Esperienze/PC e lettere classiche/
PC e lettere classiche: inconciliabili?
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testo: Annarella Perra
mailto: AnnarellaP@Docenti.Org
dal sito: www.docenti.org
 È diventato sempre più difficile insegnare latino e greco: si è persa l'aura magica che circondava un tempo queste lingue e un po' tutti si chiedono che ci stiano a fare ancora, così lontane dal nostro presente e quasi destinate a scomparire.

Esse sembrano infatti inconciliabili con le nuove dimensioni del sapere che si stanno delineando anche grazie allo sviluppo delle tecnologie più avanzate.

Già da alcuni anni, nella mia esperienza (non troppo lunga) di insegnante di lettere classiche ho visto cambiare tante cose e, in primis, la disponibilità dei ragazzi, non sempre ricettivi, forse distratti da stimoli e interessi molteplici, da modelli di identità e di comportamento che si trasformano velocemente. Ho dovuto fare i conti con una difficoltà crescente nell'avvicinarsi a contenuti culturali per loro un po' astratti e lontani dalla vita quotidiana, oltre che con un patrimonio di conoscenze sempre più frammentario e insufficiente.

Anche per queste ragioni, mi è sembrato che, per salvaguardare un patrimonio culturale fondamentale, ma che richiede modalità di fruizione più attuali, fosse utile avvalersi delle nuove tecnologie, nonostante le dichiarazioni di "incompatibilità" che mi arrivavano da più parti.

Del resto, anche quando non ce ne accorgiamo, ci serviamo di una comunicazione multimediale, fatta di immagini, suoni, parole e gesti. Le nostre fonti culturali e di informazione sono pervase dalla multimedialità. Ciononostante, la scuola si è aperta solo di recente all'utilizzo delle nuove tecnologie nei percorsi didattici.

I giovani fruiscono quotidianamente di un tipo di comunicazione (televisiva e radiofonica) fatta di suoni, immagini e testi; se con il computer possono creare scenari comunicativi loro congeniali, non sembra ragionevole negare la possibilità che essi si avvicinino per questa via anche alle materie di studio. I PC sono mezzi di comunicazione, ma anche di produzione di contenuti. Proprio la produzione, la creazione di qualcosa, è oggi più che mai auspicabile nell'istituzione scolastica, laddove lamentiamo un notevole calo di partecipazione al dialogo educativo da parte di generazioni di studenti mediamente demotivate.

Questo significa rendere soggetti attivi gli allievi, in un processo di apprendimento che sia in maggiore sintonia con la loro esperienza di vita e con il mondo che ci circonda.

Accettando la scommessa di fare latino e greco con il computer, ho presentato un progetto didattico educativo per l'a. s. 1997/98 (su un'area di progetto ricavata in ore specifiche all'interno della maxisperimentazione "Brocca"): 1 ora settimanale per l'intero anno scolastico, da ottobre a giugno. Ne è scaturito un ipertesto mutimediale intitolato "Ade" ed elaborato da una classe quinta "Brocca" sotto il mio coordinamento. Un dimostrativo di Ade è presente in questo sito.


Nel corso dell'intero anno scolastico, gli studenti hanno lavorato in laboratorio alla creazione di file testuali sull'oggetto di studio prescelto, l'oltretomba nella classicità e i relativi personaggi mitologici. Hanno poi reso multimediali questi documenti mediante l'inserimento di immagini e suoni. Hanno imparato a utilizzare software e periferiche, hanno costruito mattone su mattone un "edificio" elettronico partendo dalle fondamenta. Il prodotto finito è appunto l'ipertesto "Ade".

Il tutto è stato alla fine assemblato e riversato su un CD ROM che rappresenta, nel suo variegato e multiforme aspetto (imperfezioni comprese), la totale partecipazione, l'impegno e l'entusiasmo di ventun ragazzi, un'intera classe.

È stata un'esperienza interessante che ha gratificato gli allievi, impegnati contestualmente nello studio dei testi latini e greci in lingua originale (spesso con lettura e traduzione a video) e insieme in attività informatiche di sviluppo (uso dello scanner, ricerca e inserimento di file musicali ecc.).

