La relazione di Wolfagang Sachs:

"[...] Io vorrei cominciare con una storiella, quella mia preferita quando si parla del tempo, storiella che è presa da Heinrich Böll che parla di un turista che fa una passeggiata alla spiaggia e incontra un pescatore che è lì sdraiato accanto alla sua barca e dorme. Il turista tira fuori la sua macchina fotografica, scatta una foto, il pescatore si sveglia,  il turista dice: "Ah! Perché sei sdraiato lì? Il tempo è bellissimo, c’è tanto pesce, perché non vai a pescare?" "Sai, questa mattina ho già pescato abbastanza" "Vedi, tu potresti adesso pescare tre-quattro volte al giorno, potresti fare soldi, dopo un anno potresti comprarti una barca a motore, poi due barche e forse dopo tre-quattro anni tutta una flotta e poi forse un elicottero per seguire meglio i pesci, poi forse un camion per portare tutto questo pesce per la distribuzione alla capitale. E poi.." "E poi?", chiede il pescatore, "potresti prendere tutto il tempo per andare in spiaggia a prendere il sole, l’oceano è bellissimo". "Ah!", dice il pescatore, "è proprio quello che ho fatto quando tu mi hai svegliato scattando la fotografia!".
[...] Infatti, come lui ha detto, il tempo perde la sua durata e lo spazio perde la distanza. Posso dirvi un esempio. Io non posso neanche crederlo, però due fonti mi hanno riportato che ormai la Lufhtansa per l’aeroporto di Taeghel a Berlino, dopo le diciotto di sera, gli annunci che vengono fatti attraverso l’altoparlante lì a Berlino vengono pronunciati in California. Vuol dire che l’annunciatore verso sera non è nell’edificio, neanche a Berlino, è in California e segue tutti i processi, l’andamento dell’aeroporto attraverso il piccolo schermo e fa gli annunci, per così sfruttare 24 ore su 24. Non devi pagare il compenso di chi lavora di notte per Berlino. Quindi lì c’è la contemporaneità e c’è la sparizione della distanza e la sparizione della durata.