L’INIZIATIVA PER LO SVILUPPO GLOBALE SOSTENIBILE

 

2 Miliardi di Persone inserite nel Mercato entro il 2020

Il Settore Privato in collaborazione con l’UNDP

Il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite

Il progetto di Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile è una 0perazione che vede cooperare insieme grandi imprese globali e l’UNDP, con lo scopo di definire insieme e realizzare una nuova attività volta a sradicare la povertà, a creare una crescita economica sostenibile e a permettere al settore privato di prosperare attraverso l’inserimento per la prima volta di due miliardi di persone nell’economia di mercato globale.

Prima nel suo genere, questa iniziativa farà operare il carattere universale dell’UNDP, i suoi 40 anni di esperienza di sviluppo e la sua rete di uffici nei paesi in via di sviluppo insieme alle conoscenze e alle risorse del settore privato.

La visione dell’iniziativa 2B2M/2020 - Cooperare per aumentare la prosperità.

2B2M/2020 - cioè due miliardi di persone in più inserite nell’economia di mercato entro l’anno 2020 - rappresenta un nuovo modo di guardare allo sviluppo umano globale. Dietro questa visione c’è la ferma convinzione che lo sviluppo umano del prossimo millennio deve essere fondato sulla fusione, coronata da successo, di un sistema economico basato sul mercato, con la sostenibilità ambientale e con una società civile fondata sulla pace, la democrazia, la salute, i valori della tolleranza e la stabilità sociale.

Si sente la necessità di nuove analisi intersettoriali e che superino le frontiere per dare sostanza alla visione. Negli anni più recenti, le Nazioni Unite, sotto la guida del Segretario Generale Kofi Annan, hanno manifestato un chiaro impegno di voler esplorare questo atteggiamento verso il settore privato. L’Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile costituirà una componente essenziale di questo processo, offrendo alle società di maggiore importanza l’opportunità non solo di impegnarsi in un dialogo costruttivo, ma anche di intraprendere attività concrete in stretta collaborazione con l’UNDP.

La logica di fondo che porta ad un impegno strategico tra il mondo degli affari e quello dello sviluppo è che, in una prospettiva di lungo periodo, esiste un forte legame tra lo sviluppo umano sostenibile e la crescita dei valori in mano agli azionisti. Una collaborazione tra pubblico e privato di questa natura può diventare una grande speranza di sradicare la povertà, concentrandosi esplicitamente su formule che siano una combinazione di guadagni privati e finalità pubbliche.

Nella prospettiva del mondo degli affari, la visione di uno sradicamento della povertà globale non significa nulla di meno del rendere possibile per due miliardi di persone povere di uscire dal solo consumo , o addirittura da un non consumo, per diventare membri attivi del ciclo che comprende risparmi, investimenti, produzione e consumo. Il successo delle imprese dipenderà sempre di più dalla capacità di conquistare questi nuovi mercati e queste opportunità di produzioni.

Il ruolo attivo che ha avuto in Sudafrica il mondo delle imprese per garantire un pacifico e non violento passaggio dei poteri può costituire un punto di riferimento e un modello che, a livello globale, possono essere attuati impegnando le imprese in processi transnazionali

L’attuazione della visione del 2B2M/2020 - L’Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile.

Obiettivo di questo progetto è di sviluppare e definire congiuntamente un nuovo strumento, per il momento chiamato Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile (GSDF) per poter attuare la visione 2B2M/2020.

La visione, le strategie, gli obiettivi e il GSDF saranno sviluppati attraverso un processo iterativo e consultivo tra le imprese partecipanti e l’UNDP, che svolgerà il ruolo di catalizzatore di questo processo. L’UNDP in via preliminare ha formulato alcune indicazioni di principio che saranno sottoposte all’attenzione delle imprese partecipanti:

  1. Creare flussi di progetti. Funzionare come un ponte e creare flussi di progetti, utilizzando la rete degli uffici dell’UNDP nei paesi. Tali progetti , una volta definiti, sarebbero attuati dal settore privato.

Un buon esempio di questo tipo di progetti è costituito dagli interventi a carattere ausiliario, come le reti telefoniche ed elettriche nelle zone rurali, per i quali questa Iniziativa, con i suoi collegamenti con le Nazioni Unite, potrebbe svolgere un ruolo di sviluppo e di intermediazione.

  1. Collegamenti per il mondo degli affari dei paesi in via di sviluppo. Sostenere progetti e collegamenti tra gli ambienti imprenditoriali nei paesi in via di sviluppo che possono portare all’inserimento nel ciclo economico globale.

