Consiglio di Presidenza su relazione dei Questori stessi. Tali atti vengono successivamente trasmessi al Presidente della 5ª Commissione permanente (bilancio), il quale li esamina insieme con i Presidenti delle altre Commissioni permanenti e ne riferisce all'Assemblea. Questa discute ed approva i due documenti in seduta pubblica, ovvero in seduta segreta quando lo richiedano la Presidenza del Senato o venti Senatori. Per motivi contabili, l'ammontare delle spese destinate al funzionamento delle Camere è iscritto nel bilancio generale dello Stato (stato di previsione del Ministero del tesoro).

 

 


C

Collegati alla finanziaria (disegni di legge)
I disegni di legge che il Governo presenta insieme ai disegni di legge finanziaria e di bilancio costituiscono, insieme a questi, la c.d. manovra di bilancio. I disegni di legge collegati affrontano normalmente questioni settoriali (sanità, previdenza, ecc.) e vengono esaminati ciascuno dalla commissione competente per materia ovvero, se hanno carattere intersettoriale, dalla 5ª Commissione (bilancio). Sono «collegati» sia temporalmente, perchè sono presentati insieme alla finanziaria, sia funzionalmente, perchè sono considerati determinanti dal Governo per il raggiungimento degli obiettivi complessivi di politica economica.

 

 

Commissioni
Le Commissioni permanenti sono costituite in modo da rispecchiare la consistenza numerica dei Gruppi e sono delle piccole assemblee che riproducono in scala ridotta la composizione dell'Assemblea; sono tredici ed hanno competenza nelle materie per ciascuna indicate:


Con eguali criteri vengono formate le Commissioni d'inchiesta su materie di pubblico interesse, le Commissioni speciali, costituite, su decisione dell'Assemblea, per l'esame di particolari disegni di legge nonchè - d'intesa con la Camera dei deputati - le Commissioni bicamerali d'inchiesta e di indirizzo e vigilanza.
 
 

Conferenza dei Capigruppo
Ogni Gruppo elegge un proprio presidente ed un ufficio di presidenza. I presidenti dei Gruppi parlamentari, riuniti in apposita «conferenza» insieme ai Vice Presidenti del Senato, coadiuvano il Presidente nell'organizzazione dei lavori mediante la predisposizione di programmi bimestrali e di calendari normalmente mensili.
Congedo
I Senatori che non possono partecipare ai lavori del Senato devono chiedere congedo al Presidente, il quale ne dà comunicazione all'Assemblea al principio di ogni seduta. I Senatori in congedo e quelli assenti per incarico avuto dal Senato, ovvero per la loro carica di Ministri, non sono computati ai fini del numero legale.


Consiglio di Presidenza
Dopo aver eletto il Presidente, l'Assemblea procede, nella seduta successiva, all'elezione di quattro Vice Presidenti (che sostituiscono a turno il Presidente nella direzione dei dibattiti e nelle mansioni di rappresentanza), di tre Questori (che sovrintendono ai servizi, al cerimoniale, alla polizia interna e alle spese del Senato) e di otto (il numero può aumentare per rappresentare tutti i gruppi parlamentari) Segretari (che coadiuvano il Presidente nelle sedute, dando lettura dei testi legislativi, verificando i risultati delle votazioni, sovraintendendo ai resoconti delle sedute e così via). I Vice Presidenti, i Questori e i Segretari costituiscono, sotto la presidenza del Presidente del Senato, il Consiglio di Presidenza, cui spettano i massimi poteri deliberativi in materia amministrativa e disciplinare. Il Consiglio di Presidenza nomina, tra l'altro, il Segretario generale del Senato, dal quale dipendono tutti gli uffici del Senato.

 

 

Convocazione a domicilio
Si ha quando il Presidente toglie l'ultima seduta che precede un periodo di aggiornamento senza stabilire la data, l'ora e l'ordine del giorno di quella successiva, ma avvertendo che i Senatori saranno convocati a domicilio.

 

 

Coordinamento
Può accadere, soprattutto nell'esame di disegni di legge particolarmente complessi o contrastati, che alcune delle disposizioni approvate appaiano in contrasto fra loro o inconciliabili con lo scopo della legge. In tal caso, prima della votazione finale, la Commissione è incaricata di elaborare le opportune proposte di coordinamento, sulle quali l'Assemblea delibera prima di votare il disegno di legge nel suo complesso. Analoga procedura è prevista nel caso in cui nel testo del disegno di legge siano stati introdotti molteplici emendamenti.

