Quadro fosforescente

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Eugenio Montale nasce a Genova il 18 ottobre 1896. Trascorre l'infanzia e la giovinezza tra la città natale e Monterosso. Frequenta le scuole tecniche e consegue un diploma di ragioniere. Intanto coltiva la sua bella voce di baritono prendendo le lezioni di canto, e compone le sue prime poesie.
Tra il 1917 ed il 1918 partecipa alla I Guerra Mondiale in fanteria.
Dopo ilo congedo rientra a Genova. S'accosta al gruppo di Piero Gobetti, nelle cui edizioni pubblica, nel 1925, Ossi di seppia. Nello stesso anno firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce e pubblica l'Omaggio a Italo Svevo, del quale avrà sempre un'altissima stima.
Nel 1926 si trasferisce a Firenze. Nel 1928 esce la seconda edizione d'Ossi di seppia e l'anno seguente diventa direttore del Gabinetto scientifico-letterario Vieusseux, un incarico che dovrà abbandonare nel 1938.
Frattanto Montale è entrato a far parte del gruppo di "Solaria" e frequenta il Caffè fiorentino delle "Giubbe Rosse". In tal modo ha occasione d'incontrare Salvatore Quasimodo e Mario Praz. Grazie a quest'ultimo, conosce l'opera di Thomas Stearns Eliot, e ne rimane tanto colpito da tentare la traduzione del poemetto Ash Wednesday. Nel 1932 pubblica La casa dei doganieri e altri versi.
Sempre a Firenze, il poeta incontra Drusilla Tanzi, che diventerà sua moglie, ed Irma Brandeis, che sarà la figura femminile protagonista delle Occasioni e della Bufera ed altro. Nel 1939 pubblica a Torino Le occasioni. In questi anni svolge un'intensa collaborazione con il quindicinale romano "Primato". Intanto s'aggravano le sue condizioni economiche.
Durante la II Guerra Mondiale, Montale appoggia la Resistenza. Alla fine del conflitto aderisce al Partito d'Azione. Nel 1946 comincia a collaborare al "Corriere della Sera"; nel frattempo, Montale assume anche l'incarico di critico musicale del "Corriere d'Informazione".
Nel 1956 pubblica La bufera e altro e Farfalla di Dinard, e riceve il Premio Marzotto.
Nel 1961 riceve la laurea honoris causa dall'Università di Milano, poi il Premio Internazionale Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei. Nel 1967 è nominato senatore a vita, e nel 1975 gli è conferito il Premio Nobel.
Al ricordo della moglie, morta nel 1963, il poeta dedica gli Xenia. Nel 1971 esce Satura e due anni dopo il Diario del '71 e del '72.
Alla pubblicazione del Quaderno di quattro anni, nel 1977, segue l'edizione critica completa dell'Opera in versi.
Negli ultimi anni Montale conduce un'esistenza appartata. Muore a Milano nel 1981.
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