La struttura del Bilancio
Entrate
Titoli Rappresentano le risorse
in base alla fonte di provenienza dell’entrata (tributaria, trasferita,
extratributaria, da indebitamento ecc.).
Categorie All’interno dei titoli
vengono individuate delle categorie in relazione alla diversa natura dell’entrata
(ad esempio: imposte, tasse, tributi speciali all’interno del titolo I
dedicato alle entrate tributarie).
Risorse Sono le unità
elementari del bilancio e specificano l’oggetto dell’entrata (ad esempio:
Ici, Tosap, ecc).
Spese
Titoli Rappresentano la natura
delle risorse spese sulla base dell’orizzonte temporale di riferimento
(spese correnti, spese in conto capitale ecc.) Funzioni La rappresentazione
delle spese in chiave funzionale consente di rappresentare le diverse competenze
del comune individuando aggregati omogenei.
Servizi All’interno di ogni
funzione vengono individuati una serie di servizi in relazione alle spese
sostenute dai singoli uffici che gestiscono un complesso di attività.
Interventi Individuano le singole voci
di spesa (standardizzate) di ciascun servizio.
01
Relazione previsionale e programmatica
Indica gli obiettivi di un’amministrazione e i mezzi con i quali intende
raggiungerli. Sul versante delle entrate individua le fonti di finanziamento
e i relativi vincoli. Sul versante delle spese illustra i programmi e gli
eventuali progetti, con espliciti riferimenti a quelli indicati nel bilancio
annuale e pluriennale; rileva anche l’incidenza dei relativi costi sulle
previsioni di spesa.
Bilancio pluriennale Individua,
sulla base delle risultanze della relazione previsionale e programmatica,
l’ammontare di mezzi finanziari che l’ente prevede di destinare alla copertura
delle spese correnti e di investimento per ognuno degli anni che costituiscono
il periodo di riferimento del bilancio. La durata del periodo contemplato
nel bilancio pluriennale è pari a quello della regione di appartenenza
e in ogni caso non inferiore a tre anni.
02
Bilancio di previsione È
il documento che indica le entrate che si prevede di riscuotere e le spese
che si prevede di effettuare entro l’anno. Proprio per queste caratteristiche
a questo documento sono riconosciute funzioni di guida, di autorizzazione
e limite e più in generale di politica. Ogni comune deve approvare
il proprio bilancio di previsione entro il 31 ottobre di ogni anno, salvo
proroghe.
Bilancio consuntivo o Rendiconto
Questo documento va deliberato entro il 30 giugno dell’anno successivo
a quello di riferimento e rende conto delle entrate effettivamente incassate
e delle spese effettuate oltre che del "risultato di amministrazione" (vedi
sotto).
03
Risultato di amministrazione È
la differenza tra le somme incassate e quelle spese. È bene ricordare
che il bilancio pubblico viene "costruito" in pareggio, tuttavia la gestione
comporta degli sfasamenti tra il totale delle risorse acquisite e spese
in un singolo anno. Si producono così i cosiddetti "residui attivi"
e "passivi" (vedi sotto) e, più in generale, il saldo che è
appunto il risultato di amministrazione. Un saldo positivo darà
un "avanzo di amministrazione", che ha la valenza di una risorsa disponibile
straordinaria derivante dal precedente esercizio. Un saldo negativo darà
il "disavanzo di amministrazione".
Residui Sono poste contabili
che compaiono quando le entrate o le spese imputate nel bilancio di previsione
non si materializzano in entrate o uscite di cassa nel corso dell’esercizio.
Si parla di "residuo attivo" nel caso di una entrata accertata ma non ancora
riscossa o versata (art. 33 Dlgs 77/95); "residuo passivo" è una
spesa impegnata ma non ancora pagata (art. 34 Dlgs 77/95). Per questo i
residui sono indicatori di efficacia dell’attività di un’amministrazione.
04
Fondo di riserva È una posta
di bilancio che ha la funzione di aumentarne la flessibilità. Permette
di fronteggiare imprevisti mutamenti nei flussi di entrate e spese. L’art.
8 del Dlgs 77/95 prevede, a tal fine, l’iscrizione in bilancio di una somma
non inferiore allo 0,30 per cento e non superiore al 2 per cento del totale
delle spese correnti inizialmente previste. La competenza dell’utilizzo
di questo fondo è della giunta comunale, con obbligo di darne comunicazione
all’organo consiliare.
Servizi per conto di terzi Si
tratta di entrate e spese relative a servizi svolti per conto di altri
soggetti (Stato, regione, altri enti). Le previsioni e gli accertamenti
delle entrate devono essere equivalenti alle previsioni e agli impegni
di spesa.
05
|
Esercizio provvisorio La mancata
approvazione del documento di bilancio entro i termini previsti comporta
la gestione provvisoria dell’ente (art. 5 del Dlgs 77/95). Può configurarsi
in due modi. Se l’ente ha adottato il bilancio di previsione e, alla data
del primo gennaio successivo, l’organo regionale di controllo non l’ha
ancora approvato, il consiglio può deliberare l’esercizio provvisorio
per un periodo non superiore a due mesi sulla base del bilancio già
approvato. Nel corso del periodo provvisorio si possono autorizzare spese
nei limiti dei dodicesimi dell’ammontare totale previsto in bilancio, fatta
esclusione per le spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili
di frazionamento. Se invece, alla data del primo gennaio, è l’ente
a non avere adottato il bilancio di previsione, la gestione provvisoria
è consentita nei limiti degli stanziamenti previsti nell’ultimo
bilancio approvato. In questo caso sono consentite soltanto le operazioni
necessarie a evitare gravi danni patrimoniali all’ente.
[a cura di Pierangelo Spano, Ires
Veneto]
|