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Filippo Tommaso Marinetti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1876. Compie i primi studi in Francia, concludendoli a Genova nel 1899. Si dedica completamente alla letteratura. Volontario durante il 1° conflitto mondiale, nel dopoguerra diventa uno degli esponenti pił autorevoli della cultura fascista. Muore a Bellagio nel 1944.
Dopo aver composto molte opere in francese, Marinetti nel 1909 scrive il Manifesto della letteratura futurista. Nel 1910 appare il romanzo Mafarka e il futurista. Del 1912 sono il Manifesto tecnico della letteratura futurista e l'antologia Poeti Futuristi. Altre sue opere sono: il romanzo Zang-tumb-tumb; Scelta di poesie, versi liberi, parole in libertą; Poemi simultanei futuristi; La grande Milano tradizionale e futurista; Una sensibilitą italiana nata in Egitto. Nel 1971 sono apparse le Poesie a Beny, dedicata alla moglie.
In Marinetti domina l'esaltazione della vita moderna, della velocitą e della violenza; il mito della cittą e del dinamismo s'accompagna ad una ripresa dell'ideale del superuomo. La sua poesia conosce successive fasi di sviluppo: dagli esordi giunge ad opere esplicitamente ideologiche. Fra queste compare il librello Guerra sola igiene del mondo, che auspica una rigenerazione del mondo attraverso la guerra.
Tutta la produzione di Marinetti porta il segno del culto del presente e della ricerca sperimentale. Nelle sue opere predomina prima una sintassi basata sulle iperbole e le metafore, poi dal paroliberismo radicale.
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