 

 

Copertura finanziaria
La Costituzione stabilisce che ogni legge che comporti nuove o maggiori spese rispetto a quelle previste nella legge di bilancio deve indicare i mezzi per farvi fronte. È questa la cosiddetta «copertura finanziaria».

 

 
 


D

Ddl
Vedi disegno di legge.

 

 

Decreto-legge
Il disegno di legge di conversione del decreto-legge è assegnato contemporaneamente alla Commissione competente per il merito e alla 1ª Commissione (Affari costituzionali). Quest'ultima ha il compito di dare un parere sui presupposti di necessità e urgenza richiesti dalla Costituzione e sui requisiti previsti dalla legislazione vigente. Se il parere è contrario, o se una minoranza qualificata lo richiede, esso viene sottoposto all'Assemblea che, dopo un dibattito limitato, si pronuncia sulla sussistenza dei requisiti o dei presupposti. Se l'Assemblea non ritiene sussistenti tali requisiti e presupposti, il disegno di legge di conversione si intende respinto (e il decreto-legge decade). Qualora, invece, l'Assemblea si pronunci per la sussistenza dei requisiti e dei presupposti, si riprende il procedimento di approvazione del disegno di legge, secondo gli schemi ordinari (esame della Commissione competente sul merito, esame dell'Assemblea, votazione), salvo la maggiore brevità dei termini.

 

 

Dichiarazione di voto
Prima di ogni votazione (se il Regolamento non prescrive esclusioni o limitazioni della discussione), un Senatore per ciascun Gruppo parlamentare può fare una dichiarazione di voto a nome del Gruppo medesimo, per non più di 10 minuti (eguale facoltà hanno i Senatori - purchè siano in numero inferiore alla metà della consistenza del Gruppo - che intendono dissociarsi dalle posizioni del proprio gruppo). Diversi sono gli annunci di voto che, prima di ogni votazione per alzata di mano, ciascun Senatore può fare, dichiarando soltanto se è favorevole o contrario, oppure se si astiene, ma senza specificare i motivi che lo hanno indotto nella sua determinazione.

 

 

Discussione
La discussione sui vari argomenti iscritti all'ordine del giorno è diretta dal Presidente e i Senatori che intendono prendere la parola si iscrivono a parlare, di norma entro il giorno precedente l'inizio della discussione, tramite i rispettivi Gruppi parlamentari. I Senatori devono parlare dal proprio seggio, in piedi, e nessuno può intervenire più di una volta nel corso della stessa discussione (salvo che per ipotesi molto particolari, come la dissociazione dalla posizione del Gruppo: v. dichiarazione di voto). Nessun discorso può essere interrotto o rimandato per la sua continuazione ad altra seduta.

 

 

Discussione generale
L'esame dei disegni di legge ha inizio con la discussione generale, che si riferisce alla finalità delle norme sottoposte al Senato, viste e considerate nel loro complesso.

 

 

Disegno di legge
Testo normativo redatto in articoli proposto all'approvazione del Senato, presentato da senatori, dal Governo, da almeno cinquantamila elettori, da un Consiglio Regionale o dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL). Alla Camera invece viene così indicato un progetto di legge di iniziativa governativa, per distinguerlo dalla proposta di legge che è di altra iniziativa. I disegni di legge (spesso abbreviati in "ddl"), presentati in Senato o trasmessi dalla Camera dei deputati, sono stampati e distribuiti nel più breve tempo possibile, e di essi è fatta menzione nell'ordine del giorno generale del Senato. Previo esame da parte della Commissione competente, essi giungono in Aula accompagnati da una relazione e quivi costituiscono oggetto anzitutto di una discussione generale, quindi di un esame articolo per articolo, con i relativi emendamenti, e da ultimo di una votazione finale.