Così i ragazzi hanno visto nascere tra le proprie mani un oggetto originale e personale, espressione della loro sensibilità e dell'amore per la classicità. L'insegnante con questo lavoro ha voluto dimostrare che PC e lettere classiche non sono nemici, anzi possono incontrarsi e addirittura convivere pacificamente.

Allora: latino e greco, quale futuro?

La nostra esperienza ci ha mostrato che, se raccogliamo la sfida delle nuove tecnologie che esercitano un fascino irresistibile sulle giovani generazioni, anche l'insegnamento delle lettere classiche può essere liberato di quella connotazione austera che spesso allontana gli studenti, per diventare un buon compagno di viaggio nel passaggio al terzo millennio.
 
 

Scheda di elaborazione dell'ipertesto multimediale "Ade"


Modalità

La realizzazione di ipertesti o di altri materiali multimediali presuppone una programmazione ben definita. È necessario infatti progettare tutte le fasi del percorso che si intende seguire: dagli strumenti ai tempi, dal materiale didattico agli obiettivi. Nulla può essere lasciato al caso, anche se poi in itinere, ovviamente, non mancano aggiustamenti. Un buon progetto facilita la riuscita del lavoro e tutela l'insegnante.

Per quanto mi riguarda, ho scelto di realizzare il progetto in laboratorio per un intero anno scolastico, data l'ampiezza del tema affrontato (un intero percorso didattico interdisciplinare). I ragazzi ogni sabato per un'ora, utilizzando una sorta di area di progetto in cui sviluppare tutti i lavori, preparavano i documenti al computer dopo che i testi erano stati oggetto di studio in classe o viceversa.

Questo impegno è stato integrato nell'attività didattica curricolare, poiché è molto importante che questa preveda percorsi specifici di approfondimento.

Il lavoro più consistente è stato il reperimento del materiale: ricerca dei testi che fossero in linea con il programma da svolgere, immagini pertinenti e suoni che evocassero un'atmosfera adeguata.

Molto tempo ha richiesto infine l'elaborazione completa del prodotto, che a volte ha presentato inevitabili problemi tecnici e logistici.

Tutta la produzione personale dei ragazzi è stata di volta in volta salvata su floppy e, alla fine, assemblata e memorizzata in un CD ROM.
 

Tempi di realizzazione

1 ora settimanale (4 ore circa mensili)

inizio: fine ottobre 1997

completamento: maggio/giugno 1998

durata totale: 7 mesi circa
 

Strumenti

PC: 1 ogni due studenti

scanner: 1

software: Corel Draw 6 e 7, Front Page 98, Word 97/html.

materiale: floppy, CD ROM, riviste e libri vari.
 

Per realizzare prodotti multimediali nella scuola è necessario utilizzare strumenti specifici, che possono variare a seconda delle scelte di acquisto da parte dell'istituto o in base alle conoscenze personali di HW e SW.

In particolare, è fondamentale che l'istituzione scolastica sia dotata di un laboratorio in cui possano lavorare a una singola postazione non più di 2 studenti (è chiaro che nei casi di lavoro di gruppo essa verrà usata da più persone). L'ideale sarebbe una postazione per allievo.

Occorre che nei PC sia installato un sistema operativo facilmente utilizzabile dai ragazzi, soprattutto nella gestione della videoscrittura per preparare i file di testo. La classe da me coordinata ha utilizzato Word 97.

Una volta completata la stesura dei testi, per l'inserimento di oggetti vari si procede con applicativi diversi. Per le immagini, qualora non si abbiano a disposizione CD o immagini reperite in rete, si provvede alla scansione di materiale fotografico attraverso lo scanner, strumento ormai indispensabile. Lo scanner funziona in genere con un software fornito in dotazione dalla casa produttrice, oppure con altro SW ad hoc. La mia scuola ha acquistato Corel Draw e i ragazzi usano Corel Photo Paint per l'acquisizione delle immagini. Una volta definito e ottimizzato, il materiale iconografico viene inserito nelle pagine insieme ai suoni (in formato mid).

Le pagine sono state salvate in html e con Front Page 98 è stato possibile realizzare frame, pulsanti d'azione e barre di scorrimento che rendono navigabile l'ipertesto.