Il Risparmio Consapevole

Comprare un prodotto del Commercio Equo e Solidale vuol dire spendere i propri soldi in maniera pulita. Ma è importante usare lo stesso principio anche per risparmiare ed investire.

Le banche tradizionali, infatti, non rappresentano un sistema etico di investimento e risparmio.

Spesso, infatti, le banche finanziano la produzione e la commercializzazione di armi o di merci gravemente lesive della salute umana e dell’ambiente, così come attività che si fondano sullo sfruttamento dei minori o sulla repressione delle libertà civili, ed anche attività di riciclaggio di denaro sporco, attività criminose od in contrasto con il bene comune.

Un mondo riservato a pochi

Considerato dal punto di vista etico e sociale, il panorama finanziario italiano ed internazionale è, purtroppo, del tutto desolante.

L’obiettivo a cui tendono banche e promotori finanziari è esclusivamente la massimizzazione immediata del profitto.

Puntando, come si è detto, al maggior guadagno nel più breve tempo possibile, il sistema finanziario tradizionale sta rivolgendo sempre più i suoi investimenti verso quelli che vengono chiamati "prodotti derivati". In sostanza si scommette sull’andamento di una serie di indici: la performance delle borse internazionali, il rapporto fra le valute, l’andamento dei vari titoli di Stato. Indovinando la "puntata", questo sistema permette di realizzare veloci guadagni con liquidità immediata.

Si tratta di un mondo il cui accesso è vietato a chi non ha soldi: solo chi già li ha può farne degli altri.

C’è, infine, da evidenziare come questo sistema di investimento tolga risorse all’economia reale, a chi ha bisogno di soldi per realizzare qualcosa di concreto, di tangibile. Le banche destinano, infatti, una parte molto limitata dei risparmi raccolti per la concessione di prestiti a privati cittadini (i cosiddetti mutui) chiedendo generalmente tassi elevati e condizioni economiche gravosissime.

La Finanza Etica

La Finanza Etica si inserisce in questo scenario del tutto desolante, proponendosi, chiaramente, come alternativa concreta per il risparmiatore consapevole.

I consumatori-risparmiatori, ancora una volta, così come è giusto che comincino ad orientare i propri consumi verso quei prodotti e quelle marche più rispettose della dignità dal lavoro, dell’ambiente e delle persone, allo stesso modo devono prendere coscienza della responsabilità che hanno nell’affidare i propri soldi ad uno piuttosto che ad un altro gruppo finanziario.

Da diversi anni sono nate in Italia le MAG (Mutua Auto Gestione), cooperative finanziare che raccolgono i risparmi dei propri soci e li investono in attività dal forte contenuto etico e sociale. Da pochi mesi, inoltre, alcune di queste MAG hanno dato vita alla Banca Etica.

La Finanza Etica fornisce prestiti agevolati a tutte quelle realtà che, pur avendo un alto contenuto etico, non hanno possibilità di avere crediti dal sistema bancario tradizionale.

Destinatari dei crediti sono: le associazioni, le cooperative sociali, le organizzazioni di volontariato e solidarietà.

Per accedere ai finanziamenti è necessario un buon progetto di utilità sociale ed economicamente stabile e non garanzie monetarie.

Spesso i finanziamenti concessi ammontano a piccoli importi: si tratta del cosiddetto "Microcredito". Molte attività, infatti, soprattutto nei Paesi economicamente meno sviluppati, non hanno bisogno di grandi capitali per cominciare. Un finanziamento di 100 dollari può essere sufficiente per iniziare una produzione di artigianato nel Sud e rappresenta una somma facilmente restituibile.

Come funziona la Finanza Etica?

Per poter investire i propri soldi nella Finanza Etica, bisogna diventare soci di una della Mag o della Banca Etica. Questo consente di partecipare alle assemblee e quindi alle decisioni che vengono prese.

La Finanza Etica si ispira a principi di: eticità, efficienza, trasparenza, ed autodeterminazione del tasso di interesse, questo vuol dire che ogni risparmiatore, titolare di un libretto di risparmio, può decidere il proprio tasso di interesse, fino ad un massimo stabilito di anno in anno. Scegliendo volontariamente un tasso di interesse basso, si consente alle finanziare etiche di prestare soldi ad un interesse basso, favorendo quindi lo sviluppo di attività etiche.

Dato che le Mag e la Banca Etica hanno una scarsa diffusione territoriale, le operazioni di versamento e prelievo vengono effettuate tramite gli uffici postali o tramite i gruppi di appoggio territoriali, come ad esempio, le Botteghe del Mondo.
 
Dal Sud del Mondo, un esempio da seguire

Il signor Yunus, un uomo ricco originario del Bangladesh, si laurea negli Stati Uniti in Economia. Tornato nel suo Paese nel 1971, insegna nell'università locale.

Nel 1974 il Bangladesh viene colpito da una tremenda carestia. Questo tragico evento induce il signor Yunus ad interrogarsi sull'effettiva utilità del suo lavoro e delle teorie economiche che insegna. Egli comincia a pensare che la famosa "mano invisibile" del sistema economico, che dovrebbe assicurare il soddisfacimento delle necessità collettive, può non funzionare. Non è vero che se vengono soddisfatti i bisogni della classe più alta della popolazione poi, pian piano, il benessere si estende anche alle altre classi.

Mohammad Yunus ha, così, un'intuizione: proviamo a vedere che succede se soddisfiamo i bisogni della classe più bassa! Fonda, quindi, una banca, la Grameen Bank, appunto, che avrebbe concesso prestiti, piccoli prestiti, anche all'ultimo anello della scala sociale: la donna (ricordiamo che il Bangladesh è un Paese islamico) nullatenente! 

La banca, oltre al denaro, avrebbe offerto anche assistenza tecnica e finanziaria. In cambio avrebbe chiesto solo un buon progetto, in che modo, cioè, sarebbero stati utilizzati i soldi.

Oggi la Grameen Bank è la seconda banca del Bangladesh, con più di 2,5 milioni di clienti e 2 miliardi di dollari di movimenti!! Ha solo il 2% di "tasso di sofferenze", crediti cioè difficilmente rimborsabili, contro il 5% del sistema mondiale e più del 10% di quello italiano.