dal sito  Direzione didattica di Pavone Canavese

Dossier sul lavoro minorile
 
 

Prodotti a "sfruttamento zero": l’etichetta giusta

A fine ‘98 Mani Tese ed il Centro Nuovo Modello di Sviluppo hanno presentato una proposta di legge di iniziativa popolare in 7 articoli per obbligare le imprese a fornire ai consumatori informazioni complete sul ciclo produttivo e distributivo delle merci cosicché il consumatore possa scegliere i prodotti in base alla loro qualità sociale.

In particolare si richiedono informazioni

La campagna è un proseguimento delle iniziative del Centro Nuovo modello di sviluppo (che su questi temi ha pubblicato il volume "Sulla pelle dei bambini", Bologna, EMI, 1998) che è all'origine delle campagne di consumo critico

Il consumo critico

Così il Centro Nuovo Modello di Sviluppo (e-mail coord@cnms.it ), animato da Francesco Gesualdi, definisce il consumo critico: "In un momento in cui sembrano valere solo le ragioni del mercato ed in cui le multinazionali hanno più potere dei governi, dobbiamo trovare nuovi strumenti per dare regole alle imprese in modo da indurle a comportamenti più rispettosi delle popolazioni del Sud del mondo, del lavoro e dell’ambiente. L’esperienza dimostra che uno dei mezzi più efficaci per condizionare l’impresa è il consumo perché ha potere di vita o di morte su di loro. Ecco l’importanza di scegliere accuratamente ogni prodotto, in modo da premiare le imprese che si comportano meglio e punire le altre".

La proposta trova il suo fondamento in una cultura della sobrietà che si traduce nella regola delle 4 R

  1. ridurre
  2. recuperare: attraverso il riciclo ed il riutilizzo
  3. riparare
  4. rispettare
In secondo luogo sottolinea il ruolo attivo del consum-Attore che con le sue scelte quotidiane di consumo premia o boccia questa o quella impresa.

In sostanza scegliere questo o quel prodotto significa sostenere o boicottare le imprese ed i loro comportamenti. Il consumo critico poggia su due pilastri: l’esame dei singoli prodotti e l’esame delle imprese.

Ogni singolo prodotto o bene di consumo va valutato in base a criteri di