accomandolare. TB fanno l’ipotesi che si è sviluppato da "accomandare" come "am-mazzo-l-are"(=fare mazzi) da "mazzo"

accomodare. Corrisponde al latino "ac-commodare", che può essere variante di "commodare", da "commodus"(=comodo) e in questo modo il prefisso è vocale iniziale con la consonante eufonica.. Le voci italiane del gruppo possono essere autonome dal latino.

acconciare, acconcio e collegati. Per i dizionari "acconcio" dipende da "acconciare", che spiegano con "congiare" e con la "a" rafforzativa, seguita dalla consonante eufonica.. Si fa invece l’ipotesi che il verbo dipende dall’aggettivo, che si divide in "a-c-concio ed il tema "conci-" si spiega col significato originario della radice "k-k". Inoltre "acconcio" è originario sostantivo ed il suo significato reale primario si è conservato parzialmente nel latino "congi-us"(=congio o conzo, misura per liquidi), che in origine doveva indicare entrambi i sessi, come è sottolineato da "ac-concio", i cui significati lessicali alludono soprasttutto al sesso maschile. Per l’ulteriore spiegazione si rimanda a "conciare". Forse non si può escludere che il prefisso è originario sostantivo.

accondiscendere. Verbo composto che suppone questo sviluppo: scend-ere, di-scend-ere,con-di-scen-ere, ac-con-di-scend-ere. Si fa l’ipotesi che le forme successive sono dovute allo smarrimento del significato reale della forma precedente. Così "scend-ere" è l’originario sostantivo in "k-n" usato come verbo ed il suo significato primario alludeva al rito amoroso-sessuale: il sesso maschile che scende in quello femminile. Smarrito questo significato, si ebbe "dik-scende"(=il sesso maschile che scende). Smarrito anche il significato reale primario di "di-scendere", si ebbe "con-discende"(= con o il sesso maschile che discende o scende). In "ac-con-discend-ere" il prefisso può essere vocale iniziale con la consonante eufonica e la voce è solo variante di "condiscendere"; ma non si può escludere che il prefisso "ac-" è sostantivo. Il significato di "acconsentire" (=permettere che si faccia qualcosa) si spiega con la metonimia: da "acco che scende" al desiderio del soggetto femminile perché "acco scenda" o invito al soggetto maschile perché faccia l’amore.

accone. Si divide bene in "a-c-cone" e si spiega col significato originario della radice "k-n" e con allusione al sesso femminile. Ma si può fare anche l’ipotesi di "acc-one", un accrescitivo del significato originario del monosillabo in "k".

acconfare. Si può dividere in "acco-n-fare", ma può essere anche variante di "con-fare" o "co-n-fare". Il significato di entrambe le voci suggerisce l’ipotesi che la voce di partenza era sostantivo e doveva essere "acco-n-fa" o "con-fa" o "co-n-fa", le due parti erano sostantivi e si aveva "i due sessi insieme", da cui "essere conforme".

.acconigliare. Antico verbo marinaresco che aveva il significato di "tirare i remi dall’acqua e farli rientrare per circa metà in modo che fossero tutti sporgenti dalla barca per l’altra metà e paralleli tra di loro". Si diceva anche "tessere i remi" e "intrecciare i remi". Per TB il verbo allude al fatto che i remi erano ritirati nelle relative bucherelle o caviglie come i conigli si ritirano nelle buche o tane. La spiegazione deve essere diversa e forse è suggerita da "tessere i remi" e da "intrecciare i remi". Il verbo "tessere" può alludere al fatto che tutti i remi formavano una specie di pettine di telaio per tessere ed in questo modo nella fantasia dei marinai medievali e antichi,in genere culturalmente molto emarginati,si presentava l’immagine del pettine del telaio e attraverso le relative fessure passano i fili per tessere; in altre parole tutti i remi formavano una specie di pettine e suggerivano l’immagine di tanti sessi femminili pronti a fare l’amore. In modo simile si spiega "intrecciare i remi". Siamo così ad "acconigliare"; ma prima si deve dire che il banco, sul quale sedevano i rematori più deboli,era detto "coniglia", che si spiega bene con la metonimia; nel parlare popolare gli individui apparentemente deboli o miti sono detti "conigli" ed in questo mdo il relativo banco dei rematori era detto "coniglia" perché vi sedevano "i conigli". Invece il verbo "acconigliare" non si deve spiegare col sostantivo marinaresco "coniglia", perché si riferiva a tutti i rematori ed era sinonimo di "tessere" e di "intrecciare". Il comando del capo della ciurma era "acconiglia! In altre parole il verbo si spiegava col signmificato originario della radice "k-n", usata come verbo e corrispondeva al verbo greco "kinèo"(= faccio l’amore), dal quale però la voce italiana è autonoma."

