PUNTO DI PARTENZA Prospettiva di Genere nei Rapporti Nord/Sud 

PREMESSA
Il confronto di genere non può essere, non può più essere, fine a se stesso. Negli anni, le donne, in particolare in Italia, hanno fatto ogni tipo di radiografia sulla propria condizione, da ogni angolatura, con ogni chiave di lettura. Si è lavorato molto tutto sulla disparità di trattamento nel lavoro, nella scuola, si sono realizzate complesse valutazioni quantitative ed elaborazioni analitiche; sulle diseguali opportunità in politica, nel mondo della scienza e dell'arte, in ambito accademico. Anche sul pensiero della differenza si sono fatte molte riflessioni. Tuttavia, dati gli accelerati mutamenti sociali, economici e della geopolitica attuali, occorrerebbe reimpostare la questione, altrimenti il discorso rischia di rimanere impantanato se non soltanto non si prospetta un'altra chiave di lettura, ma anche non si esce dallo specifico, adottando un'angolatura molto più vasta, che parta da alcuni interrogativi fondamentali, per esempio qual è il ruolo delle donne nei rapporti nord/sud? 
L'esperienza del campus delle donne e le relazioni che a partire da esso si sono sviluppate, hanno dimostrato, per quanto riguarda questa realtà socio territoriale, che in determinati ambiti tematici, il confronto avviene su un piano meno asimmetrico soltanto in contesto femminile. Potrebbe essere questo un punto di forza e di partenza per proporre un confronto su questioni che coinvolgono tutte e tutti attraverso gli sguardi delle donne del sud e del nord, nere e bianche, senza che sia ancora una volta l'essere donne in se stesso il focus, ma piuttosto la realtà che focalizziamo vista dalle donne, raccontata dal vissuto delle donne. E proprio perché noi donne siamo più allenate all'esercizio di spostamento, si riuscirà a dare uno spessore propositivo, operativo, concreto. 

L'attuale espansione del capitale neoliberista , che ha accelerato la concentrazione della ricchezza al nord e l'ulteriore impoverimento del sud, è il prodotto dell'affermarsi di un sistema di divisione internazionale del lavoro che ha le sue radici nell'espansione coloniale europea nei paesi d'America Latina, Asia e Africa. Lo s-e-quilibrio impiantato, con diverse modalità, ha determinato, oltre le conseguenze della povertà, squilibri interni alle nazioni decolonizzate, conflitti geopolitici fra questi paesi e soprattutto si è assicurato un canale di sottrazione di risorse inotturabile. 

Le donne come si pongono di fronte a queste contraddizioni? 
Quali alternative prospettano? 

PROPOSTA

Si propone un incontro internazionale che abbia come protagoniste le donne del sud del mondo. 
Un'attività di tre giorni di dibattiti, laboratori, spettacoli, da realizzarsi a Firenze nel mese di ottobre 2002, preceduta da altre iniziative preparatorie in varie parti della Toscana, con incontri fra le associazioni di donne immigrate residenti in Italia, incontri fra le donne dei movimenti, incontri di amministratori locali. L'iniziativa si prefigge come un contributo delle organizzazioni delle donne, degli Enti e della Regione Toscana al Forum Sociale Europeo che si terrà a novembre 2002. 

OBIETTIVO

promuovere un dibattito che, partendo da una lettura di genere dei rapporti nord-sud e su come e quanto questi incidano nelle condizioni di vita delle donne e degli uomini migranti, conduca a nuovi livelli di consapevolezza sugli stili di vita, livelli di consumo e rapporti di potere fra nord e sud, fra nativi e migranti, permettendo la costruzione di basi concrete sulle quali progettare e realizzare azioni specifiche contro la disuguaglianza. 

FINALITA'

"Punto di partenza" si propone come laboratorio per un'analisi che porti risultati mirati a modificare i rapporti tra nord e sud, ma anche fra i corpi che si incontrano. Questo scopo si riflette nella scelta dei contenuti e delle protagoniste. L'impronta colonialista, i rapporti nord-sud e le lotte delle donne, donne e povertà, le donne e i conflitti bellici, le migrazioni, il razzismo: temi affrontati e discussi da donne del sud del mondo, donne del nord e da donne del sud nel nord, in un confronto aperto e propositivo. Tre seminari preliminari serviranno ad individuare le domande specifiche su cui ruoterà l'incontro finale, che sarà anche accompagnato da proiezioni audiovisive, mostre, spettacoli teatrali e musicali. 

