LE SCHEDE di Lilliput

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Banca Mondiale & Fondo Monetario Internazionale

ü COSA SONO ?

Sono organizzazioni internazionali istituite nel 1944 durante la conferenza internazionale di Bretton Woods (USA), ad opera dei delegati di 44 nazioni.

Attualmente* i paesi aderenti alla Banca Mondiale (BM) sono 182, quelli aderenti al Fondo Monetario Internazionale (FMI) sono 183. * dati aggiornati a marzo 2001

ü A COSA SERVONO ?

Ufficialmente lo scopo della BM è quello di favorire lo sviluppo dei paesi poveri, fornendo loro prestiti ed assistenza tecnica in progetti specifici.

Lo scopo dichiarato del FMI è quello di evitare le crisi finanziarie, garantendo la stabilità e la convertibilità delle monete.

La sua filosofia è che un sistema monetario stabile è la premessa allo sviluppo economico.

Le funzioni principali del FMI sono:

  • Monitorare le politiche monetarie e commerciali dei paesi membri ("sorveglianza"). Ogni anno una delegazione del Fondo analizza i dati economici ed i problemi di ogni paese, formula consigli e rende disponibili a tutti i membri le proprie valutazioni. I paesi aderenti si impegnano a modificare le proprie politiche in base alle indicazioni ricevute, in modo da armonizzarle con le esigenze dell’intera "comunità".
  • Fornire aiuto finanziario a breve termine (3-5 anni) ai paesi membri che attraversano crisi economiche legate a gravi squilibri della bilancia dei pagamenti. Il tasso d’interesse applicato è al di sotto dei tassi di mercato ma superiore a quelli praticati dalla BM.

ü COME FUNZIONANO ?

Dove prendono i soldi?

  • Il FMI è finanziato dalle quote di sottoscrizione versate dai paesi aderenti.
  • La BM è finanziata sia dalla vendita di obbligazioni a governi, banche, fondi pensione, assicurazioni, imprese e privati in tutto il mondo, sia dalle sovvenzioni a fondo perduto versate dai paesi aderenti.

A guidare BM e FMI sono i rappresentanti di tutti i paesi membri. Questi non sono, però, uno per ciascun paese: Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Russia e Arabia Saudita hanno un direttore esecutivo ad hoc (delegato dal ministro delle finanze o dal governatore della banca centrale), mentre gli altri paesi sono rappresentati da 16 direttori, ciascuno dei quali rappresenta un certo numero di Stati.

Il Presidente della BM è tradizionalmente espresso dagli Stati Uniti.

Il potere di voto di ogni stato è proporzionale al contributo che versa. BM e FMI sono perciò controllate esclusivamente dai Paesi ricchi del Nord, quelli che traggono realmente beneficio dal "libero" mercato. (USA, Canada, Giappone, Italia, Francia, Inghilterra, Germania, Russia e Arabia Saudita insieme detengono il 51% dei voti)

Nella maggior parte dei casi l’assistenza finanziaria ai paesi "bisognosi" viene accordata solo in cambio di riforme da parte dei rispettivi governi.

Queste riforme sono descritte nei cosiddetti Piani di Aggiustamento Strutturale (PAS).

La BM e il FMI lavorano in stretta collaborazione tra loro ed in sinergia con il G81 e il WTO2.

ü CHE EFFETTI HANNO ?

BM e FMI ed i Piani di aggiustamento strutturale (PAS)

Nel 1982, quando il Messico dichiarò di non poter più pagare i suoi debiti, il FMI intervenne in suo aiuto per salvare le banche creditrici. In cambio dell’aiuto, il Messico fu però costretto ad attuare una serie di riforme che facevano del ripagamento del debito l’obiettivo primario del paese. Nacquero così i Piani di Aggiustamento Strutturale.

La filosofia dei PAS è che per poter ripagare il debito bisogna guadagnare molto e spendere poco. In particolare è necessario:

  1. Ridurre la spesa pubblica, eliminando i sussidi di ogni tipo, privatizzando le imprese pubbliche e tagliando le spese per istruzione e sanità, considerate non produttive in termini economici.
  2. Supportare l’esportazione di prodotti e materie prime, svalutando la moneta, sostituendo le colture di sussistenza con produzioni agricole destinate al business agroalimentare mondiale, sfruttando le risorse naturali.
  3. Alzare i tassi di intesse ed eliminare i limiti al libero movimento di capitali, per far sì che affluisca capitale dall'estero.
  4. Ridurre i dazi e le barriere al libero flusso di prodotti e servizi, in modo da aprire i mercati locali alle multinazionali straniere.