accontare e collegati.Si notino i significati dell’antico accontare": a) abboccarsi, accompagnarsi; b) narrare, informare, raccontare. Ma vedi anche i sostantivi "accontamento"(=abboccamento) , "accontanza"(=familiarità) e "acconto"(= amico,familiare). Per la spiegazione arbitraria dei dizionari vedi "rac-contare" e "contare". La voce di partenza è il sostantivo "a-c-conto": vocale iniziale, consonante eufonica e "conto", che si spiega col significato originario della radice "k-n" con la determinante perfettiva "t" e tale significato originario si è conservato analogicamente nel sostantivo greco "kontòs"(= palo, pertica, picca, ecc.).

acconto(=anticipazione di prestazione di denaro). Anche "a conto". Nel 13° secolo è documantata la variante "achontio", che per CZ è variante di "acconcio" nel significato di "vantaggio" o "beneficio" e dipendente da "acconciare". Ma vedi "acconciare", dove è detto che il verbo dipende da "acconcio", che si collega a "congio" e si spiega col significato originario della radice "k-k" ed in questo modo nel parlare popolare la voce doveva essere simile a "conca". In altre parole la voce si spiega come "acconto" nel significato di "amico" e di cui in "accontare".

accopita. .Sostantivo registrato da TB come nome di un’antica pianta medicinale,usata per la cura delle malattie nervose. La voce si collega bene al sostantivo greco "àkopon"(= rimedio fortificante) che non si spiega, come invece dice Rocci, con la "a" privativa e col significato lessicale di "kòpos"(=stanchezza); ma con la vocale iniziale e col significato originario della radice "k-p". Vedi anche il dialettale "copèta"(una specie di torrone) che si spiega, contrariamente a quanto possono suggerire i dizionari, col significato originario della radice "k-p", con la determinante perfettiva "t" e con allusione al sesso maschile in fase dinamica. Siamo così al principale rimedio contro le malattie nervose.

accoppare. Quando significa "coprire il tetto con i coppi" dipende dal significato lessicale di "coppo". Ma può significare anche "uccidere"; inoltre il verbo è presente nel modo di dire "t’accoppo", che per i dizionari è usato scherzosamente e dipende da "accoppare" nel significato di "uccidere". Quindi spiegano questo significato con "coppa" nel significato di "nuca" o parte posteriore del capo,dove i macellai battono il maglio quando uccidono i bovini. In questo modo "accoppare" nel senso di "uccidere" significa "colpire alla nuca il bovino". Spiegando "coppa" si vedrà che i significati di "nuca" e di "parte posteriore del capo" forse sono stati ipotizzati per spiegare "accoppare" nel significato di "uccidere". I macellai uccidono i bovini percuotendoli tra le corna e nessun dizionario indica tale zona con "coppo". La stessa cosa si deve dire per il significato di "nuca". Si ha "a-c-cop-p-are",dove il trema è "cop-", che suggeriscve l’ipotetico verbo "cop-are", testimoniato dal greco "kòp-to"(=percuoto, uccido,ecc.); in "copiopìa" vedi anche "kopiào"(= mi affatico)."Cop-" usato come verbo doveva alludere al battere o colpire nel rito amoroso-sessuale,al cui termine il sesso maschile "muore"(=è ucciso). Vedi anche "sin-cope". Segue che l’espressione "t’accoppo" può avere il significato reale derivato "ti do un colpo con la mano", ma precisando che in origine doveva significare "ti fotto".