CONTENUTI 
· "Squilibri interni: concentrazione della ricchezza in pochissime mani, generalmente fra un'oligarchia costituita dai discendenti diretti dei colonizzatori, e dall'altra parte la diffusione generale della povertà fra la grande maggioranza della popolazione, costituita da indigeni, discendenti degli schiavi, popolazione meticcia,ecc. Si tratta dunque di una divisione etnica delle risorse all'interno dei paesi ex-coloniali, prodotto dall'impronta delle metropoli nel periodo del dominio. In molti paesi la linea del colore coincide e/o determina la linea della povertà. Questo è un retaggio coloniale, le cui sfumature si dissipano e tende ad apparire "naturale". Esclusione etnico-razziale dei popoli neri e indigeni nei paesi del sud. Lotte delle donne. 

· "Conflitti geopolitici. I confini, perfettamente geometrici fra i paesi dell'Africa, rivelano il carattere transazionale della loro definizione. Nazioni costituite a tavolino, da altre nazioni di alto contenuto tecnologico e militare, in funzione delle esigenze di queste ultime, completamente incuranti della composizione "etnico-linguistica" dei popoli che con tale divisione separavano e/o univano sotto la stessa nazione. Prodotto: gli odierni conflitti cosiddetti "etnici" e le loro conseguenze sulla popolazione. 
Esodo di massa, fame, epidemie. Come raccontano le donne questo vissuto? Quali meccanismi di sopravvivenza mettono in moto? Le donne del nord cosa dicono, cosa fanno davanti a queste situazioni? 

· "Sottrazione delle risorse. Ieri il mogano, l'oro, l'argento, il cotone; oggi il tungsteno, il rame, l'oro, l'argento. Ieri, Spagna, Inghilterra, Olanda; oggi l'Unilever, Monsanto, USA. Ieri avevano la Casa di contrattazione, l'istituto delle Encomiendas; oggi il FMI, OMC. Economie d'esportazione, barriere commerciali, dipendenza alimentare sono i tratti distintivi dei rapporti commerciali fra nord e sud del mondo. Se a questo aggiungiamo gli effetti ambientali che ha prodotto lo sfruttamento delle risorse del sud a vantaggio del nord, troveremo come risultato carestie, siccità, alterazione degli ecosistemi, fino ad arrivare all'ultima invenzione predatrice: i brevetti sui prodotti agricoli e sulle piante medicinali. 

· "Migrazioni. Il 65% dei movimenti migratori avviene in direzione sud-sud. Sono gli stessi paesi del sud a farsi carico della parte degli sfollati dalle carestie, dai conflitti e dalla povertà. Il 70% di quelli e quelle che riescono ad arrivare al nord emigra per motivi di lavoro, e dunque all'origine della partenza ci sono i già elencati motivi che minacciano la sopravvivenza. 

L'interazione fra popolazione del nord e del sud, riflette le stesse caratteristiche che governano i rapporti fra paesi arricchiti e paesi impoveriti: alla divisione internazionale del lavoro corrisponde la divisione etnica del lavoro. Ai conflitti fra popoli corrisponde la sindrome d'assedio, che induce a vedere la/il migrante povera/o come la/il nemico, quello che porta via qualcosa. Alla sottrazione delle risorse corrisponde lo sfruttamento della mano d'opera immigrata, e il non riconoscimento delle competenze e professionalità delle immigrate e degli immigrati, che giustificano la permanenza in rapporti subordinati: lavoro agricolo irregolare, lavoro domestico delle immigrate che sostituisce il lavoro di cura delle native emancipate. 

