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Di fronte alla crisi europea degli anni precedenti l'inizio della guerra, gli Stati Uniti hanno reagito con le leggi di neutralità. Quella posizione è attenuata con la legge del 4 novembre, grazie alla quale i Paesi belligeranti possono comprare negli Stati Uniti materiale bellico, purché "paghino e trasportino" con mezzi propri. È una prima scelta a favore di Gran Bretagna e Francia. Dopo il crollo della Francia, Roosevelt si muove in due direzioni: da un lato accelera la preparazione militare statunitense, dall'altro cede agli inglesi 50 cacciatorpediniere; con queste misure, gli Stati Uniti hanno scelto da che parte staranno.
Nel novembre 1940 si tengono le elezioni presidenziali: Roosevelt si presenta per la terza volta e vince; questa nuova vittoria gli consente d'intensificare gli aiuti alla Gran Bretagna. Compito degli Stati Uniti è trasformarsi in "arsenale della democrazia". Per aiutare ulteriormente l'Inghilterra, l'11 marzo 1941 il principio del "paga e trasporta" viene modificato nella legge "affitti e prestiti", in base al quale è possibile ottenere aiuti senza pagare immediatamente. Il 14 agosto 1941, Roosevelt incontra Churchill: i due firmano una dichiarazione destinata a fissare i termini d'una ricostruzione mondiale. Il documento lancia l'ideologia della "guerra antifascista" come "guerra democratica". La politica di Roosevelt è avviata a portare il suo paese alla guerra contro l'Asse. Ma è il Giappone che spinge definitivamente gli Stati Uniti alla guerra: il 7 dicembre 1941 aerei giapponesi attaccano la flotta statunitense di stanza a Pearl Harbor.
Gli Stati Uniti entrano in guerra l'11 dicembre. La guerra è ora realmente mondiale.
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