 

 

Dispositivo elettronico di voto
È costituito da terminali di voto collocati sopra il seggio di ciascun senatore, terminali collegati a un'unità centrale. Ciascun senatore deve inserire nel terminale la propria tessera; essendo la tessera perforata, il terminale identifica il senatore che si è seduto a quel seggio. Per votare occorre premere uno dei tre tasti del terminale di voto che corrispondono, rispettivamente, al voto favorevole, al voto contrario e all'astensione. Alla pressione del tasto nelle votazioni palesi, si accende una lampadina verde (favorevole), rossa (contrario), oppure bianca (astensione). Dopo che il Presidente ha dichiarata chiusa la votazione, i voti vengono automaticamente contabilizzati dall'unità centrale, la quale in pochi secondi fornisce i risultati che vengono esposti in caratteri luminosi su un grande tabellone centrale collocato in alto, alle spalle del Presidente. I singoli voti sono altresì esposti luminosamente in due tabelloni laterali che riproducono la pianta dell'Assemblea. Ovviamente, nelle votazioni a scrutinio segreto si accendono solo lampadine gialle dei singoli terminali di voto e dei quadratini luminosi nei tabelloni laterali. L'unità centrale fornisce soltanto il risultato complessivo e l'indicazione dei votanti.

 

 
 


E

Emendamento
Proposta di modifica ai testi sottoposti all'esame dell'Assemblea (e, nella fase precedente, all'esame della Commissione). Essi sono presentati per iscritto, dai singoli Senatori, dalla Commissione che ha esaminato il disegno di legge in sede referente o dal Governo e sono stampati e distribuiti in principio di seduta. È il Presidente che decide se essi sono proponibili (se non sono cioè estranei alla materia) e ammissibili (se non contrastano cioè con deliberazioni già adottate dal Senato, nel corso della discussione o se non sono privi di ogni reale portata modificativa). Nell'esame e nella votazione degli emendamenti si procede da quelli che apportano le modifiche più radicali al testo, giungendo, via via, a quelli da esso meno distanti. Possono essere presentati anche emendamenti a un emendamento, i cosiddetti subemendamenti, che devono essere votati prima dell'emendamento stesso.

 

 
 


F

Fatto personale
Un Senatore che si sia sentito censurare nella propria condotta o attribuire fatti non veri od opinioni contrarie a quelle da lui espresse, può domandare la parola per fatto personale e - se il Presidente ne ravvisa la sussistenza - svolgere in fine di seduta i rilievi del caso. Colui che ha dato origine con le sue affermazioni al fatto personale ha facoltà di parlare soltanto per precisare o rettificare il significato delle parole da lui pronunziate. È da ricordare altresì che quando, nel corso di una discussione, un Senatore sia accusato di fatti che ledano la sua onorabilità può chiedere al Presidente la nomina di una commissione che indaghi e giudichi sul fondamento dell'accusa.

 

 

Fiducia
La mozione di fiducia o di sfiducia al Governo deve essere motivata e sottoposta a votazione per appello nominale. La mozione di fiducia deve essere sottoscritta almeno da un decimo dei Senatori e non può essere discussa prima di tre giorni dalla sua presentazione. Il Governo può poi legare la propria permanenza in carica all'approvazione di un testo, ponendo la «questione» di fiducia sulla relativa votazione. La questione di fiducia non può essere posta sulle proposte di modificazione del Regolamento ed in generale su quanto attenga alle condizioni di funzionamento interno delle Camere.

 

 

Finanziaria
La legge di approvazione del bilancio - a norma dell'articolo 81 della Costituzione - non può stabilire nuovi tributi e nuove spese. Peraltro, insieme alla legge di bilancio, viene discusso un altro documento, chiamato «legge finanziaria», che introduce innovazioni normative in materia di entrate e di spese e fissa il tetto massimo dell'indebitamento dello Stato. La legge finanziaria, che deve essere approvata da ciascuna delle due Camere prima della legge di bilancio, ha grande importanza politica poichè in essa - e nei disegni di legge ad essa collegati - si concentra ogni anno la manovra economica destinata a governare il Paese.

 

 
 


G

Giunta per il Regolamento
E' composta di dieci senatori (la composizione può essere integrata con non più di quattro membri per aumentarne la rappresentatività) ed è presieduta dallo stesso Presidente del Senato. Spetta ad essa l'iniziativa o l'esame di ogni proposta di modificazione del Regolamento ed il parere su questioni di interpretazione del Regolamento sottoposte dal Presidente del Senato.