Qual è l’impatto di queste politiche sulla gente?

  • Secondo un rapporto del 1996, prodotto dalla stessa BM per analizzare l’impatto sociale dei PAS, in 8 dei 23 paesi esaminati si è avuto un aumento della povertà, mentre in 11 dei rimanenti 15 paesi la povertà è diminuita meno del 2%. Le spese sociali pro capite, inoltre, sarebbero diminuite nel 60% dei paesi esaminati.
  • I tagli alle spese sociali hanno portato ad un incremento della mortalità infantile e alla diminuzione del livello scolare, con un’inversione di tendenza rispetto ai successi degli anni ‘60 e ’70.
  • Le privatizzazioni e la stretta monetaria hanno fatto crescere la disoccupazione.
  • La svalutazione della moneta ha portato ad una riduzione del potere di acquisto dei salari nell'ordine del 50-60% nel giro di 15 anni.

Due esempi:

  1. Negli anni ’80 lo Zimbabwe aveva ottenuto buoni risultati economici, accompagnati da una riduzione della mortalità infantile del 50% e da un aumento della speranza di vita da 56 a 64 anni.
  2. Nel 1991 lo Zimbabwe ha ottenuto un finanziamento di 484 milioni di dollari dal FMI in cambio dell’eliminazione delle protezioni nel settore manifatturiero e della deregolamentazione del mercato del lavoro.

    Nei cinque anni successivi gli addetti nel settore manifatturiero sono scesi del 9%, i salari reali hanno subito una contrazione del 26%, il PIL è sceso del 5,8%, gli investimenti privati del 9%, la spesa sanitaria è diminuita del 32% in un paese affetto dalla crescita esponenziale del virus dell’AIDS.

  3. In seguito all’intervento di BM e FMI in Costa d’Avorio, il PIL è sceso del 15% e la percentuale di popolazione che vive con meno di 1 dollaro al giorno è passata dal 7,8% al 36,8%. La riduzione della spesa scolastica è stata del 35%.

BM e FMI ed il debito ecologico

I paesi in via di sviluppo, da sempre ricchi di risorse naturali e diversità culturale, sono stati rapinati nei secoli dei loro beni permettendo lo sviluppo del Nord grazie alle loro risorse (dal petrolio ai metalli preziosi, dalle foreste alla loro ricchissima bio-diversità). I suoli, l'acqua, i mari, l'aria sono stati inquinati da rifiuti e residui tossici, armi chimiche, test nucleari; la sopravvivenza dei popoli indigeni è stata ed è messa a rischio continuamente.

Le politiche della BM e del FMI hanno così prodotto quello che la società civile del Sud del mondo chiama "debito ecologico e sociale", un debito cioè contratto da queste istituzioni internazionali e dalle nazioni ricche verso i paesi poveri.

Secondo un documento interno della BM, datato giugno 1996, la valutazione di impatto ambientale non svolge un ruolo determinante nell’attuazione dei progetti poiché spesso viene svolta troppo tardi.

BM e FMI, pur riconoscendo la rilevanza della Convenzione ONU sui mutamenti climatici, continuano a finanziare progetti che contribuiscono al riscaldamento globale del pianeta: gli studi realizzati dal Fondo per la Difesa dell’Ambiente indicano che, sui 48 prestiti accordati dalla BM a programmi energetici per un complessivo ammontare di 7 miliardi di dollari, solo 2 di essi considerano l’efficacia nell'uso e nella conservazione dell'energia.

BM e FMI ed i diritti umani

L'ONU e gli organismi specializzati delle Nazioni Unite hanno fatto dello sviluppo il centro delle loro preoccupazioni, adottando una prospettiva sempre più rispettosa del Diritti dell'Uomo. Al contrario, BM e FMI non hanno mai mostrato di accettare la funzione di coordinamento attribuita all'ONU dalla Carta delle Nazioni Unite, e tanto meno di sottomettersi ai principi generali del Diritto Internazionale; esse, infatti, forti del loro controllo sulla quasi totalità del finanziamento estero, si sono poste in contraddizione con i principi della sovranità degli Stati, del non-intervento negli affari esteri e della libera determinazione dei popoli, con il risultato di favorire la violazione massiccia e continua dei diritti dell'uomo, in particolare dei suoi diritti economici, sociali, culturali; in definitiva dei suoi diritti allo sviluppo. Secondo le analisi della BM, il monitoraggio degli effetti sociali viene trascurato in circa il 50% dei progetti della Banca e i Piani di Aggiustamento Strutturale, che rappresentano almeno la metà di programmi della Banca, raramente sono sottoposti a tali valutazioni.

