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Abbiamo visto come la Germania abbia raggiunto il culmine della sua potenza nell'estate del 1942. A questa data, la "grande Germania" riunisce tutte le regioni popolate dai tedeschi e forma il centro del "nuovo ordine" europeo, il cui concetto si basa sullo sfruttamento di tutti i territori occupati a favore della razza "superiore". Ai piedi della razza superiore vi stanno quelle infime. Nei piani nazisti gli ebrei sono destinati allo sterminio totale; gli slavi, invece, devono costituire una massa sterminata di schiavi. L'Est europeo deve essere ridotto una sorta di "colonia" agricola a favore della Germania. Simili a colonie vere e proprie sono i "protettorati", come quelli di Boemia-Moravia, Polonia, Ucraina, "territori orientali". Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio, la zona occupata dalla Francia, Iugoslavia e Grecia sono sottoposti a controllo militare. Accanto alle due categorie sta la categoria dei popoli indipendenti, ma satelliti, vale a dire Italia, Ungheria, Slovacchia, Romania, Bulgaria e Francia di Vichy.
I metodi con cui i tedeschi hanno sfruttato tutta l'Europa sono stati di vario tipo, ma tutti hanno avuto un fine comune: accrescere la potenza produttiva tedesca. Accanto allo sfruttamento delle risorse materiali, un posto centrale ha avuto lo sfruttamento delle risorse umane. Il regime fascista ha reclutato massicciamente manodopera straniera. Nel settembre 1944 in Germania vi sono oltre 7 milioni e mezzo di lavoratori stranieri che vivono in stato di servitù. Oltre ai lavoratori stranieri, sono stati utilizzati circa 2 milioni di prigionieri di guerra. Questo sistema di sfruttamento è andato a favore dei tedeschi: il saccheggio delle risorse e la mobilitazione di manodopera schiava hanno consentito all'industria germanica di aumentare la produzione fino al 1943, e al popolo tedesco di mantenere un tenore di vita soddisfacente.
Una simile linea di condotta non è stata altro che l'attuazione del disegno hitleriano di costruzione del "nuovo ordine". Il terrore è stato messo all'ordine del giorno per togliere ogni volontà di ribellione. Ogni uccisione di tedeschi è stata vendicata secondo il principio dell'uccisione in massa d'ostaggi. I "nemici" che il nazismo ha deciso di sterminare sono stati ammassati in campi di concentramento e di sterminio disseminati in Germania e nell' Europa orientale (circa 900).
Qui gli ebrei hanno conosciuto l'inferno sulla terra. Dopo essere stati marchiati con la stella gialla e rinchiusi in ghetti, la loro vicenda tocca il fondo nei "campi della morte", dove sono stati sterminati in massa. Nessuno potrà mai sapere quanti ebrei sono morti nei lager; cifre attendibili oscillano fra 5 e 6 milioni. Nei campi, gli ebrei, sono stati prima sfruttati come forza-lavoro in condizioni inumane, quindi messi a morte. Una tragedia nella tragedia è stata quella dei prigionieri di guerra sovietici, verso i quali è stato assunto un atteggiamento volto allo sterminio. Oltre 2 milioni di prigionieri sovietici sono morti di stenti, o sono stati uccisi direttamente. Le vittorie della fine del 1941 e degli inizi del 1942 hanno dato al Giappone un enorme impero dalle potenzialità economiche immense.
Il "nuovo ordine" che il Giappone ha introdotto nell'Asia orientale ha avuto un significato diverso rispetto a quello hitleriano in Europa. L'ordine nazista sarebbe dovuto essere introdotto annientando Stati già indipendenti. Altra è la situazione in Asia, dove il Giappone ha operato le sue conquiste sulle ceneri degli imperi coloniali. Spezzando il colonialismo dei bianchi, i nipponici hanno potuto inalberare il motto "Asia agli asiatici". Verso i paesi soggetti, il Giappone ha seguito una linea contraddittoria: mentre ha concesso l'indipendenza a Birmania, Filippine, Vietnam e Indonesia, in Malesia ha mantenuto, fino alla fine, l'amministrazione militare diretta.
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