Le miniere

Le risorse minerarie presenti nella zona di Domusnovas furono utilizzate fin dai tempi dei Fenici, Cartaginesi e Romani, che estreavano il piombo argentifero presente per realizzare le armi.
I Romani crearono delle vere e proprie fonderie, i metalli venivano poi trasportati a Roma per la coniazione di monete e per la fabbricazione di armi.
Solo in tempi recenti, nel XVIII secolo, le miniere vennero riutilizzate.

Dapprima ci provò Honorè de Balzac, ma fallì, ritentò il romagnolo Enrico Serpieri e ci fu la rinascita delle miniere, che furono la maggior fonte di lavoro della zona fino al dopoguerra.
Ora gli stabilimenti minerari sono abbandonati, ma la loro presenza rende la zona molto caratteristica e affascinante.