  1. Sviluppare prodotti e servizi adeguati ai "mercati emergenti" dei poveri. Il GSDF potrebbe svolgere il ruolo di catalizzatore nel promuovere la creazione di numerosi prodotti e servizi adeguati alle condizioni geografiche e sociali locali dei paesi poveri.

  1. Accesso alla tecnologia. Sostenere la possibilità di accedere a tecnologie e capacità di importanza vitale, che sono necessarie per uno sviluppo economico sostenibile. Il GSDF potrebbe svolgere un ruolo pionieristico in un’area dove nel corso di lunghi anni si è molto dibattuto ma dove ben poco si è tradotto in concrete attuazioni.

  1. Microfinanza. Questa idea ha avuto risultati molto positivi nel promuovere la crescita economica, mettendo a disposizione dei più poveri, in particolare le donne, gli strumenti del credito, del risparmio e delle assicurazioni.

Lo sviluppo di nuovi strumenti di microfinanza, una maggiore efficienza e l’applicazione degli standard finanziari mondiali, sono i requisiti necessari per collegare il settore della microfinanza con i mercati finanziari globali. Tutto ciò rappresenta un buon esempio delle potenzialità che presentano le attività del GSDF.

 

I vantaggi della cooperazione.

L’UNDP costituisce la più grande componente operativa del sistema delle Nazioni Unite, con i suoi uffici in 135 paesi e con programmi operativi in 174 paesi. Ha 40 anni di esperienza di lavoro di campo nei paesi in via di sviluppo un quadro complessivo di rapporti fortemente articolato, con contatti governativi e istituzionali ai livelli più alti, dovuti ai suoi risultati positivi come partner di fiducia sia per i paesi in via di sviluppo che per i paesi donatori.

 

Il processo di attuazione del progetto GSDF

Il processo per il GSDF comprende due fasi, quella di definizione e quella operativa.

  1. Fase di definizione. Questa fase durerà da 10 a 12 mesi e porterà alla definizione e alla creazione dell’Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile. Il processo richiederà la partecipazione di rappresentanti ad alto livello delle imprese, che sarà conseguita attraverso un processo integrato con tre componenti:

  1. Interviste con le imprese;
  2. Processo di pianificazione dello scenario;
  3. Progetti pilota;
  4. Definizione del quadro istituzionale.

Obiettivo di tutte queste attività è:

partecipanti;

Le interviste sono discussioni approfondite con i rappresentanti ad alto livello delle imprese, dirette a comprendere le loro visioni, le loro priorità e le loro idee sulle potenzialità globali dei mercati emergenti e sull’economia globale, e per discutere su come le imprese possono contribuire alla realizzazione della visione del 2B2M. Le interviste costituiranno una importante fonte per le idee che dovranno dare una forma alle strategie e alle azioni della nuova Iniziativa.

Il processo è costituito da sentieri integrati diretti a definire la nuova iniziativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il processo per lo scenario non è volto rendere disponibile una previsione rigidamente fissata; esso tende piuttosto a contribuire a mostrare come le attuali tendenze e le sfide di oggi potrebbero determinare il mondo di domani. E’ anche concepito per fornire un quadro di riferimento per le discussioni e permetterà di verificare le ipotesi e di porsi domande del tipo: Quali saranno gli effetti dell’inserimento nell’economia di mercato di due miliardi di persone, che riescono a raddoppiare o a triplicare il loro reddito?

Come tali cambiamenti potrebbero modificare i bilanci delle imprese? Quali prodotti e servizi saranno necessari? Cosa succederebbe se questi due miliardi di persone continuassero a restare escluse dall’economia di mercato?

I Progetti Pilota. Numerosi progetti pilota saranno avviati per servire come esempi di come iniziative congiunte tra imprese e l’UNPD possono creare valore aggiunto ai tradizionali metodi diretti a far acquisire potere in termini economici alle persone povere. I progetti pilota dovrebbero contribuire a formulare una strategia complessiva per creare opportunità economiche sostenibili per i poveri e che sarà sviluppata insieme alle imprese partecipanti.

Il quadro istituzionale. Attraverso le informazioni provenienti dalle interviste e dal processo di pianificazione dello scenario, e utilizzando delle consulenze legali, emergerà il quadro istituzionale dell’Iniziativa.

