DATA: 7 MAGGIO 1997

CORSO ReTe 3

POLO DI GENOVA

DOCENTI : MARIO PILOSU , ANGELA BOTTO , ANGELA BASILE , MARIA ANGELA CROTTI , ANNA ROSA FONDELLI , ROSANNA GORICCHI .

DESTINATARI

STUDENTI BIENNIO ( DA 1 A 3 PER MACCHINA )

SOFTWARE

DA WIND WORD 2 IN SU- FLOW CHAR

(es. Easy Flow 5.8)

OBIETTIVI

COMPRENSIONE DI UN TESTO SCRITTO ATTRAVERSO LA SCHEMATIZZAZIONE DELLE SUE STRUTTURE LOGICHE PER MEZZO DI UN DIAGRAMMA DI FLUSSO .

PREREQUISITI

CAPACITA’ DI INDIVIDUARE : IDEA CENTRALE , UNITA’ INFORMATIVE DI BASE , NESSI TRA SEQUENZE , TIPOLOGIA E GERARCHIA DEI NESSI

DESCRIZIONE ESERCITAZIONE

IL LAVORO SI SVOLGE IN AULA E IN LABORATORIO

PER LA U.D.1 E’ INDIVIDUALE , NELLE ALTRE PREVEDE UNA DIVISIONE IN PICCOLI GRUPPI

OPERAZIONI DELL ‘ INSEGNANTE

FORNISCE I MODELLI E GLI STRUMENTI . GUIDA L’ATTIVITA’

OPERAZIONI DELLO STUDENTE

ANALIZZA E PRODUCE

TEMPI

5-6 ORE

VERIFICA

U.D.4 - ATTIVITA’ 3

 

 

 

 

Dal testo allo schema logico

Obiettivo: Comprensione di un testo scritto attraverso la schematizzazione delle sue strutture logiche per mezzo di un diagramma di flusso

 

U.D.1

Abilità attivate

Attività

Contenuti

Strumenti

Modalità

Tempi

Individuazione idea centrale

1. Lettura integrale individuale e segnalazione scritta dell’idea centrale

Testo espositivo storico A

Manuale di storia o fotocopie di testi storiografici (max. 1 cartella)

Attività individuale

 

Individuazione unità informative di base

2. Divisione in sequenze

 

 

 

 

Individuazione idea centrale di ogni sequenza

3. Titolazione a margine

 

 

 

 

Individuazione nessi tra sequenze e all’interno delle singole sequenze

4. Evidenziare o segnalare i nessi espliciti o sottintesi

 

 

 

50 min.

Individuazione tipologia nessi

5. Indicare la categoria cui appartengono i vari nessi

 

 

 

 

Individuazione gerarchia tra nessi

6. Evidenziare graficamente l’importanza relativa dei nessi

 

 

 

 

 

 

 

U.D.2

Abilità

Attività

Contenuti

Strumenti

Modalità

Tempi

Individuazione gerarchia tra sequenze

1. Composizione scaletta

Testo espositivo storico A diviso in sequenze

Programma Word (struttura)

Lavoro individuale o a gruppo

50 min.

U.D.3

Abilità

Attività

Contenuti

Strumenti

Modalità

Tempi

Saper leggere una relazione lineare semplice

1. Lettura di una sezione di un grafico

testo espositivo B

Porzione di diagramma a blocchi con rapporto logico esplicitato

Lavoro individuale o a piccoli gruppi

 

Individuare in un elenco il tipo di rapporto logico

2. Lettura di una sezione di un grafico e scelta del rapporto appropriato

testo espositivo B

Porzione di diagramma a blocchi con rapporto logico non esplicitato; elenco di tipi di rapporti logici

 

 

 

50 min.

Individuare il tipo di rapporto logico

3. Lettura di una sezione di un grafico e scelta del rapporto appropriato

testo espositivo C

Porzione di diagramma a blocchi con rapporto logico non esplicitato

 

 

 

 

U.D.4

Abilità

Attività

Contenuti

Strumenti

Modalità

Tempi

Saper leggere un insieme di relazioni complesse in forma di diagramma

1. Lettura di un diagramma a blocchi

Testo espositivo storico A

Diagramma a blocchi con rapporti logici esplicitati

Lavoro individuale o a piccoli gruppi

 

15 min.

