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La Seconda Guerra Mondiale inizia il 1° Settembre 1939, quando le truppe tedesche attaccano la Polonia. Il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania, il 5 Stati Uniti e Giappone proclamano la loro neutralità.
L'esercito polacco è del tutto impari ad un confronto con le forze armate naziste. Il 18 settembre la guerra tedesco-polacca è terminata; la carta vincente dell'esercito tedesco è stata l'uso congiunto dell'aviazione e dei carri armati. Il 17 settembre le truppe sovietiche iniziano l'occupazione della Polonia Orientale. Varsavia capitola il 27 settembre e i tedeschi attuano una politica d'occupazione brutale.
La Francia e la Gran Bretagna rimangono in passività militare: sul fronte occidentale per mesi e mesi non si spara un colpo. Chi prende l'iniziativa è l'Unione Sovietica, la quale il 30 novembre attacca la Finlandia; quest'ultima, il 12 marzo 1940 è costretta a firmare a Mosca la pace e a cedere all'Unione Sovietica l'Istmo di Carelia e la base navale di Hangö.
Il 9 aprile 1940 Hitler occupa Danimarca e Norvegia. Il giorno dopo ordina alle armate tedesche d'iniziare l'offensiva ad occidente contro la Francia e le truppe britanniche.
L'attacco è condotto secondo i criteri della guerra lampo. Forze corazzate mobili e fanteria motorizzata devono aprire la strada; seguirà la fanteria; gli aerei sono impiegati come artiglieria; truppe aviotrasportate aumentano la forza d'urto della macchina bellica nazista. Per la prima volta nella storia militare, l'avanzata dell'attaccante non è più legata al ritmo della fanteria.
Per colpire la Francia sul fianco più debole, i tedeschi invadono con succeso Olanda, Belgio e Lussemburgo. Il 24 maggio truppe tedesche sono già di fronte alla città francese di Dunkerque. Il 14 giugno Parigi è occupata; il governo francese fugge. La gran linea fortificata Maginot non è servita a nulla; l'esercito tedesco l'ha aggirata. Nello sfacelo generale, l'unico successo colto da Francia ed Inghilterra è che la maggior parte dell'esercito riesce a salvarsi.
Intanto, in Gran Bretagna, Chamberlain il 10 maggio è sostituito da Winston Churchill. Il suo coraggio e la sua volontà indomita di resistere diventano leggendari.
I travolgenti successi nazisti spingono il 10 giugno 1940 Mussolini ad entrare in guerra contro Francia e Gran Bretagna.
Sconfitta sul proprio territorio, la Francia ha due possibilità: trasferire il governo nell'Africa Settentrionale e continuare la lotta a fianco degli inglesi oppure firmare l'armistizio con la Germania. Prevale la seconda ipotesi; l'armistizio con la Germania è firmato il 22 giugno, quello con l'Italia due giorni dopo. Le clausole prevedono l'occupazione di 3/5 della Francia e la formazione d'una zona non occupata nella Francia meridionale, sotto un governo fantoccio francese.
La vittoria tedesca sulla Francia ha portato al sorgere d'un regime collaborazionista, ma non tutta la Francia è disposta a subire quell'umiliazione. S'accende una prima volontà di resistere: il generale Charles de Gaulle invita i suoi connazionali a continuare la guerra antitedesca; il 18 giugno rivolge uno storico appello ai francesi, esortandoli a resistere a fianco degli inglesi.
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