accoppiare.Si spiega col significato originario di "coppia", variante letteraria di "cocchia", che si spiega col significato originario della radice "k-k". In alcuni dialetti il verbo è "accocchiare" o "accucchiare".

accorare e collegati.Si spiegano bene col signficato lessicale di "core"(=cuore); ma non si dimentichi che il significasto originario della radice "k-r" è un altro.

accorciare.Per i dizionari è dal non documentato latino parlato "ac-curtiare", dall’aggettivo latino "curtus"(=corto). Vedi anche "s-corciare" e "rac-corciare". La voce è autonoma dal latino, si spiega col significato originario della radice "k-r-k" e ci scopre che il latino "curtus" e l’italiano "corto" dipendono dalla stessa radice "k-r-k", della quale i temi "cort-" e "curt-" possono essere varianti.

accordare, accordo e collegati. Per i dizionari il sostantivo "accordo" dipede dal verbo che alcuni spiegano,per tutti i significati,con quello lessicale del latino "cordis"(=cuore) e pensano che sia stato ricavato da "con-cord-are", che spiegano con "cordis"(=cuore). Altri invece pensano che per i significati musicali delle voci del gruppo il tema si deve spiegare col significato lessicale di "corda"(= corda di uno strumento musicale). Si fa invece. L’ipotesi che le voci del gruppo sono di origine popolare e autonome da "con-cordare"; e si spiegano, per tutti i significati,con quello originario di "corda" indicato chiaramente, anche se con l’analogia, dal sostantivo italiano "cord-one" nel significato di "minchione" e dal sostantivo greco "kordè" nel significato di "salsiccia". Si aggiunge che il verbo "ac-cord-are" dipende da "ac-cordo", i cui significati si spiegano con la metonimia e con l’analogia.Cioè il sostantivo "corda" o "cordo" indicava entranbi i sessi e forse più particolarmente quello maschile ed i significati di "armonia" e simili nella cultura preistorica sottolineavano che l’armonia sociale era fondata sull’armonia sessuale o sulla serenità sessuale di tutti e non soltanto dei privilegiati, che potevano avere quante mogli volevano,lasciando digiuni gli emarginati.

Nei modi di dire "andare d’accordo" ed "essere d’accordo" la locuzione "d’accordo" forse in origine si spiegava con "al modo del cordo" con allusione alla funzionalità del sesso maschile.

accordellare e accordellato.Questo può essere anche sostantivo ed ha il significato di "accordo", ma in senso ironico e quasi dispregiativo, e si spiega con "accordellare"(=attorcere insieme due o più cordelle). Quindi il verbo non si spiega solo col significato lessicale di "cordella" ma anche con l’idea di "accordare"(=unire insieme in armonia).

accorgere, accorto e collegati. Di "accorgere" vi è la variante "corgere". Per i dizionari l’aggettivo "accorto" è originario participio di "accorgere", che fanno dipendere dal non documentato latino parlato "ad-corrigere", composto con la preposizione "ad" e il verbo "corrigere"(=raddrizzare). Quindi Zingarelli dice che il significato primario di "accorgersi" è "avvedersi" o "correggersi per aver veduto"(=dopo aver veduto), significato sconosciuto dagli altri dizionari, e mai nessuno ha usato "correggersi" con tale significato."Accorgersi di qualcosa" significa "avvertire o sentire che sta succedendo qualcosa" e "a-c-corg-ere" si spiega bene col significato originario della radice "k-r-k", che in origine doveva indicare entrambi i sessi

"Accorto" è originario sostantivo, che era usato anche come aggettivo e dagli scrittori fu usato come participio. I significati dell’aggettivo "accorto"(esperto, sagace,destro, scaltro,ecc.) alludono chiaramente al sesso maschile ed al relativo soggetto; ma in origine il sostantivo doveva indicare anche il sesso femminile, come è sottolineato dal sostantivo greco "kùrtos"(=gabbia, nassa). Vedi anche il verbo greco "korthùo"(=alzo, ergo, innalzo), i cui significati alludono però al sesso maschile.Da "accorto" dipende "accort-ezza"; invece "ac-corgi-mento" deve essere dalla radice "k-r-k" e prima di "ac-corg-ere".