Saper ricostruire rapporti e contenuti di un diagramma già noto

2. Completamento di un diagramma a blocchi

Testo espositivo storico A

Diagramma a blocchi incompleto

Flow chart

 

 

30 min.

 

 

 

Saper costruire un diagramma con rapporti logici e contenuti appropriati

3. Costruzione di un diagramma a blocchi

Testo espositivo storico D

Flow chart

 

 

120 min.

 

 

 

Testo espositivo storico A (Marchioro-Galetti)

Dal Comune alla Signoria

Nella seconda metà del Duecento e soprattutto nel corso del Trecento le città comunali dell’Italia centro-settentrionale furono scosse da gravi conflitti politico-sociali: lotte per il governo cittadino tra nobili e borghesi, tra "popolo grasso" e "popolo minuto", tra ceti magnatizi, tra fazioni. Vi furono contrasti sociali anche violenti, acuiti dalla crisi economica trecentesca e provocati dagli strati più poveri della popolazione urbana. In più, la situazione era peggiorata dalla costante minaccia di attacchi dall’esterno: da parte dei Comuni confinanti, dell’Impero, del papato. Di fronte a questa situazione di instabilità e confusione politica, nella maggior parte dei centri urbani i gruppi dirigenti cittadini lasciarono che del potere si appropriasse un solo individuo. Nacque così la Signoria: una forma di governo locale in cui il potere politico era accentrato nelle mani di una sola persona, che lo esercitava a vita e tendeva a trasmetterlo ai propri discendenti. Il trattatista politico Egidio Colonna, alla fine del XIII secolo, la considerava la migliore forma di organizzazione del potere politico nel suo "De regimine principum": "El Filosafo nel terzo libro de la Politica divisa sei maniere di signorie, de le quali le tre sono buone e l’altre sono malvagie. Apresso provaremo per quattro ragioni che la migliore signoria che sia si è quella d’un omo solo, quand’elli entende principalmente el bene comune; e ch’elli è maggiore utilità a la città ed ai reami ed a le provincie ched ellino sieno retti per un cotal signore che per più".

Pur avendo diverse origini, le Signorie cittadine ebbero alcuni caratteri comuni a tutte. In primo luogo, il signore non modificò, almeno in un primo tempo, le istituzioni pubbliche del comune dal punto di vista formale. Egli rivestì di solito una carica comunale; esercitò il suo potere controllando l’elezione delle magistrature del governo cittadino e favorendo persone a lui fedeli. Solo in un secondo momento la Signoria si sovrappose alle istituzioni comunali, con propri funzionari e un proprio apparato di potere.

In secondo luogo, il signore volle presentarsi come il garante della giustizia e della pace.

In terzo luogo, il signore attuò, in genere, una politica espansionistica, anche per appoggiare le borghesie cittadine che intendevano ottenere il controllo di zone sempre più vaste.

 

Testo espositivo storico B

La seconda rivoluzione industriale è favorita dalla produzione di carbone e acciaio

Il periodo tra il 1848 e il 1871 dell’organizzazione del lavoro e del sistema sociale registrò una seconda e più significativa trasformazione.

Per questo gli storici ne parlano come della seconda rivoluzione industriale.

Il processo di industrializzazione infatti superò i confini dell’Europa e coinvolse Paesi extraeuropei come gli Stati Uniti ed il Giappone. Tra il 1840 e il 1850 le industrie pesanti (meccaniche, metallurgiche e siderurgiche) subirono radicali cambiamenti dovuti all’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche, che resero possibili nuove produzioni: ad esempio la produzione dell’acciaio che fu enormemente facilitata dall’invenzione del forno Martin nel 1864, e finì per soppiantare il ferro. Fu proprio grazie al rinnovamento dei metodi di produzione che le industrie pesanti furono in grado di produrre di più e in minor tempo. L’aumentata produzione di carbone e acciaio permise la costruzione di linee ferroviarie in tutto il mondo. Nella seconda metà dell’Ottocento infatti lo sviluppo dei trasporti fu il settore dei trasporti fu il settore trainante dell’economia mondiale. La produzione industriale fu applicata a tutti i settori; in tal modo aumentarono le fabbriche e con esse i posti di lavoro.