II. Fase operativa. Questa fase inizierà con il lancio del GSDF e con un appello ai capitali provenienti dalle imprese globali.

Gli esperti del progetto.

L’UNDP ha dato inizio al processo e contribuisce con propri esperti al gruppo che guida il progetto, diretto da Henry Jackelen, Direttore del Programma di Sviluppo del Settore Privato dell’UNDP (PSDP) e da Andrei Marcu, responsabile del Progetto GSDF. Con essi collaborano come partner strategici Bo Ekman e il gruppo di suoi esperti del NextWork e Theodore C. Sorensen e associati dello studio Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison, che fungerà anche da consulente per gli aspetti legali.

 

Un gruppo di consulenti ad alto livello formulerà indicazioni di carattere strategico sui diversi aspetti dell’attuazione durante tutto il periodo di realizzazione del progetto:

Juan Rada, The Environmental Partnership.

Bjorn Stigson, World Business Council for Sustainable Development.

Jane Nelson, Prince of Wales, Business Leaders Forum.

Nicholas Sonntag, Stockholm Environment Institute.

Bob Tucker, Council of South African Banks.

Geoffre H. Lipman, World Travel & Tourism Council.

Maria Livanos Cattaui, International Chamber of Commerce.

 

Incontro dei gruppi principali

del Progetto GSDF (1-2 settembre 1998,New York)

Lista provvisoria degli invitati:

  1. Imprese partecipanti

  1. ABB Group (Svezia-Svizzera)
  2. AT&T (USA)
  3. Citibank (USA)
  4. Cultor Corporation (Finlandia)
  5. ESKOM (Sudafrica)
  6. IKEA International (Svezia)
  7. LM Ericsson (Svezia)
  8. Owens Corning (USA)
  9. Rio Tinto (Inghilterra)
  10. Statoil (Norvegia)
  11. Telia AB (Svezia)

  1. Rappresentanti residenti dell’UNDP
  2. Gilberto Flores, Argentina

    Walter Franco, Brasile

    Brenda Gael McSweeney,india

    Sarah L. Timpson, Filippine

    Joceline Bazile-Finley, Costa d’Avorio

  3. Consulenti ad alto livello del GSDF
  4. Geoffrey H. Lipman, World Tourism & Travel.

    Maria Livanos Cartaui,International Chamber of Commerce.

    Jane Nelson, Prince of Wales Business Leaders Forum.

    Nick Sonntag, Stickholm Environment Institute

    Bjorn Stigson, World Business Council for Sustainable Development

    Bob Tucker, Council of South African Banks

  5. Esperti del progetto GSDF

Henry Jackelen, Direttore del PSDP

Andrei Marcu, Direttore del GSDF

Bo Ekman, NextWork-Ekman

Dag Noren, NextWork-Ekman.

Juan Rada, Oracle

Casper Sonesson, PSDP/UNDP

Peter Osberg-Jensen, PSDP/UNDP.

 

 

 

 

 

MEMORANDUM

A: Direttori degli Uffici Regionali

Da: James Gustave Speth

Cc: Bruce Jenks

Data: 15 giugno 1998

Oggetto: Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile

Sono lieto di potervi riferire che l’Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile che vi è stata presentata alla riunione del Comitato Esecutivo del 13 febbraio sta procedendo con molta rapidità. In meno di quattro mesi dal momento della sua presentazione, gli esperti del Programma per lo Sviluppo del Settore Privato hanno realizzato notevoli progressi all’interno del gruppo delle imprese globali. Oggi undici imprese hanno formalmente accettato di diventare sponsors del progetto. Il nostro obiettivo di averne come minimo venti sembra possa essere facilmente conseguito nei prossimi mesi.

Come vi ricorderete, a queste imprese è stato chiesto di partecipare insieme a noi allo sviluppo di un nuovo strumento che verrà presentato nel primo trimestre del 1999. Questa iniziativa costituirà uno strumento per mobilitare risorse (umane, finanziarie e tecniche) per ampliare il lavoro dell’UNDP in

tutto il mondo nelle aree che costituiranno il nostro comune piano di lavoro.

Le risposte contenute nelle interviste, molte delle quali si sono svolte al livello dei Dirigenti Esecutivi, sono state molto incoraggianti. Analogamente incoraggiante è stata la risposta di protagonisti ad alto livello, come ad esempio Maurice Strong e il presidente del World Business Council for Sustainable Development, Bjorn Stigson, che fin dall’inizio ci hanno dato il loro entusiastico sostegno.

