Direzione didattica di Pavone Canavese |
(26.09.00)
Cicli, tricicli, CD
di Marco Guastavigna
Apprendo che secondo il il ministro della funzione pubblica Franco Bassanini gli
aumenti retributivi per gli insegnanti "devono essere collegati al possesso
del patentino europeo di alfabetizzazione informatica".
Le riflessioni sul riordino dei cicli
affrontano molti problemi, tra cui l'acquisizione a scuola di "competenze
tecnologiche" da parte degli allievi.
Sono convinto che proporre il modello della "patente informatica" - o magari di una qualche sua riduzione -
sia imboccare una strada profondamente sbagliata sia nel caso dei primi sia in quello dei
secondi.
Per maestri e professori esso è infatti assolutamente riduttivo rispetto al quadro molto più ampio di opportunità di
facilitazione e di arricchimento che le tecnologie di comunicazione attuali offrono ai
percorsi formativi che abbiamo più volte descritto su queste pagineWeb.
Per quanto riguarda poi i bambini, circa un anno fa ragionavo a proposito di cosa sia utile acquistare nella scuola di base;
in particolare affermavo qualcosa di cui sono ancora più convinto adesso: la necessità
di definire la competenza d'uso del calcolatore in termini cognitivi, centrati sugli
utenti, abbandonando ogni semplificazione "tecnocentrica", che parte dalla
macchina e dalle sue evoluzioni.
La "patente informatica"
declina capacità pre-professionali, certamente utili in certi settori del mercato del
lavoro, ma in gran parte inutili e/o improponibili nella scuola elementare e ancor più in
quella dell'infanzia. E non solo per i bambini ma anche per l'attività didattica dei
docenti.
Ho ancora adesso un buon ricordo del mio triciclo, usando il quale non ho conseguito
alcuna patente, ma, in un ambiente protetto e con un po' di attenzione da parte degli
adulti, ho per altro imparato a girare il manubrio, cominciato a saper valutare le
distanze, dosare la velocità, evitare gli ostacoli e così via. Così come rammento con
simpatia gli sforzi di mio nonno (che non ha mai avuto né voglia né bisogno di guidare
l'automobile) per insegnarmi prima ad andare in bicicletta in cortile e poi a rispettare i
segnali in strada.
Ho successivamente sviluppato il tema anche su carta (Insegnare, 1, 2000), in qualche conferenza e in numerosi incontri di formazione e lo ripropongo ora in due modi:
- una sintetica
definizione della competenza d'uso del calcolatore in termini cognitivi:
capacità di utilizzare sistemi di
rappresentazione
in modo finalizzato a obiettivi di
conoscenza e/o di azione,
e quindi di
capire e utilizzare correttamente le
proprietà degli oggetti immateriali,
elaborare e applicare regole
operative, funzionali, combinatorie,
comprendere e risolvere situazioni;
- la possibilità di farsi un'idea della grandissima quantità di programmi (di strumenti di rappresentazione finalizzati a obiettivi, tra cui ovviamente il gioco) disponibili per i bambini. Le scuole e gli insegnanti che lo desiderino potranno infatti, scrivendo alla redazione, ricevere un CD (*) su cui abbiamo raccolto, a fini esclusivamente culturali, numerosissimi strumenti dimostrativi, shareware, freeware, per la scrittura, il disegno, il gioco, l'esercitazione logica e matematica, ma anche per la navigazione protetta, la spedizione di posta elettronica o la realizzazione di mappe concettuali mediante un'interfaccia "bambina".
(*) per ricevere il CD è necessario inviare una richiesta scritta in busta chiusa allegando lire 5000 in francobolli a parziale copertura delle spese di riproduzione e spedizione (indirizzo a cui inviare la richiesta: Direzione didattica statale, via Vignale 2, 10018 Pavone Canavese - TO)