Da "l'Osservatore Romano" del 5/12/1999

Sgomento per il vile assassinio dell'anziano parroco di Vernazza

Don Emilio Gandolfo, pastore molto amato e uomo di profonda cultura

"Una persona molto fine, dolcissima, sempre attenta alle necessità altrui, e di uno spessore culturale non comune. Era un profondo conoscitore della patristica e della Terra Santa; poche settimane fa, di ritorno da quei luoghi, mi aveva regalato il suo ultimo libro apponendovi una dedica". Così il Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, Mons. Bassano Staffieri, ricorda la figura di don Emiilo Gandolfo, 80 anni, il parroco della chiesa di santa Margherita d'Antiochia, a Vernazza, nello Spezzino, ucciso con brutalità ieri pomeriggio in canonica probabilmente durante una rapina. Il corpo dell'anziano sacerdote era riverso al suolo, colpito al capo da un oggetto contundente. Accanto, il crocifisso. Non è da escludere che don Gandolfo abbia sorpreso qualcuno intento a rovistare in canonica (trovata a soqquadro). A quel punto ci sarebbe stata la reazione degli ignoti ladri. Ma sarà l'autopsia ordinata dalla magistratura a stabilire dinamica e ora esatta del delitto. Da accertare anche l'entità del "bottino".

Stamane la chiesa è stata riaperta, ma solo per una decina di minuti, e le campane hanno suonato a morto. Il sindaco, Gerolamo Leonardini, ha proclamato il lutto cittadino. Gli abitanti di Vernazza sono terribilmente scossi, stazionano increduli davanti alla parrocchia, si domandano perché hanno ucciso una persona così buona, "che faceva solo del bene a tutti", e così legato ai bambini per i quali aveva sempre un gesto di tenerezza. Sono stati proprio i suoi fedeli ieri pomeriggio, allarmati dal fatto di non vederlo arrivare per la Messa delle 18, a compiere la terribile scoperta.

Don Emilio Gandolfo era nato a Santo Stefano del Ponte, vicino a Sestri Levante (Genova), il 2 novembre 1919 ed era stato ordinato sacerdote il 17 maggio 1942. Apparteneva alla Compagnia di San Paolo. Inizialmente fu destinato a Roma, città alla quale è rimasto sempre legato. A Roma, nel Liceo-ginnasio statale "Virgilio", è stato per anni insegnante di religione (i suoi alunni lo ricordano ancora con grande affetto), e all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede ha rivestito il ruolo di Consigliere Ecclesiastico. All'inizio degli anni Ottanta, per breve periodo, è stato collaboratore del nostro giornale. Anni fa era tornato nella sua Liguria ed aveva retto le parrocchie di numerosi centri della Riviera. Era a Vernazza dal '92. Don Emilio si recava spesso in pellegrinaggio in Terra Santa, in Libano e in Turchia, "sulle orme di san Paolo", e aveva scritto vari libri su tematiche ecclesiastiche e legate ai luoghi sacri. Proprio una quindicina di giorni fa era rientrato a Vernazza dal suo ultimo viaggio in Terra Santa e in Egitto, deciso in occasione della Commemorazione dei Defunti.

Lo ricordano con commozione anche a "Villa Bassi", Casa Generalizia della Compagnia di San Paolo, a Roma. Ricordano l'ultima visita (pochi mesi fa), la sua intelligenza, la sua lucidità, la sua straordinaria cultura.

  

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