Ora noi siamo in una fase delicata dello sviluppo del GSDF. Sono anche lieto di rilevare che stiamo pianificando una serie di progetti pilota, che serviranno per dimostrare alle imprese come dovrebbero funzionare le future "iniziative comuni". Vi scrivo per chiedere a ciascuno di voi di voler incontrare Henry Jackelen e Andrei Marcu, dirigenti del GSDF, per discutere con loro la situazione dell’iniziativa e per decidere come le attività in corso o programmate e se possibile delle nuove attività nelle vostre regioni potrebbero trarre dei vantaggi dal GSDF.

Questa iniziativa globale ha un ruolo centrale nel nostro tentativo di impegnare il settore delle imprese. Dirigenti ad alto livello riconoscono il carattere nodale delle operazioni dell’UNDP e il nostro globale.

Le indicazioni sono che essi hanno molto gradito il GSDF. Il Segretario Generale ha detto chiaramente di vedere con favore gli sforzi del sistema delle Nazioni Unite per lavorare con le imprese .Da questo punto di vista vi vogliamo chiedere di considerare il GSDF come un partner essenziale nei vostri sforzi di entrare in contatto con il settore delle imprese. I principali effetti positivi del nostro successo saranno la nostra che sarà in condizioni di utilizzare il GSDF come diretto sostegno nonché come un modello per i loro ulteriori sforzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi quattro linee di lavoro devono essere considerate come attività integrate che hanno tutte un obiettivo fondamentale, che è quello di determinare, attraverso un processo consultivo, qual è il modo migliore per realizzare la visione del 2B2M/2020, cioè il tentativo di "inserire due miliardi di persone povere nell’economia del mercato globale entro l’anno 2020".

Sarà particolarmente apprezzata la vostra assistenza in uno dei settori sopra indicati e cioè quello dei progetti pilota. I progetti pilota dovrebbero svolgere un ruolo particolarmente importante nel determinare il valore aggiunto della collaborazione e nel produrre esperienze concrete su come la collaborazione tra l’UNDP e le imprese coinvolte potrebbe funzionare, su quali sono gli ostacoli da superare, ecc.

Tutto ciò svolgerà evidentemente un ruolo particolarmente importante nella definizione della nuova Iniziativa, perché chiarirà anche se ambedue le parti possono farla funzionare all’interno delle finalità e degli obiettivi, come pure dei vincoli, che ciascuna di esse ha.

La vostra assistenza, e quella di alcuni uffici di paesi selezionati, sarà cruciale per tutti questi motivi, e io vi sarò molto grato se vorrete incontrare Mr. Jackelen, Mr. Marcu e me, possibilmente durante il mese di agosto, per vedere come si può procedere su questo lavoro. Abbiamo programmato un incontro di discussione molto libera il giorno 2 settembre a New York, con le imprese partecipanti, i consulenti ad alto livello del GSDF e con pochi, selezionati rappresentanti residenti.

Noi abbiamo avuto delle discussioni preliminari negli uffici in Brasile, nelle Filippine, in Messico e in India, per quanto riguardava la loro eventuale partecipazione all’incontro del 2 settembre speriamo di avere tutto il vostro sostegno a tale proposito. Scopo di questo incontro è di avviare la parte più concreta del processo di attuazione del GSDF e di fare del "brainstorming" sui possibili Progetti Pilota.

Vi allego, per una maggiore facilità di riferimento, copia del Memorandum inviato dagli Amministratori e un sintetico schema del progetto GSDF.

Contatterò il vostro ufficio per organizzare l’incontro.

Con i miei migliori saluti.

 

 

 

Linee guida preliminari per i Progetti Pilota del GSDF.

Un certo numero di progetti pilota (5-10) saranno avviati durante la fase di fattibilità del GSDF. Lo scopo dei progetti pilota è di dimostrare, attraverso attività concrete sul terreno, realizzate congiuntamente dall’UNDP e dalle imprese partecipanti, il valore aggiunto e gli effetti benefici delle azioni comuni.

Una priorità molto alta sarà attribuita allo sviluppo di progetti pilota in collaborazione con le imprese partecipanti. Un incontro separato , dedicato solo allo sviluppo dei progetti pilota, sarà organizzato per l’avvio con i rappresentanti delle imprese partecipanti e con i rappresentanti residenti dell’UNDP. Inoltre le interviste realizzate con le imprese saranno utilizzate per una ulteriore definizione e successivi sviluppi delle idee relative ai progetti pilota.

