SDEBITARSI, MA PER DAVVERO | . |
Per ogni
dollaro ricevuto, i paesi del Sud ne hanno pagati 13 al nord per far fronte
ai loro debiti.
Il governo italiano annuncia una riduzione di 3.000 miliardi del debito estero dei paesi poveri più indebitati. La Campagna Sdebitarsi mette in rilievo luci e ombre dell’iniziativa Il governo italiano ha approvato, a pochi giorni dall’anno giubilare, un disegno di legge che prevede una riduzione del debito estero per un valore di 3.000 miliardi a vantaggio dei paesi più poveri e fortemente indebitati. La Campagna 'Sdebitarsi', che da quasi tre anni esercita pressioni per ottenere la cancellazione del debito che opprime in maniera disumana i paesi in via di sviluppo, non può che vedere con favore l’iniziativa del Governo. Le informazioni disponibili oggi vogliono mettere in evidenza i limiti del provvedimento, per non alimentare illusioni e per non interrompere un percorso che è appena iniziato. Il governo non propone l'azzeramento del debito per i paesi più poveri ed altamente indebitati, compresi nell'iniziativa HIPC della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Il governo si prepara a dare seguito alle decisioni del summit dei G7 a Colonia (19 giugno 1999), in occasione del quale sono state introdotte alcune modifiche nell'iniziativa della BM e del FMI, proprio in considerazione della sua comprovata insufficienza. Anche con le attuali modifiche, l'impatto dell'HIPC non è adeguato all'esigenza di sollevare centinaia di milioni di persone dal fardello del servizio del debito, che, secondo nostre stime, dovrebbe ancora essere superiore ai 5 miliardi di dollari all'anno. La nuova HIPC, in particolare, non propone nessun concreto allontanamento dalle politiche di aggiustamento strutturale (SAP; ESAF) che sono state severamente criticate per il pesante impatto sociale. Con riferimento alla cancellazione del 100% dei crediti italiani verso alcuni Paesi dobbiamo ancora sottolineare i rilievi già sollevati precedentemente:
CANTA CHE TI PASSA IL DEBITO! Il Sanremo
del Nuovo Millennio si rinnova in maniera insolita ma ammirevole. Durante
la conferenza stampa per la presentazione dei tre conduttori dell'importante
e storica manifestazione canora, Fabio Fazio, Teo Teocoli ed il tenore
Luciano Pavarotti, hanno comunicato la loro adesione alla Campagna Internazionale
Jubilee 2000, rappresentata in Italia da "Sdebitarsi, per un Millennio
senza debiti", indetta per la cancellazione del debito dei paesi poveri.
Questo contributo da parte del mondo della musica assume un significato
rilevante, non solo perché Sanremo, seguito anche a livello internazionale,
funge da prezioso veicolo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica ma
anche e soprattutto perché, grazie al Giubileo gli occhi del mondo
sono puntati sull'Italia, che ha il preciso dovere di dare un segnale positivo
di cambiamento verso rapporti economici equi e sostenibili tra nord e sud
del pianeta.
LE SIGLE
B.M.- Banca Mondiale Agenzia delle Nazioni Unite creata a Bretton Wood nel 1944 allo scopo di raccogliere le risorse necessarie al finanziamento dei progetti di sviluppo e alla ricostruzione post- bellica. F.M.I.- Fondo Monetario Internazionale Agenzia responsabile per le operazioni del sistema finanziario internazionale. Prestatore di ultima istanza per l’economia mondiale, le cui concessioni creditizie sono vincolate a riforme strutturali nei paesi destinatari. ESAF- Enhanced Structural Adjustament Facility Si tratta di uno "sportello" potenziato per l’aggiustamento strutturale, ovvero la modalità attraverso la quale il FMI fornisce finanziamenti favorevoli a sostegno dei programmi triennali di aggiustamento macroeconomico. HIPC- Highly Indebted Poor Countries Iniziativa a favore dei paesi poveri fortemente indebitati, proposta nel ’96 da BM e FMI, che prevede una riduzione del debito dopo un periodo di istruttoria e di buona condotta: i Governi devono applicare i PAS (Piani di aggiustamento strutturale). SDEBITARSI- Campagna per un millennio senza debiti (parte della campagna internazionale Jubilee 2000), promossa a partire dal 1997 da una coalizione di organizzazioni laiche, religiose, del volontariato, della cooperazione e della società civile. |
. | ' | . |