 

 

Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari
E' composta di ventitrè Senatori e procede alla verifica dei titoli di ammissione dei Senatori e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità o di incompatibilità. Spetta ad essa, inoltre, l'esame delle domande di autorizzazione all'arresto nei confronti di senatori e sulle domande di autorizzazione presentate in materia di reati ministeriali nei casi in cui la competenza spetta al Senato.

 

 

Giunta per gli affari delle Comunità Europee
E' composta di ventiquattro senatori ed ha competenza generale sulle materie direttamente connesse all'attività ed agli affari delle Comunità europee ed alla attuazione degli accordi comunitari.

 

 

Governo
Tutti i membri del Governo hanno diritto di partecipare ai lavori del Senato (ma non di votare, se non sono Senatori) e tale diritto diviene obbligo se ne sono richiesti dall'Assemblea. Essi siedono in un apposito banco posto sotto il banco della Presidenza e hanno facoltà di parlare ogni volta che lo richiedano. Nella discussione dei disegni di legge, il rappresentante del Governo replica, alla fine della discussione generale, agli oratori in essa intervenuti ed esprime il suo parere circa gli ordini del giorno e gli emendamenti.

 

 

Gruppi parlamentari
I Gruppi parlamentari riuniscono i senatori in base alla loro appartenenza politica ed hanno un ruolo di grande rilevanza nella vita del Senato. Tutti i senatori debbono appartenere ad un Gruppo parlamentare; i senatori che non abbiano dichiarato di voler appartenere ad un particolare Gruppo, formano il Gruppo misto. Ogni Gruppo deve essere composto di almeno dieci senatori. Il Consiglio di Presidenza può autorizzare la costituzione di Gruppi con meno di dieci iscritti.

 

 
 


I

Immunità
La libertà e l'indipendenza del Senato sono tutelate, al pari di quelle della Camera dei deputati, con particolari immunità che si riferiscono sia alla sua sede (nella quale la forza pubblica non può entrare senza autorizzazione del Presidente) che ai suoi membri. Questi, come prescritto dalla Costituzione, «non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni», nè essere arrestati (salvo che in presenza di una sentenza irrevocabile di condanna o in caso di flagranza di reato per il quale sia obbligatorio l'arresto) o essere sottoposti ad altri atti limitativi della libertà personale (come perquisizioni, intercettazioni telefoniche, sequestro di corrispondenza), senza autorizzazione dell'Assemblea.

 

 

Inchiesta
Secondo l'articolo 82 della Costituzione, ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. All'uopo istituisce una Commissione, che deve essere formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. Le Commissioni d'inchiesta possono essere anche bicamerali, ossia formate da deputati e senatori. Le Commissioni bicamerali d'inchiesta sono ordinariamente costituite con legge. Le Commissioni d'inchiesta, sia istituite da una sola Camera che bicamerali, procedono alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria.

 

 

Indagine conoscitiva
Ogni Commissione permanente può promuovere nelle materie di propria competenza indagini conoscitive, che servono ad acquisire notizie, informazioni, documenti. A tal fine si tengono apposite sedute delle Commissioni alle quali possono essere chiamati ad intervenire Ministri, funzionari ministeriali, amministratori di enti pubblici, rappresentanti delle Regioni, Province o Comuni, di organizzazioni private, di sindacati e qualsiasi persona esperta nelle materie oggetto dell'indagine. A conclusione dell'indagine la Commissione può approvare un documento che viene stampato e distribuito.

 

 

Iniziativa legislativa
Potere di proporre un disegno di legge. Tale potere è attribuito dalla Costituzione ad ogni singolo parlamentare, al Governo, al popolo (con la firma di almeno cinquantamila elettori), a ciascuna Regione e al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.

 

 

Interpellanza
Domanda rivolta al Governo circa i motivi o gli intendimenti della sua condotta su questioni di particolare rilievo o di carattere generale che ogni Senatore può presentare, in forma scritta, al Presidente. Le interpellanze - che di norma sono poste all'ordine del giorno delle sedute destinate alle interrogazioni e che, quando vertono su oggetti strettamente connessi, possono essere trattate congiuntamente a queste - hanno sempre svolgimento orale: l'interpellante illustra, per non più di venti minuti, la sua domanda, il Governo espone la sua risposta e l'interpellante ha facoltà di replicare brevemente per non più di cinque minuti. È previsto anche un particolare procedimento abbreviato di interpellanza, per quelle sottoscritte da almeno un decimo dei senatori.

