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Come scegliere il cucciolo giusto ?

 

Un'amicizia antica quella fra uomo e cane, forse la più antica. Un'amicizia che è cresciuta prodigiosamente nell'ultimo secolo in moltissimi paesi e che crescerà ancora. La frenetica vita contemporanea separa l'uomo dal suo simile e la solitudine diventa un'amara realtà per molti. Ecco allora che la presenza viva e vitale di un cane si dimostra un validissimo sostegno psicologico. Sempre sinceramente felice di vedere il suo compagno umano e di condividere con lui i piccoli gesti quotidiani, egli dona il suo affetto senza condizioni, non giudica e non compete; il suo unico scopo è compiacere.

La vicinanza di un cane è salutare anche perché incoraggia i contatti fisici tra l'uomo e un altro essere vivente. Anche se non ne siamo sempre consapevoli, accarezzare e giocare con il nostro cane ed esserne ricambiati con leccamenti, con gentili tocchi di zampa o di muso, fa bene psicologicamente. Le persone anziane e sole, per esempio, difficilmente hanno occasione di scambiare semplici effusioni con altri e un cane è in grado di colmare magicamente almeno in parte questi vuoti.

In più, vivere con un cane facilita la socializzazione tra gli uomini. Vero e proprio catalizzatore nelle relazioni umane, costringe il padrone ad uscire di casa, a scendere in strada, a frequentare i giardini quando non sarebbe disposto a farlo per se stesso, e lo spinge a conversare con sconosciuti, siano essi proprietari di altri cani o semplici ammiratori che si fermano incuriositi da un musetto simpatico, da un comportamento allegro e disinvolto, da un mantello particolarmente affascinante.

Vivere con un cane aiuta lo sviluppo psichico e affettivo dei bambini molto più di qualunque giocattolo inanimato. La compagnia di un cane riesce efficacemente a colmare il vuoto affettivo che si crea nei bambini, soprattutto quando sono figli unici o hanno la madre che si assenta da casa molte ore al giorno per lavoro. Per i piccolissimi è un vero e proprio sostituto della presenza umana, sia fisica sia affettiva. Mentre per i più grandi, che hanno bisogno di sfogare la loro immaginazione e creatività per superare tensioni, paure e frustrazioni, il cane è un compagno di avventure vere e immaginarie, un protettore fidato, una presenza che infonde sicurezza. Amico sempre presente, con la propria fisicità e i propri bisogni, richiama costantemente alla realtà e aiuta i bambini a non abbandonarsi completamente alla fantasia.

E' assai difficile stabilire quale razza è più adatta a chi si accinge alla scelta di un compagno di vita a quattro zampe. Bisogna considerare il genere di vita, l'ambiente fisico (il tipo di casa, la sua ampiezza, il vicinato), l'ambiente familiare (i componenti della famiglia, l'eventuale presenza di altri animali), le attitudini che deve avere il vostro cane (da caccia, da guardia, da compagnia) e molte altre cose ancora.

Per non rischiare errori nella vostra scelta è possibile farsi aiutare da un veterinario di fiducia o da un amico esperto in grado di indicare le caratteristiche più importanti delle singole razze. Ma è soprattutto importante chiarire le vostre aspettative nei confronti del futuro compagno e le vostre disponibilità di tempo e impegno nei suoi confronti.

Una volta stabilito che razza (o non razza!) volete, si tratterà di scegliere il "vostro" cane, uno speciale individuo fra i tanti, destinato a condividere la vostra vita per molti anni. E qui entrano in gioco altre considerazioni, sovente trascurate anche dai proprietari più accorti ed esperti. Il temperamento del cucciolo è di vitale importanza per la vostra futura convivenza e dipende da molti fattori: uno di questi è rappresentato dai suoi genitori. Ecco perché è sempre meglio che chiediate all'allevatore di mostrarvi la madre e, se possibile, anche il padre, per verificare di persona il loro temperamento. Da una coppia di cani dolci e miti, infatti, solitamente nascono animali altrettanto docili e poco aggressivi, così come da due animali mordaci e diffidenti non potrete aspettarvi una prole allegra e socievole con tutti.

Inoltre il carattere di un cane è fortemente condizionato dall'età nella quale viene acquistato e portato nella sua nuova casa. Il periodo migliore è fra le otto e le tredici settimane, perché è in un'età in cui si abitua bene al nuovo ambiente e al padrone e ha acquisito una sufficiente socializzazione con gli individui della sua specie.

Una volta che avrete individuato un certo numero di cucciolate della razza che vi interessa e dell'età giusta, dovrete prendere in considerazione i singoli individui e le loro differenti personalità, tenendo conto che, oltre alle diversità determinate dal sesso, ogni cucciolata presenta alcuni individui più sicuri e combattivi, riconoscibili perché corrono incontro con piglio deciso all'umano che li osserva oppure perché tendono a comandare sui loro fratelli. Altri appariranno invece più tranquilli e timidi e si terranno lontani dagli umani.

Un cucciolo meglio degli altri non esiste, perché le differenze tra i cuccioli attirano le diverse personalità umane e si adattano ai diversi caratteri: il maschietto sicuro di sé e un po' prepotente, per esempio, è meno adatto a una persona anziana di una dolce e timida femminuccia che, dal canto suo, non potrà certo crescere completamente equilibrata insieme ad una persona estroversa, che vive sempre in mezzo alla confusione e alla gente.

Dunque, prendete del tempo e cercate di osservare i cuccioli per controllare come si comportano tra loro e nei vostri confronti e provatevi a valutare il loro carattere potenziale, mettendolo in relazione con le caratteristiche della persona alla quale è destinato il cucciolo. Non ve ne pentirete.

 


Se decidi di prendere un cucciolo per amico, non dimenticare mai il suo punto di vista:

 

  • Non prendermi perché hai bisogno di me, prendimi perché io ho bisogno di te;
  • Non darmi mai ordini che non posso eseguire. Ricorda che sono un cane;
  • Una carezza della tua mano è il migliore dei premi. Non punirmi mai con la mano;
  • Non sognarti di tagliarmi la coda! Adoro scodinzolare...;
  • Se ne combino una (nessuno è perfetto) puniscimi subito o mai più: non capirei;
  • Non lasciarmi troppo tempo da solo. La mia fantasia non sa combattere la noia;
  • Porto con orgoglio il collare che mi hai conferito. Ma ogni tanto controlla che non sia diventato stretto;
  • Abbi pazienza quando mi porti in giro, ho bisogno d'ispirazione per i miei bisogni;
  • Lo riconosco, sono goloso per natura: non cedere al mio sguardo appassionato;
  • E naturalmente non abbandonarmi. Mai.

 

 

 

 

 

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