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Da: Il denaro della speranza. Spirito, metodi
e risultati della Grameen Bank, Emi, Bologna, 1998
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Quando qualcuno vuole avere un prestito, gli agenti
della Grameen gli chiedono di trovare altre quattro persone, simili per
condizioni socio-economiche ed appartenenti a nuclei familiari diversi
dal proprio. Solo dopo aver formato un gruppo, la banca concede il prestito,
dove l’accesso individuale al credito è vincolato alla responsabilità
collettiva ed alla condotta di rimborso.
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Non è facile, e comunque richiede tempo, trovare
quattro soci disposti ad affrontare l’impresa.
Se le persone riescono a scegliersi liberamente, vengono registrate
come gruppo dalla filiale locale. Ogni gruppo elegge un presidente ed un
segretario; queste cariche ruotano tra i componenti su base annuale. Costoro
gestiscono insieme i conti del gruppo e conservano i libretti di banca
dei fondi comuni.
Quando il gruppo è stato costituito si discutono le regole e
le procedure della banca. I cinque membri non ricevono il prestito contemporaneamente.
Due di essi, preferibilmente i più bisognosi, vengono concordemente
indicati per ricevere per primi il denaro. Agli altri è richiesto
di controllare attivamente il corretto utilizzo del prestito, ed il corretto
rimborso, affinché non insorgano problemi. Se tutto procede normalmente
i restanti avranno il prestito; il presidente lo ottiene per ultimo.
Un certo numero di gruppi, tra i sei e i dieci, forma un centro. Si
tratta di un luogo di incontro, dove i membri discutono delle loro attività
e dei loro problemi. Un villaggio può avere uno o più centri.
[...] Al centro si amministrano pure le transazioni bancarie. Tutto avviene
pubblicamente, perché sia garantita la massima trasparenza nelle
operazioni. E tutto avviene senza che la gente sia costretta ad andare
alla banca, perché è la banca ad andare dai clienti. [...]
Il procedimento di sviluppo della fiducia è lento
e laborioso.
Quando i poveri ricevono per la prima volta il denaro, sono molto sorpresi.
Poiché non ne hanno mai posseduto o maneggiato, ritengono impossibile
per loro adoperarlo,
perfino quando è disponibile. Non credono di esser capaci di
guadagnare, o di far qualunque altra cosa senza fallire. "Così comincia
il processo di costruzione dell’autostima personale:
e questo è più importante del denaro stesso" (Muhammad
Yunus). |