accorpato. In Zingarelli questo aggettivo è detto di bestia incinta, di colonna ingrossata nella parte centrale e di muro con pancia. Si fa l’ipotesi che il secondo ed il terzo significato si sono sviluppati dal primo, che corrisponde a "in-cinta" e si spiega col signficato originario di "corpo". Vedi il verbo latino "corpor-are", usato da Ennio e da Accio col significato di "uccidere", che può essere analogico a "fare l’amore".

accorrere e accorso. Per i dizionari sono trascrizione delle corrispondenti voci latine "ac-currere" e "ac-cursus", che fanno dipendere dal verbo , che spiegano con la preposizione "ad"(=verso) e col significato lessicale di "curr-ere"(=correre). Si nota però che l’italiano "ac-correre" è usato anche col significato di "oc-correre" e di "soc-correre", che forse non si spiegano bene col significato lessicale di "correre". Inoltre si nota che il significato di questo verbo è, come quello di tutti i verbi,astratto e "corr-ere" deve dipendere necessariamente da un sostantivo concreto, che indicava oggetti o fenomeni che contengono l’idea di "occorre" o "è necessario" ed anche quella di "soccorrere" o "aiutare". Quindi si fa l’ipotesi che l’italiano "ac-correre" è autonomo dal latino ed il prefisso è,sia nel verbo latino che in quello italiano,vocale iniziale con la consonante eufonica; inoltre il latino "ac-cursus" e l’italiano "ac-corso" sono originari sostantivi e prima di "ac-currere" e "ac-correre". Ciò può essere sottolineato dal sostantivo latino "accursus"(=assalto), il cui significato si può spiegare con la metonimia del significato originario di "corso".

Anticamente esisteva l’esclamazione "accorr’uomo" o "a corr’uomo". Si spiega bene con "accorri uomo". Essendo però di antica origine popolare, forse non si deve escludere l’ipotesi che si spiegava col significato originario di entrambe le parti e la frase "griderò accorr’uomo" equivaleva a "chiamerò un uomo forte" o qualcosa di simile; quasi "griderò Dio"(=chiamerò Dio in aiuto)

accorsato. Aggettivo registrato da DEI come voce meridionale, relativa a un negozio con molta clientela. Lo stesso considera la voce originario participio di "accorsare", che non è documentato né usato. "Negozio accorsato" equivale a "negozio frequentato"(negozio nel quale si recano molti clienti), analogamente a una bella donna con la quale tutti vorrebbero fare l’amore. La voce,di recente origine popolare, può sottolineare che nel lessico popolare le parole nuove ubbidiscono a una legge di nascita molto antica: si collegano, anche al di fuori di ogni intenzione esplicita, al significato originario del sostantivo concreto di partenza, rappresentato dal tema, anche se tale sostantivo non è più usato col suo significato originario. Cioè "a-c-corsa-to" si deve spiegare col significato originario di "corsa", che nell’originario lessico popolare doveva indicare anche il sesso femminile.

accorto e collegati. Vedi "accorgere".

accosciare. I dizionari spiegano questo verbo con "piegarsi poggiando le gambe sulle cosce". Ma il verbo si trova anche col significato di "cedere" o "dare indietro", detto di soldati che non combattono più e fuggono. Si noti particolarmente il significato di "cedere". Il combattimento era pensato come una lotta, nella quale il maschio voleva costringere la femmina a fare l’amore: quando questa "cede" significa che "si presta" a fare l’amore. Cioè "accosciare" nell’originario parlare popolare doveva significare "aprire le cosce". La conferma può essere "accosciato" nel significato di"giacente". Nel verso 132 del canto 18 dell’Inferno di un’etera è detto che "ora s’accoscia ed ora è in piedi stante" ed in tale frase l’espressione "ora s’accoscia" si spiega meglio col significato indicato. Cioè "accosciarsi" si deve spiegare col significato originario di "coscia" ed il suo significato attuale di "piegarsi sulle cosce" si spiega col significato lessicale di "coscia", ma con allusione che un tale atto era una modalità di fare l’amore.