Possibili relatrici :

· "Rapporti nord-sud: Impronta colonialista, lotte delle donne:
Sueli Carneiro. docente di filosofia dell'educazione, portavoce del movimento di donne nere del Brasile Rappresentante del movimento di donne indigene contro il gasdotto AGIP in Ecuador 
Domitila Chungara, movimento dei minatori, Bolivia 
Rabeha AbdelKrim, ENDA, Dakar 
Silvia Estrada, medico, impegnata nel lavoro con le donne delle periferie urbane nelle Filippine 
Marie Louise Secke Pouka, coordanatrice del collettivo "S.O.S WOMEN", Camerum 

· "Femminilizzazione della povertà? I numeri e i fatti 
2 ospiti dei paesi del sud 
Gabriella Rossetti, Università di Ferrara 

· "Donne e conflitti bellici 
1 ospite di Ruanda o Angola 
Elisabetta Donini, Università di Torino 

· "Le migrazioni. Movimenti sud-sud"
Evelinda Diaz, coordinamento delle lavoratrici domestiche immigrate, Perù 
Solange Piè… MUDHA, movimento de mujeres dominico-haitianas 
Movimenti sud nord
Sandra Gil, sociologa argentina immigrata in Spagna
Gloria, "La superdomestica" movimenti di lavoratrici domestiche degli USA 
Fatiha Saidi, deputata al parlamento belga


· "Donne e razzismo nei paesi del nord"

Gloria Becker, Olanda
Dimitra Clayton, associazione donne immigrate, Colonia, Germania
Ynes Gerardo, associazione donne immigranti, Svizzera
Aynon Maricos, consigliere comunale Milano 

PARTECIPANTI

Il progetto prevede di coinvolgere 400 persone complessivamente: 200 attraverso i seminari e 300 nell'incontro internazionale, di cui 100 fra quelle già coinvolte nei seminari. 20 esperte fra le quali 16 provenienti dall'estero e 4 residenti in Italia. 
L'incontro internazionale sarà aperto a tutte e tutti; la conduzione, le relatrici e le coordinatrici dei gruppi di lavoro saranno donne. 

ARTICOLAZIONE

Tre seminari preliminari (preparatori), al fine d'individuare le domande specifiche su cui ruoterà l'incontro finale, e di elaborare una griglia di lettura e un contenitore per la canalizzazione delle proposte che ne scaturiranno. 

· incontro - laboratorio delle associazioni interculturali delle donne e delle associazioni di donne immigrate in Italia 
· incontro seminariale con le donne dei movimenti: marcia mondiale, donne in nero, i forum 
· incontro seminariale con/fra gli/le amministratici locali, per individuare i risvolti politici e programmatici della situazione che affronteremo 
I seminari saranno finanziati e ospitati da Comuni e/o province toscane per garantire il decentramento territoriale e il coinvolgimento di più soggetti. 

· Incontro finale di tre giornate, con le ospiti straniere e native. Conferenze, laboratori. La riunione plenaria conclusiva sarà condotta da una/un rappresentante di ognuno dei gruppi preliminari, che trarrà le conclusioni a partire dalle domande iniziali, con i contenuti e i metodi emersi durante le tre giornate, al fine di elaborare la piattaforma d'azione. 

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La conduzione del processo sarà responsabilità di una coordinatrice dell'Associazione proponente. 
Sarà costituito un gruppo d'appoggio formato da donne singole, non rappresentanti, che su queste questioni si sono misurate, e intendono contribuire alla costruzione di questo percorso. Il gruppo d'appoggio verrà coinvolto fin dalla fase progettuale per coadiuvare a definire il percorso, per garantire la priorità dei contenuti, la trasversalità tematica 
nei seminari e la continuità. Il gruppo potrà favorire il dopo, garantendo la trasformazione delle proposte in piani operativi. Il gruppo sarà composta dal nucleo di donne che hanno continuato il percorso del Campus delle donne; donne immigrate e italiane delle associazioni; donne delle amministrazioni locali e dei movimenti (FSF). 

Per garantire la partecipazione delle donne immigrate nel gruppo d'appoggio e nelle attività pubbliche sarà stabilito un gettone di presenza per loro e per le donne italiane che ne abbiano bisogno. 

Ogni seminario sarà condotto tecnicamente da una coppia di donne del gruppo d'appoggio, le quali garantiranno la trasversalità tematica in ogni gruppo. 

Il lavoro di segreteria sarà a carico della segreteria di Porto Franco. 

METODOLOGIA

I seminari saranno condotti con metodologia partecipata, laboratori realizzati attraverso lavori di gruppo e l'utilizzo di strumenti audiovisivi che facilitino la discussione. 

L'incontro internazionale sarà condotto attraverso: 
· Interventi conferenziali, in plenaria con dibattito 
· Lavoro di gruppo, su 4 temi, elaborazione di proposte 
· Discussione plenaria dei risultati dei lavori di gruppo, elaborazione di piattaforma d'azione