TAXISTA

DANIELA OMEDEI

Trent'anni fa erano una vera rarit…, oggi sono una trentina le taxiste che operano a Torino.

Daniela Omedei, 36 anni, Š una di loro. Carattere allegro, comunicativa. "Stare in mezzo alla gente mi ha aiutata, prima ero timida". Come si sceglie un lavoro che appare faticoso, stressante, forse anche pericoloso? Incominciando per esempio a fare tutt'altro. "Terminato il liceo scientifico, ero decisa a iscrivermi a veterinaria, ma mi sono spaventata troppo quando il mio cane si Š fatto male: mi sono detta, non sarei capace di essere cosŤ lucida e tranquilla di fronte alla sofferenza di un animale, magari in pericolo di vita, ad agire come quel veterinario che punzecchiava senza tentennamenti il mio fedele amico. Ho capito che non avevo la stoffa per salvare gli animali. CosŤ ho pensato all'altra mia passione, vendere biancheria intima: ho aperto un negozio. Il contatto con le persone pi— diverse mi ha aiutata a superare la mia proverbiale timidezza. _ stata una bella esperienza. Poi a trent'anni anni ho deciso di cambiare. Stare al volante mi Š sempre stato congeniale, ed eccomi qui taxista e contenta della mia scelta". Pericoli? Timori? "No, non Š un lavoro pericoloso, non mi Š mai successo nulla di spiacevole. Magari ti pu• capitare uno che non ti vuole pagare e fa storie perchŠ non ha i soldi. Tutt'al pi— provi qualche delusione, come quando carichi il personaggio che in televisione ti sembra simpatico e invece scopri che non lo Š per niente, che Š pieno di sŠ, che ti parla con sufficienza. Chi non mi ha delusa Š stata Dacia Maraini, l'ho trovata simpatica e dolcissima. Il bello del mio lavoro Š che ogni giorno pu• essere una bella avventura perchŠ hai sempre a che fare con persone nuove e diverse. Questo lavoro mi ha modificato anche il carattere: sono diventata pi— comunicativa.

Attualmente a Torino siamo trenta taxiste su 1524 taxisti. Pochine. C'Š una collega che ha gi… trent'anni di servizio, ma Š l'unica. Una donna taxista incuriosisce ancora: un signore mi ha scattato una foto prima di scendere. Se non parlano i clienti mi sento a disagio. I torinesi sono pi— chiusi, i romani o quelli di altre regioni amano scherzare di pi—. Il taxi diventa anche un osservatorio per capire gli umori, quel che succede alla gente.

Noto ad esempio che gli uomini sono sempre di corsa, pi— aggressivi, mi sembra invece che le donne siano pi— serene. I giovani sono pi— aperti, uno mi ha regalato un pezzo di focaccia. Avevo sentito il suo buon profumo e non ho resistito: "chiss… che buona"! Momenti simpatici che mettono allegria. Ci sono anche quelli con cui Š meglio mettere le antenne, porre attenzione ai particolari per non correre dei rischi. Una volta Š salito un uomo che si comportava in modo ambiguo. Ha cominciato a fare discorsi strani, a chiedermi di cambiare il tragitto pi— volte; mi sono messa in allarme e con la scusa che stavo male gli ho detto di scendere. Ma anche il taxista uomo pu• correre gli stessi pericoli. Io ho scelto di guidare solo di giorno perchŠ preferisco una vita equilibrata, in sintonia con quella della maggior parte della gente.

A Torino il turno Š pesante, lungo ben dodici ore mentre in altre citt… Š solo di otto. I rapporti con i colleghi sono buoni, mi vogliono bene, anche se non mancano aspetti negativi. Un collega una volta mi si avvicina e mi dice: "se parli con i colleghi maschi c"Š chi ti giudica una donna facile, invece se parli solo con le donne dicono che sei una lesbica". Purtroppo i cafoni non mancano, povere le loro mogli, quelli non hanno alcun rispetto per le donne...

La reazione di alcuni clienti asiatici Š stata buffa. Quando mi hanno vista alla guida del taxi volevano rifiutarsi di salire e hanno reagito: "ne prendiamo un altro, non siamo abituati a una taxista"; erano stupiti, interdetti, poi per• si sono fatti accompagnare da me, malgrado che per loro fossi una "stranezza".

Si diventa taxista con una licenza che viene lasciata da chi va in pensione, ti devi comprare l'auto, poi c'Š da superare un esame alla Motorizzazione, per ottenere il Cap, il certificato di abilitazione professionale, un esame di teoria. Te la cavi in un'oretta. _ curioso, ma non c'Š nessun esame di guida vero e proprio". Mai stufa del traffico? "Beh, mi succede almeno una volta all'anno; l'ultima volta a settembre; in un'ora avr• rischiato di prendere sotto almeno cinque persone: c'Š quello che attraversa anche se ha il rosso, quello in bici di notte senza luci che ti svolta all'improvviso... Succede di tutto. C'Š stato un peggioramento nella guida, c'Š molta aggressivit… e maleducazione. Mi Š capitato un cliente sgarbatissimo che solo perchŠ ho avuto un'esitazione a trovare una via - non si vedeva bene il nome - mi ha dato della "pivella"; io gli ho risposto per le rime. Non Š difficile conciliare la vita personale con la mia attivit…, forse anche perchŠ per un certo periodo ho avuto un fidanzato taxista. Ora sono single. Non sono fissata nel matrimonio, non lo escludo per•, cosŤ come non escludo di avere figli, anche perchŠ questa attivit… mi consentirebbe una certa elasticit… per assolvere all'impegno materno. Una donna che svolge un lavoro, fino a qualche tempo fa solo in mano agli uomini, suscita ancora diffidenze. L'altro giorno un signore di mezza et… sale sul mio taxi e si lascia scappare i suoi timori: "cercate proprio di sorpassarci voi donne...!", mi dice. "Ma no, vogliamo solo poter svolgere qualunque lavoro, anche questo, nient'altro", l'ho rassicurato. Pu• anche succedere d'imbatterti nel collega che cerca di fare il furbo e di "rubarti" il cliente. Tra colleghe ho notato che c'Š pi— solidariet…, non ci facciamo le scarpe.

Sono diventata anche esperta nella meccanica, sono capace di mettere le candele, ho per• qualche problema a cambiare una gomma ma solo perchŠ non ho molta forza fisica. Conosco per• delle donne forti pi— di me che non fanno una piega.

Dopo tanti anni non sono ancora stufa di lavorare come taxista, anzi, mi piace molto. La cosa peggiore Š sentirsi frustrati perchŠ non ti va quello che stai facendo. Se dovessi stufarmi mi dedicher• alle altre mie passioni: gli animali e le piante". Chiss… mai se arriver… quel momento per Daniela Omedei, taxista convinta...

 

 

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