accostare, accosto e collegati. Per i dizionari la voce di partenza è il verbo "ac-cost-are", che spiegano con la "a" rafforzativa e col significato lessicale di "costa"(=costola, fianco). Per essi "accosto" è, come aggettivo e come avverbio, riduzione del participio "accost(at)o"; invece come sostantivo è il tema del verbo. Si fa invece l’ipotesi che le voci del gruppo dipendono dal sostantivo "ac-costo", dove il prefisso è vocale iniziale con la consonante eufonica e "costo" è variante dell’originario sostantivo "costa", dove si rimanda; e tale significato originario si è conservato parzialmente nel sostantivo greco "kùsthos"(=sesso femminile). Noti particolarmente "accostante" nel significato di "piacevole al gusto", che non ha nessuna relazione col significato lessicale di "costa"

accostolare e collegati. Non si spiega col significato lessicale di "costola", come invece suggeriscono i dizionari; ma con quello originario o in quanto "costo-la" si è sviluppato dal significato originario di "costa" e con allusione al sesso maschile.

accostumare e collegati. Non si spiega, come invece dicono i dizionari, col significato lessicale di "costume"; ma con quello originario.

accotonare, accotone e collegati. Il sostantivo maschile "accotone" da TB è registrato col significato di "l’accotonare" che è, per tutti i dizionari, la voce di partenza del gruppo e la spiegano col significato lessicale di "cotone". E’ invece il verbo che dipende dal sostantivo "ac-cotone", che si spiega col significato originario di "cot-one" o della radice "k-t" o del tema "cot-". Qui si aggiunge che "ac-coton-are" ci aiuta a scoprire meglio il significato originario di "cot-one". Il verbo è registrato con questi significati: a) arricciare il pelo ai panni di lana; b) imbottire, che i dizionari spiegano con "empire di cotone". Ma si leggano questi versi di un canto carnescialesco:

I vostri nuovi pesci

sol da un lato san far l’accotone,

dove "i vostri nuovi pesci" sono i nuovi compagni di vita che sanno fare l’amore solo da una parte: sanno essere "cot-one" solo in senso omossesuale;

Sempre sia nuovo il panno

che s’accotona o poco usato almeno,

"il panno" è l’individuo che deve fare l’amore o che deve accotonare, ed è importante che sia giovane o "nuovo" o "poco usato";

Ma quei panni che fieno

invecchiati, bisogna.....

cardargli ben, poi fargli accotonare.

"I panni invecchiati" sono gli anziani; se vogliono partecipare ad un’orgia carnescialesca si devono sottoporre a particolari trattamenti o devono "cardarsi bene".

Si ha che nell’originario parlare popolare "accotonare" era un verbo sessuale e poteva significare "fare l’amore" e "prepararsi a fare l’amore". Quindi "accotonare un panno di lana" non si può spiegare con "far diventare simile al cotone un panno di lana"; ma solo con "far diventare bello o gonfio un panno di lana", analogamente a far diventare dinamico il sesso maschile o a far diventare "cot-one" il "coto", che indicava primariamente i due sessi e quindi anche quello maschile. A sua volta "accotonare" nel significato di "imbottire" si spiega bene con "far diventare dinamico il sesso maschile" o anche con "mettere il sesso maschile in quello femminile".

accovacciare. I dizionari lo fanno dipendere dal sostantivo "covaccio", che forse non è documentato ed è spiegato come "covo". In questo modo il verbo ha il significato di "adagiarsi nel covo". In un’antica poesia, richiamata da TB, di cani, stanchi per la caccia,è detto "che alcuno per la via se n’accovvaccia", dove il verbo non si può spiegare col significato lessicale di "covo". Inoltre in alcuni dialetti "accovacciarsi" significa "piegarsi molto sui piedi". Cioè "accovacciarsi" si spiega come "covare", ma aggiungendo che il sostantivo di partenza è dalla radice "k-v"(=k-p), che indicava entrambi i sessi. In questo modo "accovacciarsi" allude alla gallina che fa l’uovo, analogamente alla donna come soggetto attivo in fare l’amore."