 

 

Interrogazione
Richiesta che ogni Senatore può rivolgere al Ministro competente per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato o sui provvedimenti che si sono adottati o si intendono adottare in proposito. Il senatore interrogante deve presentare per iscritto il testo dell'interrogazione alla Presidenza e può chiedere di avere risposta scritta oppure orale. Nel primo caso la risposta gli viene inviata per lettera (oltre ad essere pubblicata per esteso negli Atti del Senato), nel secondo gli viene data oralmente nell'Assemblea, la quale dedica di norma allo svolgimento delle interrogazioni una seduta per ogni settimana, o nella Commissione competente per materia, dal Ministro o dal Sottosegretario di Stato. L'interrogante può replicare per cinque minuti per dichiarare se sia o no soddisfatto della risposta. È previsto anche un particolare procedimento di interrogazioni a risposta immediata, consistenti in una pura e semplice domanda al Governo, che si svolge in tempi ristretti.

 

 

Iter
Espressione comunemente impiegata per indicare il cammino che un disegno di legge o qualsiasi altro testo sottoposto al Senato deve percorrere prima di giungere alla votazione definitiva.

 

 
 


L

Legge
Il termine legge è spesso accompagnato da qualificazioni che hanno un preciso significato tecnico e che sono abitualmente impiegate nei testi giuridici. Lasciando da parte le leggi regionali, che sono ovviamente quelle approvate dalle singole Regioni, si parla di legge costituzionale, che, a differenza della legge ordinaria, deve essere approvata dal Parlamento con una particolare procedura; di legge-delega, che delega al Governo, a certe condizioni, l'esercizio della funzione legislativa e che è quindi premessa di un successivo decreto delegato; di legge di conversione dei provvedimenti straordinari di necessità ed urgenza adottati dal Governo (decreti-legge); di legge di bilancio, che approva il bilancio dello Stato presentato dal Governo (il quale, in attesa di tale approvazione, può essere temporaneamente abilitato, mediante apposita legge, all'esercizio provvisorio del bilancio medesimo); di legge-quadro o legge-cornice, che fissa i principi fondamentali ai quali le Regioni devono attenersi nell'esercizio della loro attività legislativa. Altre volte, invece, la qualificazione ha un valore meramente descrittivo e tende a individuare un singolo provvedimento (col nome del proponente o, nel caso che l'iniziativa legislativa sia di più parlamentari, con quello del primo firmatario) o a sintetizzarne il contenuto o le finalità; si parla così, ad esempio, di legge-ponte per indicare provvedimenti che si propongono di garantire il raccordo fra una legge ormai esaurita e quella, da emanare, che dovrà sostituirla, o di legge-stralcio per designare provvedimenti che anticipino parzialmente la disciplina più organica e completa di una determinata materia. «Leggina», infine, è l'espressione impiegata, con accezione talvolta negativa, per indicare quei provvedimenti che hanno ad oggetto situazioni particolari o particolari categorie.

 

 

Legislatura
Indica l'arco di tempo che intercorre tra un'elezione generale e l'altra.

 

 
 


M

Maggioranza
Il Senato prende di regola le sue deliberazioni a maggioranza dei Senatori che partecipano alla votazione; ciò significa che perchè una proposta sia approvata non basta che i Senatori favorevoli siano in numero superiore ai contrari, ma occorre che superino i contrari e gli astenuti sommati insieme. Sono astenuti coloro che partecipano alla votazione dichiarando la loro astensione; i Senatori che non partecipano alla votazione non sono computati. In caso di parità di voti la proposta non è approvata. In casi esplicitamente previsti dal Regolamento sono richieste maggioranze speciali: quella dei due terzi dei Senatori che partecipano alla votazione, o quella assoluta ovvero dei due terzi dei componenti l'Assemblea.

 

 

Messaggio
Documento col quale il Presidente del Senato attesta al Presidente della Repubblica, per i provvedimenti già approvati dalla Camera, o al Presidente dell'altro ramo del Parlamento l'avvenuta approvazione di un disegno di legge da parte del Senato e gliene comunica il testo.