Nel 2000 il consiglio dei direttori della BM ha approvato il progetto "Chad-Camerun Oil and Pipeline" nonostante la forte opposizione nel Chad, nel Camerun ed in tutto il mondo. Il progetto potrebbe avere gravi conseguenze sociali ed ambientali ed aggravare la situazione dei diritti umani nei due paesi.

CONCLUSIONI

A 56 anni dalla loro creazione, BM e FMI hanno dimostrato di non essere in grado di creare le basi per un sistema di giustizia e stabilità economica al quale possano partecipare tutti i popoli del pianeta.

Le due istituzioni sono, insieme al WTO2, gli attori fondamentali dell’architettura economica attuale, che sostiene che l’obiettivo primario da perseguire per migliorare le condizioni di vita dei popoli è la crescita dell’economia e del commercio.

 

La verità è però un’altra: il commercio mondiale si è moltiplicato per undici dal 1950 ad oggi e la crescita economica per cinque; tuttavia, in questo periodo, si è verificata una crescita senza precedenti della povertà, della disoccupazione, della disintegrazione sociale e della distruzione dell’ambiente.

Occorre pertanto sviluppare un nuovo approccio economico e finanziario che faccia prevalere i bisogni ed i diritti dei popoli rispetto agli imperativi di liberalizzazione e globalizzazione dei mercati.

Benché all’interno della BM e del FMI siano ben consci di ciò (nel 2000 l'autore principale del Rapporto sullo Sviluppo Mondiale, Ravi Kanbur, si è dimesso in segno di protesta dopo i tentativi da parte del management della BM di alterare parte dei risultati delle sue ricerche sulle cause della povertà), le due istituzioni continuano a fare gli interessi delle imprese multinazionali e dei governi dei paesi più industrializzati, i reali beneficiari dell’attuale stato delle cose, riproponendo le vecchie ricette (PAS) per contrastare la povertà, i cui risultati sono stati definiti catastrofici anche dal "New York Times".

ü E TU COSA C’ENTRI ?

Le politiche della BM e del FMI vengono finanziate anche da te.

L’Italia dà alla BM ed al FMI centinaia di miliardi di lire, denaro del pubblico contribuente. Per questo anche tu hai il diritto di chiedere che i tuoi soldi vengano usati in maniera giusta e trasparente.

ü GLOSSARIO

  1. G8 : gruppo informale che riunisce i capi di governo dei sette paesi più ricchi del pianeta (USA, Canada, Giappone, Italia, Francia, Inghilterra, Germania) più la Russia - vedi scheda relativa.
  2. WTO : World Trade Organization (in italiano OMC : Organizzazione Mondiale per il Commercio) - vedi scheda relativa.

ü APPROFONDIMENTI

www.unimondo.org/guide/fmi : guida di Unimondo su Banca Mondiale e FMI

www.retelilliput.org/lllpt-documenti : documenti della Rete di Lilliput

www.unimondo.org/cbm : campagna per la riforma della Banca Mondiale

www.developmentgap.org : The Development Gap

www.50years.org : 50 years is enough network

www.focusweb.org : Focus on the Global South

www.foe.org: Friends of the Earth

www.laborrights.org : International Labor Rights Fund

www.tradewatch.org : Public Citizen

www.worldbank.org : sito ufficiale della Banca Mondiale

www.imf.org : sito ufficiale del Fondo Monetario Internazionale

Per informazioni: Nodo di Varese (città) e-mail: lilliput-varesecitta@libero.it

Nodo di Busto Arsizio e-mail: nododibusto@yahoo.it

Nodo di Venegono e-mail: lapulcelilliput@yahoo.it

Questa scheda è a cura di Lilliput Varese

Sito: http://www.vareseinsieme.net/lilliput Tel. 0332/223276

Ciclostilato in proprio – Varese – maggio - 2001