Chiesa di San Daniele Martire
La chiesa di San Daniele Martire fu costruita verso il 1660, nella zona denominata "Cracchera", dai frati cappuccini; questa chiesetta era insediata nelle vicinanze di un fiume ricco di acqua limpida. I frati, avendo fatto voto di povertà, dovevano coltivare la terra e mangiare i prodotti che da essa provenivano. Per confezionare i loro sai i frati cappuccini dovevano procurarsi la lana delle pecore da soli.
Questa lana veniva filata tramite un fuso e successivamente confezionavano un ruvido panno chiamato "ORBACE". Per rendere morbido il panno lo immergevano nel fiume, pestandolo con i piedi: il gesto del pestare, in sardo "CRACCAI", diede il nome a tutta la zona attigua al fiume, ossia CRACCHERA. Vicino al convento, dove, per qualche tempo, sostò S.Ignazio da Laconi, sorgeva una chiesa dedicata a San Daniele Martire di cui oggi purtroppo non rimane alcuna traccia, poiché è andata in rovina già da qualche secolo. Si può osservare solamente il rudere del vecchio mulino utilizzato dai frati.