 

 

Mozione
È un testo inteso a promuovere una deliberazione del Senato su tutti o determinati aspetti dell'azione del Governo ed è quindi lo strumento principale della sua attività di indirizzo politico. Per la presentazione di una mozione sono necessari almeno otto Senatori e la discussione si conclude con un voto che, se positivo, impegna il Governo a comportarsi nel modo indicato nella mozione. Anche per le mozioni firmate da una minoranza qualificata di senatori, come già per le interpellanze, è previsto un procedimento abbreviato. Mozioni, interpellanze e interrogazioni relative a questioni identiche o strettamente connesse possono formare oggetto di un'unica discussione. Particolare solennità ha la mozione di fiducia o sfiducia al Governo.

 

 
 


N

Numero legale
Perchè l' Assemblea possa validamente deliberare è necessario che sia presente la metà più uno dei Senatori (escludendo dal computo i Senatori in congedo o assenti per incarico avuto dal Senato). È questo il numero legale, la cui sussistenza è sempre presunta, salvo che, prima di una votazione per alzata di mano, dodici Senatori non ne chiedano la verificazione. A questo punto il Presidente invita i Senatori a fare constatare la loro presenza mediante il dispositivo elettronico di voto. Se il Senato non è in numero legale, il Presidente può rinviare la seduta ad altra ora dello stesso giorno, oppure toglierla e rinviarla al successivo giorno non festivo.

 

 
 


O

Ordine del giorno
L'espressione viene usata per designare due tipi di documenti tra loro assai diversi. Nel primo caso, ordine del giorno della seduta, l'espressione designa l'elenco dei vari argomenti che l'Assemblea deve discutere nel corso della seduta e il loro ordine di precedenza: mentre quest'ultimo può essere modificato («inversione dell'ordine del giorno») per decisione del Presidente o su proposta di otto Senatori e, se del caso, con votazione per alzata di mano, per discutere o votare argomenti che non siano all'ordine del giorno è necessario che l'Assemblea, a maggioranza dei due terzi dei presenti, adotti una decisione in tal senso. Tale esclusione degli argomenti che non figurano all'ordine del giorno, predisposto sulla base degli atti di organizzazione dei lavori, trova la sua ragione nell'esigenza di garantire la regolarità e la certezza dei lavori. L'ordine del giorno generale è la pubblicazione che riporta tutti i disegni di legge che attendono di essere esaminati dall'Assemblea o dalle Commissioni. Nel secondo caso, l'espressione indica un testo accessorio a un testo su cui l'Assemblea deve deliberare. In questo caso l'approvazione di un ordine del giorno tende a circoscrivere o precisare il significato della deliberazione principale - normalmente un disegno di legge - e a dare direttive al Governo e a tutti coloro che hanno il compito di dare esecuzione alle disposizioni approvate. Chi ha presentato un emendamento, può ritirarlo e trasformarlo in un ordine del giorno.

 

 

Organizzazione dei lavori
Al fine di renderne quanto più possibile razionale ed efficace lo svolgimento, l'attività del Senato è organizzata mediante programmi e calendari o mediante schemi dei lavori. I primi, predisposti ogni due mesi, elencano i principali argomenti che il Senato deve trattare nel periodo considerato e ne indicano eventualmente l'ordine di priorità. I calendari, formati sulla base dei programmi, specificano l'attuazione, con eventuali integrazioni, dei programmi stessi per periodi di norma mensili, indicando il numero e la data delle singole sedute dell'Assemblea con le indicazioni degli argomenti da trattare. Gli schemi dei lavori indicano gli argomenti da trattare in una settimana, nel caso in cui non si raggiunga accordo sul programma di più lungo periodo. In genere il programma e il calendario dei lavori diventano definitivi con l'approvazione unanime da parte della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, in caso contrario decide l'Assemblea, la quale delibera anche sullo schema dei lavori. Sulla base del calendario o dello schema dei lavori viene, infine, stabilito l' ordine del giorno della seduta.

 

 

Ostruzionismo
Come emerge dalla stessa etimologia della parola, che deriva dal verbo latino obstruere ( = impedire), indica un metodo di lotta parlamentare posto in essere da una minoranza - con mezzi che comprendono l'uso anche artificioso di tutti gli espedienti regolamentari - al fine di rallentare o rendere impossibile il funzionamento dell'Assemblea e così ritardare o impedire l'approvazione di un disegno di legge o di altra deliberazione. Si parla anche di un «ostruzionismo di maggioranza» per indicare le pratiche dilatorie da questa attuate per ritardare o evitare l'esame di determinati problemi.

