Tutti i
dettagli e la petizione sul sito http://digilander.iol.it/noallebombe/
Alle cittadine
e ai cittadini, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle organizzazioni sindacali,
ai rappresentanti istituzionali, ai consiglieri regionali e comunali, alle
chiese, alle associazioni. Da gennaio si e' formato un coordinamento spontaneo
con lo scopo di impedire che la fabbrica di esplosivi civili di Domusnovas (SEI)
venga convertita al settore bellico, con la produzione di bombe per aerei ad
alta tecnologia (e forse all'uranio impoverito?). Il coordinamento ha già
ottenuto un importante risultato: la consegna di 12000 firme alla Regione
Sardegna - cui altre migliaia si sono aggiunte successivamente - su una
petizione scritta da Elisa Nivola. Poiché la SEI ha ignorato sinora le nostre
richieste e sta procedendo alla costruzione degli stabili per la
"nuova" produzione, il coordinamento ha deciso di realizzare una
marcia alle ore 10:00 del 10 giugno, che partirà dal paese di Domusnovas (punto
di incontro la chiesa in P.zza Matteotti) sino alla fabbrica, sono benvenuti
anche i ciclisti. Chiederemo alla SEI di riceverci la mattina dell'11 giugno per
darci risposta su tre punti: · incontro con i cittadini e le cittadine di
Domusnovas ed Iglesias e le associazioni per presentare, discutere e concertare
assieme i loro progetti sul territorio; · informazione precisa su quanto hanno
intenzione di costruire, incluse le ricadute sulla salute e sull'ambiente; ·
sospensione della costruzione dei nuovi capannoni. A tale scopo il coordinamento
organizzerà un presidio che resterà la notte del 10 davanti ai cancelli della
SEI, per incontrare il giorno successivo i dirigenti della fabbrica. La marcia
vuole essere un momento di partecipazione e di espressione della nostra pacifica
ma profonda e convinta opposizione alla fabbrica di bombe e più in generale a
una cultura di guerra. Il coordinamento ritiene che tale sensibilità appartenga
innanzitutto ai singoli cittadini ed alle collettività in cui questi si
riconoscono. Con questo spirito si invitiamo i partecipanti tutti a privilegiare
i contenuti e gli obiettivi comuni mediante forme di visibilità creative e
festose, alternative alle bandiere di schieramento. La marcia rappresenta un
ulteriore e fondamentale tassello del percorso di cittadinanza attiva e di
riappropriazione del territorio sardo già pesantemente occupato dalle servitù
militari.
Elisa Nivola;
Sucania Bottega del commercio equo e solidale; Associazione Gea; Arci Nuova
Associazione Comitato provinciale Sassari; Casa di Alex; Lega obiettori di
coscienza (Verona); Cosas; Abc; Legambiente Sardegna; Citta' ciclabile; Cobas
CA; Comitato contro la guerra; Comitato Gettiamo le basi; Donne in nero contro
la guerra; Commissione regionale scuola, Rifondazione Comunista Sardegna;
Shiatsu-do; Terres des Hommes, CA; Rete Radie' Resch, CA;Mani Tese, CA; Libreria
Il labirinto (Alghero); Pax Christi Punto Pace di Bologna; Comitato di
Salvaguardia delle Coste Bosane; nodo della Rete Lilliput di Varese;
Associazione Nazionale Pedagogisti Regionale Sardegna, Quartu S.E.; Comitato
Donne di Monserrato; Quincho Barrilete per i bambini di strada del Nicaragua;
Gruppo Umanitario Sociale di Amici, Quartu S.E.; Gruppo "Camineras",
Oristano; Banca del Tempo e dei Saperi, Guspini; Comunita' La Collina, Serdiana;
Associazione Oltre le sbarre, Serdiana; Gruppo Oltre, Vernante (CN); *Llanllariy*
la solidarieta' senza frontiere, Tonara; Comitato "scienziate e scienziati
contro la guerra", Italia; Presidenza provinciale ACLI, Vicenza; Emergency
Sardegna; Sa vida ONLUS, Milis - Oristano; Associazione per la PACE Sardegna;
Nodo Sardo della Rete di Lilliput; Comitato per la Pace ed il Giusto lavoro,
Domusnovas; Gruppo Argonauti, Guspini; Gruppo Archeologico, Guspini;
Associazione Sardegna-Palestina; Comitato per il Kurdistan; FILEF; Ass. NUR,
Aristeo SS, Children's forum, Centro Sperimentazione Autosviluppo, I Nomadi,
Kenze Neke; Antonello Pabis, segretario generale SPI; Daniele Barbieri; Marcello
Storgato, Missionari Saveriani (Brescia).