BOCCIATO IL RICORSO CONTRO LA BREVETTABILITA' DEGLI 
ORGANISMI VIVENTI:
CROCEVIA, GREENPEACE E  VAS  DENUNCIANO I RISCHI DI 
SPECULAZIONE CONTRO GLI INTERESSI PUBBLICI 


Roma, 9 ottobre 2001 - Greenpeace, Crocevia e Verdi Ambiente e 
Società (VAS) giudicano molto deludente la decisone della Corte
Europea di Giustizia di Strasburgo di respingere il ricorso
presentato dall'Olanda, sostenuto da Norvegia ed Italia, contro la
Direttiva Europea che concede la brevettabilità degli organismi
viventi (Direttiva 98/44).

Le associazioni ritengono particolarmente inquietante che il merito
del giudizio della Corte comprenda la necessità di "... rimuovere gli
ostacoli giuridici allo sviluppo delle attività nel campo
dell'ingegneria genetica", come si legge nel comunicato ufficiale.
"Questa è la dimostrazione di quanto abbiamo finora sostenuto
denunciando il carattere prevalentemente commerciale delle
applicazioni dell'ingegneria genetica soprattutto in campo
agroalimentare" dichirano Greenpeace, VAS e Crocevia.

Le  associazioni ricordano però che oltre ai profitti derivanti dalle
piante transgeniche, le multinazionali del settore speculano anche
su
possibili strumenti diagnostici per gravi malattie dell'uomo. La
scorsa settimana fu addirittura il Parlamento Europeo ad avviare
un'azione giuridica contro la concessione in Europa di due brevetti
su due geni umani, "sentinelle" del tumore alla mammella (BrCA1 
e
BrCA2) e di "proprietà" della statunitense della Myriad Gentics. 

In pratica, qualsiasi laboratorio, ora anche europeo, faccia ricorso
all'uso di questi due geni per la diagnosi precoce del tumore alla
mammella dovrà pagare i diritti brevettuali all'azienda americana. "
Sono decine gli esempi che dimostrano come la concessione dei
brevetti con queste regole favorisca le aziende biotech e penalizzi
tanto la ricerca che la profilassi pubblica" .


Per informazioni: 
Vas, tel. 06/3608181 Ivan Verga, vicepresidente  Vas
Greenpeace Italia, tel.06/57299903 Fabrizio Fabbri, direttore
scientifico Greenpeace Italia