 

 
 


P

Petizione
Tra le comunicazioni che il Presidente dà in apertura di seduta è anche il sunto delle petizioni che i cittadini hanno indirizzato al Senato per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità. Le petizioni sono esaminate dalla Commissione competente per materia e il loro esito viene comunicato al presentatore.

 

 

Pregiudiziale
La questione pregiudiziale, cioè la richiesta di non discutere un determinato argomento iscritto all'ordine del giorno, può essere presentata da un Senatore prima dell'inizio della discussione, ma il Presidente ha facoltà di ammetterla anche se questa è iniziata, qualora essa sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l'inizio del dibattito. La questione pregiudiziale, al pari di quella sospensiva, ha carattere incidentale, nel senso che la discussione non può proseguire se non dopo che l'Assemblea si sia pronunciata su di essa.

 

 

Progetto di legge
Testo normativo redatto in articoli proposto all'approvazione di una delle due Camere, presentato da parlamentari, dal Governo, da almeno cinquantamila elettori, da un Consiglio Regionale o dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL). Il termine viene usato soprattutto alla Camera, dove poi si distingue tra disegno di legge, per indicare il progetto di legge di iniziativa governativa, e proposta di legge, di altro tipo di iniziativa.

Al Senato invece si usa più correntemente il termine "disegno di legge" per tutte le iniziative legislative.
 

Proposta di legge
Tale espressione, che alla Camera dei deputati designa tradizionalmente i progetti di legge di iniziativa non governativa, non è stata mai adottata al Senato ove le iniziative legislative di qualunque tipo sono sempre state denominate disegno di legge.

 

 
 


R

Regolamento
Le regole di procedura alle quali il Senato deve attenersi nello svolgimento della sua attività sono contenute nel Regolamento che, come prevede la Costituzione, è approvato a maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea. L'osservanza delle regole è assicurata dal Presidente il quale è anche chiamato a decidere - a meno che non ritenga di deferire la questione all'Assemblea - sui richiami al Regolamento. Tali richiami possono essere fatti da ogni Senatore in qualunque momento della discussione. La procedura, di volta in volta seguita, dà vita ai cosiddetti «precedenti» che, soprattutto se consolidati, aiutano a stabilire l'interpretazione pratica delle singole norme regolamentari (la «prassi»).

 

 

Resoconto
Di ogni seduta pubblica dell' Assemblea vengono sempre pubblicati, normalmente il giorno successivo, il resoconto sommario e il resoconto stenografico. Il primo, che reca in sintesi i discorsi dei vari oratori e le decisioni dell'Assemblea, viene redatto «seduta stante» da un piccolo gruppo di funzionari ed è immediatamente messo a disposizione dei Senatori e della stampa. Il secondo registra parola per parola l'andamento della discussione grazie al lavoro degli stenografi (che si avvalgono della macchina «Michela», il più antico e ancora il più valido strumento meccanico di stenografia) e viene pubblicato dopo il controllo dei funzionari revisori. Oggi, sia i resoconti sommari che quelli stenografici - così come i testi dei disegni di legge - sono disponibili anche su banca-dati consultabile dall'esterno.

 

 

Richiami
Il Presidente, nell'esercizio dei suoi poteri direttivi e disciplinari, può rivolgere richiami ai Senatori. Essi consistono in inviti rivolti agli oratori ad attenersi all'argomento in discussione o a non superare i limiti di tempo stabiliti per i loro interventi, pena l'essere privati della parola, e devono essere distinti dai richiami all'ordine che il Presidente infligge a quei Senatori che, con il loro contegno, turbino i lavori. Oltre questa sanzione, in casi di maggiore gravità, il Presidente può infliggere la censura o l'esclusione del Senatore dall'Aula per il resto della seduta, e altresì proporre al Consiglio di Presidenza di deliberare, nei confronti del Senatore colpito da censura, l'interdizione di partecipare ai lavori del Senato per un periodo massimo di dieci giorni di seduta.