Testo espositivo storico C

La crisi economica del 1929

Verso la fine degli anni venti la crescita dell’economia americana si arrestò bruscamente con gravi ripercussioni su tutto il mondo. Il primo settore a entrare in crisi fu quello agricolo: diminuì infatti la richiesta da parte dell’Europa di prodotti agricoli americani, così i contadini dovettero ridurre i prezzi e il loro tenore di vita si abbassò di colpo. Di conseguenza non poterono più acquistare i prodotti delle industrie né riuscirono a pagare i debiti che avevano contratto con le banche.

Le industrie che non riuscivano a vendere i loro prodotti entrarono in una crisi detta di sovrapproduzione. Enormi quantità di beni rimanevano invendute perché le famiglie americane impoverite non erano più in grado di acquistarli. Ciò determinò il fallimento di numerose imprese e banche. la crisi del settore industriale impaurì tutti quei cittadini che avevano investito i loro risparmi acquistando azioni in Borsa: per timore di perdere il loro denaro essi cominciarono a vendere in fretta e così in poco tempo il valore delle azioni diminuì finché non furono altro che carta. Il 24 ottobre 1929 alla Borsa di New York il valore delle azioni scese a un decimo delle quotazioni dei giorni precedenti. Ciò significò la rovina per milioni di risparmiatori, per le banche che avevano finanziato le imprese e anche per le industrie, che furono costrette a chiudere. Le città americane si riempirono di disoccupati miserabili che facevano ricorso alla pubblica assistenza per sopravvivere.

Nelle campagne i contadini affamati lasciavano le terre dando vita a forme di vagabondaggio. La crisi del ‘29 fece crollare la fiducia nel progresso illimitato del sistema industriale capitalista, fiducia che invece aveva caratterizzato i precedenti decenni.

U.D.3 - ATTIVITA’ 1

1. Lettura di una sezione di un grafico

Spiega il rapporto logico qui sotto esplicitato

Tra il 1840 e il 1850 le industrie pesanti (meccaniche, metallurgiche e siderurgiche) subirono radicali cambiamenti dovuti all’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche, che resero possibili nuove produzioni [...]. Fu proprio grazie al rinnovamento dei metodi di produzione che le industrie pesanti furono in grado di produrre di più e in minor tempo.


RINNOVAMENTO DEI METODI DI PRODUZIONE

causa / effetto

ð

AUMENTO E ACCELERAZIONE PRODUZIONE

U.D.3 - ATTIVITA’ 2

2. Lettura di una sezione di un grafico e scelta del rapporto appropriato

Individua il rapporto logico corrretto tra quelli sottoelencati:

Tra il 1840 e il 1850 le industrie pesanti (meccaniche, metallurgiche e siderurgiche) subirono radicali cambiamenti dovuti all’introduzione di importanti innovazioni tecnologiche, che resero possibili nuove produzioni: ad esempio la produzione dell’acciaio che fu enormemente facilitata dall’invenzione del forno Martin nel 1864, e finì per soppiantare il ferro


RADICALI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE NELL’INDUSTRIA PESANTE

 

ð

PRODUZIONE ACCIAIO FACILITATA DA INVENZIONE DEL FORNO MARTIN

U.D.3 - ATTIVITA’ 3

3. Lettura di una sezione di un grafico e scelta del rapporto appropriato

Individua il rapporto logico corretto tra le due sequenze

Il 24 ottobre 1929 alla Borsa di New York il valore delle azioni scese a un decimo delle quotazioni dei giorni precedenti. Ciò significò la rovina per milioni di risparmiatori, per le banche che avevano finanziato le imprese e anche per le industrie, che furono costrette a chiudere


