Il primo Parlamento Sardo

Domusnovas fu data in presidio a cento balestrieri giunti da Cagliari.
I domusnovesi riuscirono a ribellarsi e ad uccidere tutti i cento nemici in pochi giorni e aspettarono, rinchiusi dentro la fortezza, l'arrivo del Conte Guelfo figlio del Conte Ugolino.
Esso fu fatto prigioniero dai Pisani e il fratello Lotto in cambio della sua libertà cedette i possedimenti sardi e sotto richiesta del Giudice Arborense le mura di Domusnovas furono demolite. Domusnovas passò sotto il controllo di Pisa, incentivando l'attività mineraria e promuovendo la nascita di nuove fonderie. Il dominio pisano durò poco, nel 1324 si ebbe l'occupazione Aragonese ad opera dell'Infante Alfonso, in questo periodo la vita cambiò poco.
Durante questo periodo Domusnovas fu amministrata da un Vicario inviato dal Re in persona e nel 1355 inviò due rappresentanti all'assemblea per la costituzione del primo parlamento sardo.