 

 

Risoluzione
Mediante la risoluzione le Commissioni e l'Assemblea possono esprimere orientamenti o indirizzi sugli argomenti in discussione. Al Senato le risoluzioni approvate in Commissione, quando ne faccia richiesta il Governo o un terzo dei componenti la Commissione, sono comunicate al Presidente affinchè le sottoponga all'Assemblea; alla Camera, alla fine della discussione in Commissione il Governo può chiedere che non si proceda alla votazione di una proposta di risoluzione e che di questa sia investita l'Assemblea.

 

 
 


S

Scrutinio segreto
La votazione a scrutinio segreto ha luogo su richiesta di almeno venti Senatori nei casi consentiti (che riguardano materie costituzionali di particolare delicatezza come diritti e libertà fondamentali, tutela di minoranze, le modifiche al Regolamento del Senato). La votazione si svolge con il dispositivo elettronico in modo da garantire la segretezza del voto dei singoli Senatori sia nel momento di espressione del voto stesso che in quello della registrazione dei risultati. In caso di mancato o difettoso funzionamento del dispositivo elettronico di voto, a ciascun Senatore sono consegnate due palline, una bianca ed una nera, e questi esprime il proprio voto deponendo le palline stesse nelle apposite urne secondo le modalità indicate dal Presidente.

 

 

Seduta
All'ora indicata, il Presidente fa il suo ingresso in Aula e, preso posto al banco della presidenza, annuncia: «la seduta è aperta». Egli invita un Senatore segretario a dar lettura del verbale della seduta precedente e dà quindi notizia dei congedi richiesti dai Senatori e di eventuali altre comunicazioni e notizie. Si passa quindi al primo punto dell'ordine del giorno e, esaurita la discussione di questo, a quelli successivi, rispettando il loro ordine. Alla fine di ogni seduta il Presidente annuncia l'ordine del giorno di quella successiva. Tranne nel caso eccezionale che l'Assemblea medesima decida di riunirsi in seduta segreta, tutte le sedute sono pubbliche (ad esse possono assistere, da apposite tribune, cittadini che ne facciano richiesta, giornalisti nonchè operatori della radio e della televisione) e rese di pubblica ragione mediante i resoconti. Le sedute dell'Aula - che possono essere due o anche tre in uno stesso giorno, distinguendosi in antimeridiane, pomeridiane e notturne - recano, legislatura per legislatura, un numero progressivo.

 

 

Sessione di bilancio
È il periodo di tempo destinato all'esame del disegno di legge di approvazione del bilancio e di legge finanziaria. Durante questo periodo le Commissioni non possono svolgere altre attività, tranne quella relativa ai disegni di legge collegati. A questa regola viene apportata un'eccezione per l'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge e per altri disegni di legge che siano ritenuti di assoluta indifferibilità dall'unanimità della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari.

 

 

Sospensiva
La questione sospensiva, cioè la richiesta che la discussione o la deliberazione su un determinato argomento iscritto all'ordine del giorno venga rinviata, è disciplinata allo stesso modo della questione pregiudiziale e ha, al pari di questa, carattere incidentale.

 

 
 


U

Urgenza
Quando l'urgenza lo richiede, il Senato può stabilire procedure più semplici o più abbreviate per l'esame dei disegni di legge o di altri affari. Situazioni sopravvenute ed urgenti possono anche far sì che l'Assemblea riveda l'organizzazione dei lavori, nel senso di inserire nel calendario dei lavori nuovi argomenti e di tenere eventualmente anche sedute supplementari, necessarie per la trattazione di essi.

 

 
 


V

Verbale
Di ogni seduta viene redatto il processo verbale, documento che attesta gli atti e le deliberazioni della seduta medesima ed indica l'oggetto delle discussioni ed i nomi di coloro che vi hanno partecipato. Il processo verbale viene letto all'inizio della seduta successiva e, se non vi sono osservazioni, si considera approvato senza votazione (questa, quando occorre, ha luogo per alzata di mano).

 

 

Votazione
Spetta al Presidente stabilire l'ordine delle votazioni, indirle e proclamarne i risultati. Le votazioni possono essere per alzata di mano, per appello nominale ed a scrutinio segreto. In concreto le votazioni avvengono quasi sempre per alzata di mano o con il dispositivo elettronico di voto secondo le norme del Regolamento.


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Glossario parlamentare
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Ultimo aggiornamento: Wednesday December 03 1997