accovare. Corrisponde al latino "ac-cub-are"(=stare sdraiato), variante di "cub-are"(=stare sdraiato). Si preferisce pensare che gli italiani "cov-are" e "ac-covare" sono autonomi dal latino, anche se si spiegano nello stesso modo o secondo quanto si è detto per "accovacciare".

accozzare. Per alcuni studiosi dipende da "cozzare", anche se in genere i suoi significati sono diversi da quelli di "cozzare". Per altri dipende dal non documentaqto latino parlato "cocti-are", dal sostantivo "coctione-m"(=cozzone=sensale), che ha la variante "cocione-m" e forse indicava soprattutto il sensale dei matrimoni. Per la spiegazione adeguata si rimanda a "cozzare". Qui è sufficiente notare le le voci italiane del gruppo di "accozzare" sono di origine popolare e questo verbo nel parlare popolare doveva essere varianmyte di "cozz-are" e "s-cozz-are". Furono gli scrittori che li fissarono con tre significati diversi,analogici ai diversi aspetti del rito amoroso-sessuale: stare insieme(=accozzare), giocare o godere insieme(=cozzare=lottare) e allusione alla modalità del rito(=s-cozzare). Vedi particolarmente "accozzare" e "scozzare" nel lessico dei giocatori delle carte. Si aggiunge che i sostantivi accozza-glia", "accozza-mento" e "accozzo" sono prima di "accozzare" e la matrice del gruppo deve essere il sostantivo "ac-cozzo", che nell’originario parlare popolare doveva essere "ac-cozza" e doveva indicare entrambi i sessi. In questo modo i significati lessicali dei tre verbi si spiegano con la metonimia del significato originario del sostantivo "ac-cozza", dove il prefisso è vocale iniziale con la consonante eufonica. .

accreditare. Vedi "credito".

accrostellare. Si spiega col significato originario di "crosta".

accubito. L’esame di questa voce dimostra bene come gli studiosi alterano facilmente il significato delle parole popolari.Il sostantivo latino "accubitus", di cui la voce italiana è trascrizione, ha i significati lessicali di "lo sdraiarsi" o "il giacere" o "il mettersi a letto" e di "divano sul quale si sedeva stando a mensa". I dizionari lo considerano originario participio di "ac-cumbere" o "ac-cub-are"(=coricarsi, giacere, sedere, unirsi sessualmente), che spiegano col significato lessicale di "cubare"(=giacere, ecc.) e la preposizione "ad"(=vicino) e si ha "giacere vicino". Si deve invedce dire che "ac-cumb-ere" e "ac-cub-are" ripetono i significati di "cub-are" e il prefisso è vocale iniziale con la consonante eufonica.In questo modo il significato lessicale primario dei due verbi composti è quello di "fare l’amore" e si spiegano come gli italiani "ac-covacciare" e "ac-cov-are". Cioè il significato di "il giacere" del sostantivo latino "ac-cubit-us" è un significato astratto e si spiega con quello originario della radice "k-b" con la determinante perfettiva "t", con allusione soprasttutto al sesso maschile che "giace" in quello femminile.

accucciare. Da "cuccia", che i dizionari fanno dipendere dal francese "couche"(=parto), dal verbo "coucher"(=coricarsi), dal latino "collocare"(=collocare). Ma vedi anche l’altro sostantivo francese "couche"(=falda, strato). Si ha che il sostantivo francese è di antica origine popolare come l’italiano "cuccia", che è autonomo dal francese. Quando nel parlare quotidiano si dice a un cane "accucciati", questa espressione non significa "ritirati nella cuccia"; significa "accovacciati" o "rannicchiati"; ed il Manzoni nell’edizione definitiva di "I promessi sposi" sostituì "accucciato" al precedente "accosciato"(vedi "accosciare").Cioè anche se ora il significato originario si è smarrito completamente, "accucciarsi" doveva avere il significato primario di "fare l’amore" e quindi di mettersi nella relativa posizione idonea; e per il soggetto femminile il verbo significava "disporsi e stare ferma, che è il significato lontanamente conservatosi in "accucciati" quando è detto a un cane.In altre parole "ac-cucciare" dipende dal significato originario di "cuccia" o della radice "k-k", che in origine doveva indicare entrambi i sessi. Nello stesso modo si spiega il francese "couche".