24/10/1929 - CROLLO BORSA DI NEW YORK

ð

ROVINA PER RISPARMIATORI, BANCHE, INDUSTRIE

 

Modello per lo svolgimento dell’attività dell’U.D.2

Utilizzando la funzione "struttura" di Word, componi una scaletta da cui emrgano i rapporti gerarchici tra le varie sequenze del testo A

Modello esteso (con testo)

  1. Conflitti politico-sociali nella civiltà comunale
  2. Nella seconda metà del Duecento e soprattutto nel corso del Trecento le città comunali dell’Italia centro-settentrionale furono scosse da gravi conflitti politico-sociali:

    1. lotte per il governo cittadino tra nobili e borghesi,
    2. tra "popolo grasso" e "popolo minuto", tra ceti magnatizi, tra fazioni.
    3. Vi furono contrasti sociali anche violenti, acuiti dalla crisi economica trecentesca e provocati dagli strati più poveri della popolazione urbana.

    4. minaccia di attacchi dall’esterno
    5. In più, la situazione era peggiorata dalla costante minaccia di attacchi dall’esterno:

      1. Comuni, Impero, papato
      2. da parte dei Comuni confinanti, dell’Impero, del papato.
  3. Un solo individuo si appropria del potere.
  4. Di fronte a questa situazione di instabilità e confusione politica, nella maggior parte dei centri urbani i gruppi dirigenti cittadini lasciarono che del potere si appropriasse un solo individuo.

  5. Nacque così la Signoria:
    1. definizione
    2. una forma di governo locale in cui il potere politico era accentrato nelle mani di una sola persona, che lo esercitava a vita e tendeva a trasmetterlo ai propri discendenti.

    3. commento - fonte contemporanea
    4. Il trattatista politico Egidio Colonna, alla fine del XIII secolo, la considerava la migliore forma di organizzazione del potere politico nel suo "De regimine principum": "El Filosafo nel terzo libro de la Politica divisa sei maniere di signorie, de le quali le tre sono buone e l’altre sono malvagie. Apresso provaremo per quattro ragioni che la migliore signoria che sia si è quella d’un omo solo, quand’elli entende principalmente el bene comune; e ch’elli è maggiore utilità a la città ed ai reami ed a le provincie ched ellino sieno retti per un cotal signore che per più".

    5. caratteri comuni
    6. Pur avendo diverse origini, le Signorie cittadine ebbero alcuni caratteri comuni a tutte.

      1. In primo luogo,
      2. il signore non modificò, almeno in un primo tempo, le istituzioni pubbliche del comune dal punto di vista formale.

        1. Prima fase
        2. Egli rivestì di solito una carica comunale; esercitò il suo potere controllando l’elezione delle magistrature del governo cittadino e favorendo persone a lui fedeli.

        3. Seconda fase

        Solo in un secondo momento la Signoria si sovrappose alle istituzioni comunali, con propri funzionari e un proprio apparato di potere.

      3. In secondo luogo,
      4. il signore volle presentarsi come il garante della giustizia e della pace.

      5. In terzo luogo,

    il signore attuò, in genere, una politica espansionistica, anche per appoggiare le borghesie cittadine che intendevano ottenere il controllo di zone sempre più vaste.

    Scaletta del testo espositivo storico A (Modello sintetico)

  6. Conflitti politico-sociali nella civiltà comunale
    1. lotte per il governo cittadino tra nobili e borghesi,
    2. tra "popolo grasso" e "popolo minuto",
    3. minaccia di attacchi dall’esterno
      1. Comuni, Impero, papato
  7. Un solo individuo si appropria del potere.
  8. Nascita della Signoria:
    1. definizione
    2. commento - fonte contemporanea
    3. caratteri comuni
      1. In primo luogo,
        1. Prima fase
        2. Seconda fase
      2. In secondo luogo,
      3. In terzo luogo,