scheda 4
parlare di denaro

Dall'Electrum all'Euro.
Una moneta per l'Europa

  • Introduzione

  • n. 2:
    scambiare, pagare
  • n. 3:
    le parole che raccontano
  • n. 4:
    parlare di denaro
  • n. 5:
    viaggiare collezionando
  • n. 6:
    la legge punisce i contraffattori
  • n. 7:
    il denaro immateriale
  • n. 8:
    Euro pratico
  • n. 9:
    l'Euro sotto i riflettori dell'attualità
  • n. 10:
    per andare più lontano
    • Obiettivi pedagogici
      Comprendere l'origine delle parole che si riferiscono al danaro, alle monete.
      Osservare le derivazioni dei significati. Riflettere sull'aspetto culturale delle monete metalliche e delle banconote.

      Money, monnaie, moneta...
      Da dove viene la parola moneta? La storia di questa parola Š molto curiosa: i Romani coniavano le loro monete nel Campidoglio, nel tempio di Giunone Moneta (dal latino monere, avvertire). Le loro monete riportavano sia questa iscrizione (moneta) sia l'imm agine della dea. Ma nel linguaggio corrente dell'epoca, si parlava piuttosto di nomisma (che deriva dal greco e significa "ciò che viene consacrato dalla legge"), di nummus (che ugualmente deriva dal greco ed è il nome di una moneta di Taranto) o ancora d i pecunia (in latino pecus significa gregge). Il riferimento al gregge è frequente nell'antichità e si ritrova in altre lingue. D'altronde la parola "capitale" non deriva dal latino capita, testa (di bestiame)?

      Viaggio monetario
      In tedesco Geld, il danaro, si riferisce al metallo "argento". In inglese, currency, fa riferimento ad una valuta monetaria in circolazione.
      Il denaro (denarius, dieci assi), antica unità romana, ha dato vita al denaro italiano, al dinero spagnolo, al dinar serbo, arabo e bulgaro.
      Il franco è un richiamo di re francesi.
      La parola dollaro è la traduzione inglese di tallero, una moneta tedesca del Medio Evo.
      Il marco indica all'inizio una unità di peso che valeva una mezza-libbra (il marco).
      L'ECU richiama nel nome lo scudo. La libbra si riferisce all'unità di peso che ha lo stesso nome, che vale oggi 454 grammi.

      Applicazioni pedagogiche
      Fare l'elenco delle parole e delle espressioni che si riferiscono al danaro, sia nella lingua ufficiale che in quella familiare o nel gergo. Osservare la "ricchezza" del linguaggio quando si tratta del danaro! Ricercare l'origine dei nomi delle divise (pe r esempio: franco, peseta, corona, dracma, ECU, ...). Le iscrizioni e i disegni delle monete metalliche e delle banconote sono sia dei simboli sia dei modi per dire qualcosa di sŠ. Basta osservare qualche banconota o moneta metallica, attuale o non. Che c osa rappresentano? Quali personaggi sono scelti? Quali animali, quali piante, quali edifici? Osservare delle monete nazionali o straniere e compiere una riflessione sulla raffigurazione che Š stata scelta. Perch‚ tale paese sceglie una simile raffigurazi one?


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