E’ previsto che i progetti pilota costituiscano parte integrante del Processo di Pianificazione dello Scenario e siano inseriti nei futuri sviluppi della strategia del GSDF.

Anche se i progetti pilota dovranno essere sviluppati in primo luogo sulla base di idee e iniziative delle imprese, idee di progetto saranno presentate pure dall’UNDP. Di seguito sono presentate alcune proposte di criteri per la selezione e l’approvazione dei progetti pilota:

I progetti pilota dovrebbero essere finanziati congiuntamente dall’UNDP e dalle imprese partecipanti.

I progetti pilota saranno continuamente monitorati durante tutta la fase di attuazione, e uno studio di valutazione sarà realizzato al fine di evidenziare tutte le esperienze fatte.

 

 

MEMORANDUM PER GLI UFFICI

A: Thelma M Awori, Assistente Amministratore e Direttore Regionale Africa

Fawaz Fakeladeh, Assistente Amministratore e Direttore Regionale Stati Arabi

Nay Utan, Assistente Amministratore e Direttore Regionale Asia e Pacifico

Anton Kiritideriakis, Assistente Amministratore e Direttore Regionale Europa e Commonwealth degli Stati Indipendenti

Fernando Zumbado, Assistente Amministratore e Direttore Regionale America Latina e Caraibi

Cc: Bruce Jenks, Vice Assistente Amministratore e Direttore dell’Ufficio Pianificazione del BPRM

Da: Elmi Watanabe, Assistente Amministratore e Direttore dell’Ufficio Politiche di Sviluppo

Oggetto: Progetto GSDF sull’Iniziativa per lo Sviluppo Globale Sostenibile

 

A seguito della presentazione del Progetto GSDF al Comitato Esecutivo del 13 febbraio 1998, colgo l’opportunità di presentarvi un breve aggiornamento del progetto e per chiedere la vostra assistenza nella prossima fase critica del progetto.

Sono lieto di rilevare che il progetto ha continuato a procedere in modo soddisfacente dopo il mese di febbraio, data alla quale 11 imprese internazionali di grande importanza avevano deciso di collaborare con l’UNDP in questa iniziativa, mentre altre 19 stanno attualmente discutendo la loro partecipazione. Le imprese che hanno confermato la partecipazione sono:

  1. ABB ( Svezia-Svizzera )
  2. Citibank (USA)
  3. A:T&T (USA)
  4. Owens Corning (USA)
  5. Cultor Corporation (Finlandia)
  6. ESKOM (Sudafrica)
  7. Telia AB (Svezia)
  8. IKEA International (Svezia)
  9. LM Ericsson (Svezia)
  10. Statoil (Norvegia)
  11. Rio Tinto (Inghilterra)

Da quando Andrei Marcu, Direttore del Progetto GSDF, è entrato nell’UNDP alla fine di febbraio, le principali attività svolte sono state:

Attualmente , il Comitato dei responsabili del progetto è costituito dai seguenti membri:

James Gustave Speth, Presidente

Maurice Strong, The Earth Council

David Buaccelli, Dow Chemical Corporation

Goran Lindahl, ABB Group

Hanno accettato di contribuire al Progetto GSDF come Consulenti Senior:

Jane Nelson, Direttore di ricerca e delle politiche, Prince of Wales Business Leaders Forum

Bjorn Stigson, Presidente, World Business Council for Sustainable Development

Maria Livanos Cattaui, Segretario Generale, International Chamber of Commerce

Nicholas Sonntag, Direttore Esecutivo, Stockholm Environment Institute

Geoffrey Lipman, Presidente, World Travel & Tourism

Bob Tucker, Presidente, The Council of South African Banks

Dopo il primo incontro del Comitato Direttivo del 16 luglio 1998, il Progetto è entrato in una fase caratterizzata dall’inizio di tutte le singole attività previste, che culminerà con il Seminario di Lancio della nuova Iniziativa, all’inizio del mese di giugno 1999. Come vi ricorderete, le fasi del Progetto GSDF sono due: la fase di fattibilità che terminerà a giugno 1999, quando sarà lanciata la nuova Iniziativa, e la fase operativa che sarà avviata subito dopo.

La fase di fattibilità del Progetto GSDF è costituita da quattro componenti:

  1. Interviste con le imprese
  2. Pianificazione dello Scenario della visione 2B2M
  3. Progetti Pilota
  4. Definizione della nuova Struttura